Era stato espulso nel 2020 a seguito di un provvedimento emesso dalla Corte di appello di Bologna ed eseguito dalla Questura di Parma, con accompagnamento al porto di Ancona e rimpatriato a bordo di una nave diretta a Durazzo, il tutto in applicazione del testo Unico sull’immigrazione.
Ma al 27enne di rimanere in Albania non andava proprio ed ha deciso di fare ritorno a Parma dove aveva trascorso un lungo periodo, contrassegnato anche da numerose vicende giudiziarie legate agli stupefacenti.
L’albanese, fermato a bordo di una Mercedes, apparso subito estremamente agitato, ha fornito ai Carabinieri una patente albanese con generalità false. I militari però insospettiti dal comportamento del ragazzo hanno deciso di approfondire il controllo sottoponendolo ai previsti rilievi foto dattiloscopici.
L’analisi delle impronte digitali ha restituito la vera identità dell’uomo e la sua irregolarità sul territorio nazionale, in quanto gravato da un divieto di reingresso in area Schengen fino al 16.12.2025.
A questo punto il 27enne è stato dichiarato in stato di arresto e dopo una notte trascorsa nelle camere di sicurezza di Strada Fonderie è comparso davanti al giudice che, convalidato l’arresto, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.