MODENA – La mascherina è ancora obbligatoria sui mezzi di trasporto ma un cittadino straniero si è rifiutato di indossarla e, quando il capotreno gli ha ricordato di metterla, l’uomo è andato su tutte le furie e ha cominciato a prendere a calci e pugni il malcapitato dipendente di Trenitalia/TPER.
Il capotreno ha poi dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso. Immediata la razione di Fit-Cisl che da tempo denuncia le condizioni di pericolo e i reiterati atti di violenza nei confronti di chi lavora sui mezzi pubblici.
Aldo Cosenza, segretario regionale della Fit-Cisl ha definito “Situazione indecorosa per un paese civile. E questo è solo l’ennesimo inaccettabile atto di violenza quello che si è verificato ieri sera alla stazione di Modena, sul treno 3924, ai danni di un capotreno dipendente di Trenitalia/TPER”.
E ha aggiunto: “Da tempo denunciamo le forti criticità sui treni e nelle stazioni, dove il personale affronta situazioni altamente rischiose, e da tempo chiediamo un supporto indispensabile da parte delle aziende di trasporto e delle Istituzioni. È sempre più evidente come le misure finora adottate per garantire la sicurezza di utenti e lavoratori siano del tutto insufficienti, ed ancora una volta siamo costretti a ribadire la necessità di un intervento deciso da parte di tutti gli attori coinvolti. Una presa di posizione netta che nelle stazioni e sui mezzi di trasporto, una volta per tutte, vada a rafforzare sia la presenza della protezione aziendale sia della Polizia".
Ha poi concluso: "L'autore dell'inqualificabile episodio, uno straniero senza mascherina che, quando il capotreno lo ha inviato ad indossare la protezione, ha reagito colpendo il dipendente di Trenitalia/TPER con calci e pugni tanto da mandare il malcapitato al Pronto Soccorso. Sono atti di violenza inaudita che purtroppo nelle nostre stazioni, se trascurati, rischiano di diventare la norma".