La vicenda è nata qualche mese fa quando la donna, figlia della titolare del contrassegno disabili, si è presentata presso uno dei presidi della Polizia Locale dell’Unione del Sorbara, presentando una denuncia di smarrimento del contrassegno intestato alla madre disabile e richiedendone un duplicato. Dopo qualche giorno, gli agenti, verificata la completezza degli atti necessari al rilascio del contrassegno, hanno consegnato alla signora il duplicato richiesto.
Qualche giorno dopo, però, giungeva alla centrale operativa della Polizia Locale una segnalazione relativa al fatto che quella signora non avesse mai smarrito il contrassegno della madre, ma che ne aveva richiesto un duplicato per poterlo utilizzare per sé e che, pertanto, ne stava facendo un indebito uso soprattutto nel comune capoluogo di provincia. Sono quindi partite le indagini della Polizia Locale dell’Unione che ne accertava l’indebito utilizzo in quel comune denunciando, così, la donna per il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e procedendo al contestuale ritiro del duplicato.
Il Comandante della Polizia Locale dell’Unione del Sorbara Luca Di Niquili al riguardo ha precisato che: “l'utilizzo illegittimo del contrassegno disabili è un'infrazione particolarmente sgradevole, perché in questo modo vengono penalizzate soprattutto le tante persone che hanno davvero bisogno del contrassegno perché hanno difficoltà a muoversi. Questo tipo di controlli li andremo ad aumentare per tutelare le persone con disabilità e garantire loro la piena fruizione dei servizi dedicati".