In particolare, ci è stato riferito che alcuni detenuti avrebbero scardinato il blindato d’ingresso di una camera di pernottamento, mentre altre due stanze sarebbero state incendiate, subito dopo il trasferimento di quattro ragazzi resisi responsabili delle intemperanze di questi giorni. In totale, quindi, a seguito di tutti gli eventi accaduti, le camere di pernottamento inagibili sarebbero ben 5, ragion per cui al momento si sarebbe dovuto stipare, in alcune stanze da quattro, ben 6 ragazzi. Per sedare la rivolta messa in atto dalla popolazione detenuta, oltre a richiamare i colleghi che erano di riposo, in ferie o smontanti dal turno notturno, sarebbe stato necessario far ricorso al personale della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria della Dozza, nonché ai Vigili del Fuoco per spegnere l’incendio.
Abbiamo, infine, saputo che alcuni ragazzi avrebbero ingerito batterie, viti, ecc. e che sarebbero, quindi, in attesa di essere visitatati per valutare l’eventuale invio in ospedale, per gli ulteriori accertamenti del caso.
Il personale di Polizia Penitenziaria, viceversa, continua stoicamente a presidiare l’istituto, malgrado le difficoltà dovute al fatto di aver inalato i fumi tossici generati dall’incendio e di non aver potuto, per ore, né mangiare né bere per fronteggiare la protesta dei reclusi.
Nel rivolgere un particolare plauso e tutta la nostra solidarietà al suddetto personale, auspichiamo che, per una volta, possa rispondere delle proprie azioni anche chi, con le proprie scellerate decisioni, ha favorito l’innesco delle proteste di cui sopra.
Il Coordinamento Regionale FNS CISL