Secondo il codice penale, la truffa dello specchietto rotto si verifica quando qualcuno (il reo) convince una persona (vittima inconsapevole) a farsi consegnare una certa quantità di denaro per riparare lo specchietto retrovisore della propria auto che, secondo quanto afferma il malfattore, la vittima inconsapevole avrebbe danneggiato con la sua guida incauta.
L’episodio risale ad alcune settimane fa quando nei pressi del parcheggio di un supermercato della città la ignara vittima, mentre faceva manovra per immettersi sulla strada, ha udito un forte tonfo sul lato destro della propria autovettura e subito dopo ha notato un uomo a bordo di un’auto che le faceva segno di fermarsi. L’uomo le si avvicinava e le rappresentava in modo deciso che gli aveva causato un bel danno, mostrandole il vetro frantumato dello specchietto della sua auto. La ragazza pur non essendo convinta di quanto l’uomo asseriva, confusa e un po’ spaventata dal suo atteggiamento aggressivo, acconsentiva al pagamento. L’uomo pretendeva la somma di 230 euro in contanti, somma di cui la ragazza non disponeva, ma approfittando della familiarità delle giovani generazioni con la tecnologia, riusciva a farsi fare un bonifico istantaneo, dell’importo richiesto, allontanandosi poi in tutta fretta.
La ragazza solo dopo aver effettuato la transazione ha notato che il suo specchietto non presentava alcun graffio, rendendosi conto di essere stata truffata e si recava presso la Stazione Carabinieri di Parma Oltretorrente per sporgere denuncia.
Con gli elementi forniti dalla ragazza, opportunamente integrati con successive approfondite indagini, incrociando i dati forniti dal sistema di lettura targhe presenti in città, con le Banche dati dell’Arma, e la documentazione bancaria acquisita, i militari, risalivano all’identità del presunto truffatore, già schedato e gravato da numerosi precedenti specifici.
L’uomo, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, dovrà rispondere all’autorità giudiziaria parmigiana del reato di truffa aggravata.
I Carabinieri colgono l’occasione per ricordare che le categorie di persone più esposte alla truffa dello specchietto sono, in primo luogo, coloro che non conoscono e non hanno mai sentito parlare di questo tipo di truffa, per questo è importante che le persone vengano informate circa i rischi che si possono correre in certe situazioni.
Spesso vengono selezionati anziani o neopatentati come vittime, poiché si ritiene che tali categorie di soggetti possano essere meno consapevoli con riguardo ai rischi che corrono lungo la strada.
Per difendersi dalla truffa dello specchietto è necessario prestare molta attenzione alle persone che fanno in modo che ci si fermi a seguito di un urto tra auto di cui, ad esempio, non ci si è minimamente resi conto.
Nel caso in cui si abbiano dubbi sulla pretesa risarcitoria, soprattutto quando riguarda richieste di denaro contante, il consiglio dell’Arma è contattare subito il 112 e richiedere l’intervento di una pattuglia. La prospettiva spaventerà il truffatore che cercherà di evitarlo o si darà alla fuga.