Venerdì, 08 Luglio 2022 15:59

Non indossa la mascherina e prende a calci e pugni il capotreno In evidenza

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L’episodio ieri sera alla stazione di Modena dove uno straniero ha aggredito il capotreno che gli intimava di indossare il dispositivo anti Covid, mandandolo al Pronto Soccorso. Dura la denuncia del sindacato Fit-Cisl


MODENA – La mascherina è ancora obbligatoria sui mezzi di trasporto ma un cittadino straniero si è rifiutato di indossarla e, quando il capotreno gli ha ricordato di metterla, l’uomo è andato su tutte le furie e ha cominciato a prendere a calci e pugni il malcapitato dipendente di Trenitalia/TPER.

Il capotreno ha poi dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso. Immediata la razione di Fit-Cisl che da tempo denuncia le condizioni di pericolo e i reiterati atti di violenza nei confronti di chi lavora sui mezzi pubblici.

Aldo Cosenza, segretario regionale della Fit-Cisl ha definito “Situazione indecorosa per un paese civile. E questo è solo l’ennesimo inaccettabile atto di violenza quello che si è verificato ieri sera alla stazione di Modena, sul treno 3924, ai danni di un capotreno dipendente di Trenitalia/TPER”.

E ha aggiunto: “Da tempo denunciamo le forti criticità sui treni e nelle stazioni, dove il personale affronta situazioni altamente rischiose, e da tempo chiediamo un supporto indispensabile da parte delle aziende di trasporto e delle Istituzioni. È sempre più evidente come le misure finora adottate per garantire la sicurezza di utenti e lavoratori siano del tutto insufficienti, ed ancora una volta siamo costretti a ribadire la necessità di un intervento deciso da parte di tutti gli attori coinvolti. Una presa di posizione netta che nelle stazioni e sui mezzi di trasporto, una volta per tutte, vada a rafforzare sia la presenza della protezione aziendale sia della Polizia".

Ha poi concluso: "L'autore dell'inqualificabile episodio, uno straniero senza mascherina che, quando il capotreno lo ha inviato ad indossare la protezione, ha reagito colpendo il dipendente di Trenitalia/TPER con calci e pugni tanto da mandare il malcapitato al Pronto Soccorso. Sono atti di violenza inaudita che purtroppo nelle nostre stazioni, se trascurati, rischiano di diventare la norma".

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