I Carabinieri della Stazione di San Pancrazio Parmense nei giorni scorsi, a conclusione dell’attività investigativa svolta a seguito della denuncia per rapina presentata da due 15enne, dopo aver completato i vari tasselli info-operativi, sono riusciti ad individuare ed identificare i presunti responsabili che a Parma nei pressi di un istituto scolastico li avevano rapinati.
I fatti, risalgono all’inverno scorso, quando le vittime dopo essere scese dall’autobus nel tragitto verso casa, di ritorno da scuola, sono stati circondanti da un gruppo di giovani, vestiti con tute da lavoro che, dopo aver chiesto ed ottenuto una piccola somma di denaro, non paghi hanno, dopo averli intimoriti, infilato le mani nelle tasche e, trovato i portafogli si sono impadroniti di 20 euro.
Raggiunto l’obiettivo, si allontanavano con la refurtiva intimando ai due giovani di non passare più da quella via. I due, tornati a casa hanno avvisato i genitori, e si sono presentati alla Stazione di San Pancrazio Parmense spiegando l’accaduto.
Gli uomini dell’Arma hanno avviato le indagini che sono proseguite, individuando i vari giovani che dalle descrizioni somatiche fornite dalle vittime potessero avere delle somiglianze utili ad identificare i responsabili.
Gli sforzi posti in essere, grazie anche alla dettagliata descrizione dei capi d’abbigliamento indossati dai responsabili, hanno permesso ai militari di individuare la scuola frequentata dal gruppo e successivamente i presunti autori della rapina.
Per avere la certezza sono stati posti in visione degli appositi fascicoli fotografici alle vittime ed ai testimoni che, dopo averli consultati, riconoscevano i giovani.
Trattasi di quattro giovani tra i 16 ed i 17 anni residenti in Provincia di Parma che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria Minorile di Bologna per il reato di rapina in concorso. Nel contesto dell’attività d’indagine è stato anche denunciato un testimone, minorenne, per favoreggiamento personale. Convocato in caserma per essere escusso lasciava intendere di conoscere i fatti ed i presunti autori ma rifiutava di rispondere alle domande della Polizia Giudiziaria.