Prosegue senza sosta l’impegno dei Carabinieri di Parma nel contrastare il fenomeno della microcriminalità, con particolare attenzione ai reati così detti “predatori”, che creano un grande allarme sociale.
Vengono definiti reati predatori quelli caratterizzati dall’uso della forza o dell’astuzia per impadronirsi dei beni mobili altrui e che comportano, di solito, un contatto fisico diretto tra il reo e la vittima o il reo ed il bene.
Dalla visione delle immagini registrate, si rileva pienamente l’azione predatoria del 30enne che si aggira fra le auto come un “predatore” si muove in natura, in attesa di colpire.
Individuata “la preda”, un’auto in sosta con bagagli sui sedili, il “predatore” ha colpito rapidamente e violentemente, senza nessuno scrupolo, ha sfondato il vetro anteriore lato destro, si è infilato all’interno ed ha prelevato dai sedili due zaini, con all’interno i documenti di identità, un I-pad, un telefono cellulare, una cassa ed altri effetti personali di uso comune e si è allontanato velocemente per consumare il “suo pasto” lontano da occhi indiscreti.
L’episodio risale alla settimana scorsa ed è del tutto simile ad altri accaduti nel recente passato. Una coppia di turisti, lascia l’auto nel parcheggio della Ghiaia, un aperitivo in centro, un pomeriggio in pieno relax, ma tornati al parcheggio, l’amara sorpresa, il finestrino anteriore lato passeggero in frantumi e tutto ciò che era sull’auto sparito.
Scoperto il furto la coppia, dopo un momento di smarrimento si è rivolta ai Carabinieri di Strada Fonderie ed ha sporto denuncia.
I militari, dopo aver acquisito le immagini del sistema di video sorveglianza del parcheggio che hanno ripreso l’intera scena, incrociandole con quelle di altri sistemi di video sorveglianza presenti nella zona, sono riusciti a dare un nome ed un cognome al responsabile.
A cadere nella rete degli investigatori è stato un 30enne dell’est Europa, “vecchia conoscenza” dei Carabinieri di Strada Fonderie protagonista di altri episodi criminosi analoghi e per i quali è stato già segnalato all’A.G.
Al termine degli accertamenti, sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, il 30enne è stato denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuto responsabile di furto aggravato.