Modena 13 agosto 2024 - Finti Carabinieri l’avevano tratta in inganno simulando che un familiare era rimasto coinvolto in un incidente e che fosse necessario pagare una penale per poterlo rilasciare. La donna, quindi, aveva consegnato loro la somma di 340 euro e dei monili.
Quegli stessi gioielli erano stati rinvenuti il 25 ottobre scorso da una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale Modena Nord, in servizio sull’autostrada A/1, durante il controllo, presso l’area di servizio “Secchia Ovest”, di un’autovettura recante targa polacca, con a bordo un uomo e una donna italiani di 35 anni e 36 anni.
Nel corso delle verifiche gli agenti avevano accertato che il veicolo, in realtà immatricolato in Italia, era a sua volta oggetto di furto. Nella disponibilità della coppia erano stati rinvenuti denaro contante (340 euro) e monili in oro, sequestrati in quanto ritenuti verosimilmente provento di delitto. Per tale motivo, entrambi, erano stati denunciati per i reati di riciclaggio, ricettazione e contraffazione di targhe in concorso. Nei confronti del 35enne, sottoposto all’obbligo di dimora in Campania e all’obbligo di presentazione alla P.G. di Napoli, l’Autorità Giudiziaria competente aveva altresì disposto l’aggravamento delle misure cautelari violate e successiva traduzione in carcere.
Dopo una lunga attività d’indagine, gli agenti sono riusciti a risalire alla proprietaria - appunto la 93enne - di una buona parte dei monili e della somma di denaro recuperati lo scorso 25 ottobre.
Grandi sono stati lo stupore e la riconoscenza dell’anziana signora, che dopo tanto non si aspettava più di ritrovare i propri gioielli dal forte valore affettivo.