SAN FELICE (MO) – Il corpo senza vita del maresciallo capo dei Carabinieri Bonaventura De Risi, 50 anni, è stato ritrovato attorno alle 7.40 di ieri mattina all’interno della sua auto, parcheggiata in un’area di sosta laterale a via Milano, poco distante dalla sua abitazione, in via Molino Est, a San Felice sul Panaro.
Sul posto si sono recati immediatamente numerosi colleghi e amici, insieme agli uomini del Ris, che hanno effettuato i rilievi del caso, anche se fin da subito è risultato evidente che si è trattato di un gesto volontario. De Risi si è infatti sparato un colpo di pistola alla testa.
La scomparsa del maresciallo De Risi, che dal 2020 era di stanza alla caserma di Bomporto, dove era vicecomandante, ha suscitato profonda commozione. "Mi stringo al dolore della famiglia e dei colleghi che lo hanno conosciuto", ha dichiarato Tania Meschiari, sindaca di Bomporto.
"Non entriamo nelle motivazioni di tali gesti estremi", ha commentato invece Antonio Loparco, segretario generale della sezione di Modena dell’Associazione Sindacale Unarma, "ma ricordiamo che il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha messo in atto un percorso di aiuto psicologico a chiunque si trovi in difficoltà, sia tramite numero verde, che tramite canali preposti. L’Arma stessa ha al suo interno uno staff di professionisti del settore per dare supporto psicologico su problematiche di varia natura, sia personali che di servizio. Il fatto di avere uno specialista che può aiutare il personale è di fondamentale importanza per chi avverte un disagio psicologico ed è una priorità intervenire subito per scongiurare epiloghi fatali e fare recuperare serenità professionale e personale".