Nell’ambito di tali controlli, ieri mattina, alle ore 12 circa, all’altezza della fermata dell’autobus di Via Mazzini, i due poliziotti – in servizio nel centro storico per prevenire e contrastare fenomeni di illegalità – hanno notato un ragazzo che, con fare sospetto, si stava allontanando portando con sé una bicicletta da uomo, con la ruota anteriore alzata, in quanto bloccata da una catena.
Insospettiti da quanto visto, i due poliziotti appiedati hanno avvicinato immediatamente il ragazzo.
Notando subito che la bici aveva ancora la catena antifurto legata alla ruota anteriore, i due poliziotti hanno chiesto al ragazzo se fosse lui il vero proprietario della stessa e di dimostrarlo aprendo, con l’apposita chiave, la catena.
A quel punto il ragazzo, tergiversando e mostrandosi insofferente al controllo, ha negato di avere con sé la chiave fornendo, riguardo al possesso e alla provenienza della bicicletta, spiegazioni tutt’altro che convincenti e plausibili.
Constatato dunque che la biciletta non fosse sua né di qualcun altro nelle vicinanze, la pattuglia di poliziotti appiedati ha chiesto, tramite la Sala Operativa 113, l’intervento di una pattuglia automontata in ausilio per trasportare il soggetto in Questura ed effettuare gli accertamenti di rito.
Terminate le attività e identificato il giovane per un cittadino tunisino residente in Italia già noto a questi Uffici di polizia, in quanto resosi in passato responsabile di atti di intemperanza tra cui un episodio di rapina aggravata, il soggetto è stato denunciato a piede libero per il reato di tentato furto.