Martedì, 30 Aprile 2024 16:33

Il GIP di Parma ha emesso una misura cautelare personale In evidenza

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Con il presente comunicato si intende segnalare il positivo esito di una attività di indagine seguita dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato di Parma, con il coordinamento della Procura della Repubblica, che si è conclusa con l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico di Paljas Karol (cittadino slovacco, classe 1993).

Nell’ambito del programma sulla “sicurezza in città”, perseguito dalla Procura della Repubblica di Parma con l’ausilio degli organi di Polizia Giudiziaria, nei giorni scorsi si è concretizzata l’ennesima operazione che ha avuto ad oggetto attività illecite svolte ai danni di cittadini e/o esercizi commerciali situati nel capoluogo.

Si tratta dell’applicazione pratica della iniziativa della procura volta ad investigare, e perseguire, quelle condotte contrassegnate da serialità.

Come già segnalato in precedenti comunicati stampa, il Procuratore di Parma - una volta constatata (di iniziativa o su segnalazione delle forze di Polizia) la presenza di plurimi episodi delittuosi riconducibili alla medesima persona - dispone la rassegnazione di tutti i fascicoli allo stesso Magistrato, in maniera da consentire una trattazione unitaria e, ove consentito, anche d avanzare una richiesta cautelare che viceversa, qualora i singoli episodi fossero perseguiti singolarmente, non sarebbe stato possibile ottenere; ciò consente, in prospettiva, di celebrare un unico processo, con notevole risparmio di energie processuali, tanto più che, spesso, l’indagato ed il suo difensore optano per un rito alternativo (rito abbreviato o patteggiamento).

Tornando all’odierna vicenda, va detto che l’indagato è soggetto noto agli inquirenti in quanto già condannato più volte per reati contro il patrimonio (annovera condanne per rapina e furto, l’ultima con sentenza irrevocabile nel 2020).

All’indagato vengono contestati ben 28 capi di imputazione relativi a fatti reato commessi in un arco temporale dal giugno 2023 al febbraio 2024, per i quali hanno indagato (a seconda dei casi) i Carabinieri delle Stazioni di Parma Centro, Parma Oltretorrente, Sala Baganza, Fidenza, S. Pancrazio e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Parma, nonché la Polizia di Stato di Parma e la Polfer di Parma.

All'indagato sono attribuiti plurimi furti, consumati o tentati, una tentata rapina aggravata, due episodi di ricettazione ed uno di indebito utilizzo di carta di credito (in totale, come detto, sono 28 i reati contestati) in almeno due occasioni è stato trovato in possesso di coltelli e in un caso ha anche insultato gli operatori di polizia che lo avevano trovato con merce rubata.

Proprio l'esistenza di plurimi reati contro il patrimonio e la commissione di reati per diversi mesi, alcuni a distanza di poche ore l'uno dall'altro, l'ultimo dei quali risalente a poche settimane fa, è stato l’argomento per sostenete la sua inclinazione a porre in essere delitti contro il patrimonio per soddisfare le proprie esigenze di vita.

Sul punto, infatti, occorre sottolineare che la vicenda in esame denota notevole professionalità dell'indagato nel delinquere, così come si evidenzia dall’attuazione di un vero e proprio protocollo d'azione congegnato.

Il modus operandi adottato è apparso sempre lo stesso: l’autore ha agito sulla base di un protocollo ben collaudato, basato sulla scelta sistematica di obiettivi nei quali poteva trovare denaro lasciato incustodito, tanto da concretizzare l’azione delittuosa in un lasso di tempo brevissimo, rimuovendo violentemente gli ostacoli tra lui e la refurtiva.

In particolare si tratta dei seguenti accadimenti delittuosi perpetrati in Parma e provincia:

  • 6 furti in danno di supermercati della città;
  • 10 furti su auto in sosta in parcheggi custoditi e non del capoluogo;
  • 1 furto in danno di una profumeria ubicata in provincia;
  • 1 tentata rapina con l’utilizzo di un coltello, in danno di una donna, commessa in Fidenza;
  • 1 porto ingiustificato di coltello;
  • 1 furto in un negozio del centro storico di Parma;
  • 2 ricettazioni con indebito utilizzo di carta Postepay oggetto di furto;
  • 1 rifiuto di fornire le proprie generalità agli operatori di polizia con contestuale atteggiamento oltraggioso.

All’esito degli accertamenti, a richiesta della Procura, il GIP di Parma ha emesso una misura cautelare personale, in esecuzione della quale i Carabinieri e la Polizia di Stato hanno rintracciato nei pressi della stazione ferroviaria l’indagato, dichiarandolo in stato di arresto. L’uomo è stato condotto presso il carcere di Parma.

Ovviamente - nel rispetto del principio della presunzione di innocenza - l’indagato in questione ha avuto modo di esporre al GIP le proprie posizioni a fronte delle accuse che gli sono state mosse.

E proprio con riferimento alla normativa sulla c.d. presunzione di innocenza, va evidenziata la sussistenza dell’interesse pubblico alla diffusione della notizia sulla scorta dei seguenti elementi:

  1. in primo luogo, il numero, invero notevole, degli episodi delittuosi (nel foglio allegato sono elencati tutti gli episodi ascritti all’indagato);
  2. in secondo luogo, l’arco temporale veramente ridotto nel quale i reati sono stati portati ad esecuzione;
  3. in terzo luogo, l’allarme prodotto in città da questo genere di condotte, stante il carattere di serialità.
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