L’uomo era stato contattato telefonicamente da un acquirente, con il quale si accordava per un prezzo di 5000 euro, da pagare con un assegno e ritiro sul posto. Concluso l’accordo tramite mail, dopo qualche giorno il compratore si presentava con un furgone per ritirare la moto, consegnando al venditore l’assegno pattuito che, all’incasso è risultato falso.
Subito l’uomo ha tentato di contattare il compratore, che risultava irraggiungibile e quindi si rivolgeva ai Carabinieri.
Ricevuta la notizia di reato, i militari hanno avviato le indagini, visionando il sistema di videosorveglianza del territorio al fine di individuare il furgone utilizzato dal truffatore che, risultava già utilizzato in numerose truffe in varie regioni del Centro- Nord Italia.
Mediante l’incrocio dei dati telefonici con le informazioni della Banca dati si riusciva a risalire all’utilizzatore del furgone, un 30enne della provincia di Foggia, con numerosi precedenti per truffe poste in essere in tutta Italia con lo stesso “modus operandi”.
Acquisita la foto del presunto truffatore ed inserita in un album fotografico, veniva riconosciuto dalla vittima anche per una particolare caratteristica fisica che lo aveva colpito, era privo di un paio di denti nell’arcata inferiore, connotato saliente che portava all’identificazione del 30enne, denunciato per truffa e sostituzione di persona, poiché si era servito di un nome falso.