Mercoledì, 21 Settembre 2022 17:55

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere In evidenza

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Procura della Repubblica presso il Tribunale Parma - Comunicato Stampa

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Parma, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del capoluogo ducale nei confronti di due giovani (22enne italiano e 21enne tunisino), gravemente indiziati di essere gli autori di sei rapine, avvenute nel periodo maggio giugno ai danni di ragazzi, per lo più minorenni, nelle strade del centro di Parma e all’interno del Parco Newton.

Dette rapine sono state tutte commesse mediante intimidazione e, in un caso (quella del 10 maggio, in Viale Mazzini) con la minaccia di un coltello.

La prima rapina è del 10 maggio, quando nel primo pomeriggio, in Viale Toschi ad un 14enne sono stati sottratti 15 euro e un anello placato oro.

Poco dopo in Viale Mazzini le vittime, un 18enne ed un 23enne, sono state minacciate con un coltello puntato all’addome, e costrette a consegnare la somma di circa 70 euro.

Il 28 maggio, è la volta di tre minori che, seduti su una gradinata nei pressi di un bar, venivano minacciati e costretti a consegnare 60 euro.

L’ultimo episodio è del 22 giugno quando, all’interno del Parco Newton, alle vittime (un 15enne ed un 16enne) è stato intimato di consegnare quanto in loro possesso. Il 15enne reagiva, tentando di fuggire ma, nuovamente fermato, veniva colpito, dal 22enne, con pugni in tutto il corpo fino a quando non gli sono stati sottratti 60 euro.

L’indagine si è basata sull’attività informativa e sul riscontro di quanto acquisito in sede di denuncia da parte delle vittime e dei testimoni che, oltretutto hanno riconosciuto il 22enne italiano quale autore di tutti gli episodi ed il 21enne coinvolto solo per il Parco Newton.

Dagli accertamenti effettuati è emersa la sussistenza di numerosi precedenti a carico di ciascuno degli indagati che risultano utili a descrivere, da parte del P.M., la pericolosità di ognuno, nonostante la giovane età, contrassegnata dall’ostinazione a mettere continuamente a repentaglio l’altrui patrimonio, ad utilizzare coltelli e, soprattutto, caratterizzata dal facile ricorso alla violenza.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, alla luce degli elementi acquisiti e ritenendo integrata la gravità indiziaria, ha disposto la misura cautelare a carico dei due giovani che, tratti in arresto, sono stati associati al carcere di Parma.