Nello specifico, alle prime luci dell’alba di domenica mattina, una volante della Questura, su diposizione della sala Operativa interveniva in via del Taglio in prossimità di un noto locale pubblico, a seguito di segnalazione di un uomo che era stato vittima di un accoltellamento. Gli agenti, giunti sul posto, notavano la presenza del personale del 118 impegnato a soccorrere un uomo che presentava diversi tagli sull’addome e su altre parti del corpo compatibili con un’arma da taglio. Dalle concomitanti e successive indagini gli operatori appuravano che, tra le ore 06.20 e le ore 06.30, all’interno del giardino di pertinenza del locale, era scaturita una violenta rissa per futili motivi, inizialmente tra due soggetti, ed alla quale avevano preso parte circa 50 persone. A seguito dei fatti, l’addetto alla sicurezza del locale, intervenuto per sedare la rissa veniva attinto da alcuni fendenti. L’uomo veniva trasportato presso il locale pronto soccorso, ove veniva curato per le ferite , inferte con un oggetto da punta e taglio a livello di torace, addome e dorso, con una prognosi di gg 20. .
Il titolare dell’attività commerciale sentito in merito ai fatti occorsi, dichiarava di aver assistito alla lite, nata per futili motivi tra due avventori e che l’addetto alla sicurezza del locale era intervenuto allo scopo di riportare la calma ma era stato attinto da alcuni fendenti. Dai successivi accertamenti si appurava che né il proprietario né i suoi dipendenti avevano allertato le forze dell’ordine per segnalare l’accaduto..
Il pubblico esercizio in questione in passato era già stato teatro di due gravi liti con feriti: nella prima aveva avuto un’aggressione, poi sfociata in una rapina, con prognosi di dieci giorni per la persona offesa in; la seconda era invece consistita in un’aggressione mediante lancio di bottiglie di birre ai danni di alcune ragazze, una delle quali aveva riportato delle lesioni giudicate guaribili in 21 gg. A seguito di quest’ultimo episodio veniva adottato nei confronti del locale un analogo provvedimento ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S. con il quale veniva sospesa la licenza per la somministrazione di alimenti e bevande per un periodo di gg 15.
Si appurava, inoltre, che la vittima si era qualificato come addetto alla sicurezza del locale, nonostante non fosse iscritto nell’apposito elenco di cui alla L. 15.07.2009 nr. 94, e che annoverava più precedenti penali e di Polizia, per, tra gli altri, delitti contro il patrimonio e contro la persona. Il locale risulta abitualmente frequentato da soggetti gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti.
Alla luce della gravità dell’episodio, che ha messo in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica, veniva pertanto adottato un provvedimento ai sensi dell’art. 100 TULPS al fine di prevenire situazioni di pericolo per l’incolumità dei cittadini, con sospensione della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande per giorni 15. Il provvedimento è stato notificato nel pomeriggio odierno a cura del personale della Squadra Amministrativa della Divisione P.A.S.
Sono in corso indagini per identificare i soggetti coinvolti nella rissa.