Dette rapine sono state tutte commesse mediante intimidazione e, in un caso (quella del 10 maggio, in Viale Mazzini) con la minaccia di un coltello.
La prima rapina è del 10 maggio, quando nel primo pomeriggio, in Viale Toschi ad un 14enne sono stati sottratti 15 euro e un anello placato oro.
Poco dopo in Viale Mazzini le vittime, un 18enne ed un 23enne, sono state minacciate con un coltello puntato all’addome, e costrette a consegnare la somma di circa 70 euro.
Il 28 maggio, è la volta di tre minori che, seduti su una gradinata nei pressi di un bar, venivano minacciati e costretti a consegnare 60 euro.
L’ultimo episodio è del 22 giugno quando, all’interno del Parco Newton, alle vittime (un 15enne ed un 16enne) è stato intimato di consegnare quanto in loro possesso. Il 15enne reagiva, tentando di fuggire ma, nuovamente fermato, veniva colpito, dal 22enne, con pugni in tutto il corpo fino a quando non gli sono stati sottratti 60 euro.
L’indagine si è basata sull’attività informativa e sul riscontro di quanto acquisito in sede di denuncia da parte delle vittime e dei testimoni che, oltretutto hanno riconosciuto il 22enne italiano quale autore di tutti gli episodi ed il 21enne coinvolto solo per il Parco Newton.
Dagli accertamenti effettuati è emersa la sussistenza di numerosi precedenti a carico di ciascuno degli indagati che risultano utili a descrivere, da parte del P.M., la pericolosità di ognuno, nonostante la giovane età, contrassegnata dall’ostinazione a mettere continuamente a repentaglio l’altrui patrimonio, ad utilizzare coltelli e, soprattutto, caratterizzata dal facile ricorso alla violenza.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, alla luce degli elementi acquisiti e ritenendo integrata la gravità indiziaria, ha disposto la misura cautelare a carico dei due giovani che, tratti in arresto, sono stati associati al carcere di Parma.