Si tratta di tale Milanese Loris, nato a Busalla (GE) il 07.05.1958, già residente a Parma.
Nel corso di una prima ispezione della salma, il medico legale intervenuto, dr.ssa Fedeli, aveva riscontrato la presenza di una protesi oculare in corrispondenza della cavità orbitale destra ed aveva altresì recuperato dagli indumenti indossati dal deceduto alcuni oggetti, fra cui un mazzo composto da 4 chiavi e uno smartphone completamente impregnato di sostanza liquida e melmosa.
Dalla consultazione dell'archivio digitale MIPG contenente le denunce di scomparsa presentate negli ultimi mesi, emergeva tra le altre la denunzia di scomparsa depositata in data 15.1.2023 da personale del locale S.E.R.T. in merito all'allontanamento volontario del predetto Milanese Loris, del quale non si aveva più notizia dalla prima metà di dicembre.
La sorella del Milanese, interpellata dalla Polizia di Stato, riferiva di non avere notizie del fratello dal mese di novembre u.s., e specificava che, attraverso WhatsApp, aveva verificato che l'ultimo accesso eseguito dal cellulare del fratello risaliva al 15 dicembre 2022.
Ulteriori accertamenti condotti sulla movimentazione di un conto corrente riferibile al predetto, consentivano di accertare che l'ultima operazione era stata eseguita in data 22 dicembre 2022 presso un' attività commerciale di Parma.
La Squadra Mobile procedeva altresì ad interrogare il sistema informatizzato S.A.R.I. e, analizzando la lista fotosegnalamenti relativa allo scomparso, rilevava tra l'altro la presenza di "deformazioni: gamba sx rigida e protesi occhio dx"
Si procedeva dunque ad un'indagine TC presso il locale nosocomio, i cui esiti risultavano del tutto sovrapponibili a quelli relativi ad indagini radiografiche (femore e tibia) cui il Milanese era stato sottoposto nel maggio 2007, reperite negli archivi dell' Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma. Da un confronto delle due indagini, è emersa una stretta correlazione dei reperti, con particolare riferimento alle fratture, ai mezzi di sintesi e ad un ematoma calcificato a carico dell'arto inferiore sx.
Nel corso delle operazioni di svestizione della salma finalizzata all 'esecuzione dell 'autopsia, svoltasi in data 18.2.2023, nella tasca sinistra del giaccone, veniva rinvenuta una custodia in plastica contenente un certificato ripiegato, intriso di liquidi, riportante i dati anagrafici di Milanese Loris.
Sempre durante l'esecuzione dell'esame autoptico, il medico legale rinveniva l'arcata superiore di una dentiera, elemento che assume significato alla luce del rinvenimento -presso l'abitazione del Milanese- di una custodia per protesi odontoiatrica.
A proposito dell'abitazione del Milanese, va aggiunto che, in occasione del rinvenimento del cadavere, era stato rinvenuto un mazzo di chiavi; la Squadra Mobile si recava presso l'abitazione del predetto, constatando che una chiave del mazzo permetteva l'apertura del portoncino di ingresso al condominio, una seconda chiave apriva la cassetta delle lettere intestata a Milanese Loris e una terza chiave consentiva di accedere all'appartamento ubicato al primo piano, su cui era presente una targhetta in legno con sopra inciso "Loris Milanese".
Alla luce di tutti gli elementi descritti, si può ritenere per certa l'identificazione del cadavere in Milanese Loris.
Per la comunicazione alla stampa di tale dato si è atteso, per un verso, che tutti gli elementi (medico-legali ed investigativi) convergessero e, per altro verso, che la sorella del Milanese, abitante in provincia di Genova, avesse formale notizia dell'identificazione per il tramite di canali ufficiali e non attraverso i media.
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
dott. Alfonso D 'Avino