La vittima di questa tipologia di frode, dopo aver concluso la prenotazione ed eseguito il pagamento su un falso sito o con l’intervento di un intermediario, non riceverà il biglietto acquistato e non riuscirà a contattare il venditore per informazioni e richieste di rimborso.
I Carabinieri della Stazione di Parma Centro, al termine di una articolata attività investigativa hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma una 35enne straniera per il reato di truffa.
La vittima, un 39enne straniero, residente a Parma, nel mese di luglio u.s. volendo trascorrere le ferie estive nel suo paese d’origine, iniziava una ricerca su internet finalizzata all’acquisto di un biglietto aereo ad un prezzo conveniente.
Nel corso della “navigazione” si imbatteva in un sedicente operatore del settore, che a suo dire avrebbe agito come un intermediario tra il potenziale acquirente del biglietto aereo e la compagnia di volo.
Dopo uno scambio di messaggi, che l’intermediario, si affrettava a cancellare, l’acquirente, effettuava diverse ricariche su di una carta Postepay per un importo di 900 euro per l’acquisto del biglietto.
Lo straniero, convinto di essere in possesso di un regolare biglietto aereo, il giorno della partenza si è recato in aeroporto. Ma giunto agli imbarchi ecco l’amara sorpresa, l’addetta al Check-in della compagnia aerea informava l’uomo che il suo biglietto non risultava fra quelli rilasciati dalla compagnia.
Intuitili tutti i tentativi di contattare l’intermediario, nel caso specifico una donna, che come sempre accade risulta irraggiungibile. Alla vittima, non è rimasto altro che fare rientro a Parma e recarsi dai Carabinieri di Parma Centro per sporgere querela.
Le indagini esperite dai Carabinieri, mediante l’analisi della documentazione bancaria, incrociata con i dati emersi dall’acquisizione dei tabulati telefonici hanno permesso di individuare la responsabile, già gravata da segnalazioni di polizia per reati analoghi.
Riscontrati tutti gli elementi probatori acquisiti, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, per la 35enne straniera, è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura delle Repubblica di Parma poiché ritenuta responsabile del reato di truffa.