Le Stazioni Carabinieri presenti nella Città Ducale, coordinati dalla Compagnia di Parma, attraverso l’impiego di numerose pattuglie impiegate esclusivamente in città, sono quotidianamente impegnate in molteplici attività di controllo del territorio, per dare sollecito riscontro alle problematiche del Capoluogo e rispondere concretamente alle richieste d’intervento della popolazione e prevenire i reati contro il patrimonio e reprimere il dilagante fenomeno dello spaccio di stupefacenti.
Nel pomeriggio di ieri un equipaggio della Stazione Carabinieri di San Pancrazio Parmense verso le ore 17 è intervenuta su richiesta del titolare presso un rivenditore di beni tecnologici ed informatici del Capoluogo, per la presenza di una persona sospetta. La pattuglia sul posto, ha fermato ed identificato il soggetto in un polacco di 54 anni, domiciliato a Prato, sprovvisto di documenti di identificazione.
I militari dalla visione delle immagini di sorveglianza interna hanno accertato che nella mattinata precedente, presso lo stesso esercizio era stato asportato con destrezza un telefono di pregio posto in esposizione, il cui autore era senza ombra di dubbio la persona fermata.
Il prosieguo della visione delle immagini ha permesso di acclarare che lo stesso poco prima aveva rubato altri due cellulari di valore, di cui si erano accorti anche i commessi del negozio, i quali hanno cercato di bloccare la persona, che negando ogni addebito ha tentato di scappare dall’esercizio e durante la fuga, sperando di non essere visto, si è liberato di un paio di forbici, usato per tagliare il filo di sicurezza dei telefoni in esposizione e ha svuotato le tasche nel cestino dell’immondizia.
Le verifiche dei Carabinieri hanno permesso di recuperare le forbici e i due telefoni cellulari del valore complessivo di circa 3 mila euro, riconosciuti dal Direttore del Centro come merce in carico al proprio punto vendita.
Considerato il palese stato di flagranza del reato di furto aggravato, il polacco è stato tratto in arresto e trattenuto a disposizione della Procura della Repubblica di Parma, presso le camere di sicurezza del Comando Stazione Carabinieri di Parma Oltretorrente.