Gli agenti, in un locale pubblico in Via Ospizi Civili, hanno verificato la certificazione green pass al titolare e ai clienti presenti. Uno di questi, un giovane di 23 anni in seguito identificato residente a Reggio Emilia, alla richiesta della certificazione da parte degli agenti, ha riferito di non averla con sè non avendo il portafogli dimenticato.
Tale circostanza ha insospettito gli agenti in merito alle modalità di accesso nel locale, in quanto da normativa vigente, è previsto l'obbligo del controllo da parte dell'esercente. Incalzato dagli agenti, alla fine il ventitreenne ha riferito di essere sprovvisto di green pass, poiché mai conseguito e di aver mostrato all'ignaro titolare la certificazione di un'altra persona. Da accertamenti effettuati, la certificazione mostrata per accedere al pubblico esercizio, risulta intestata a un giovane nato nel 2000, ed era in corso di validità.
Per tale comportamento, il giovane di Reggio Emilia è stato denunciato a piede libero per il reato di 'Sostituzione di persona', rubricato all'art 494 del codice penale, che punisce con la reclusione fino a un anno chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici.
Oltre alla denuncia per il reato di 'Sostituzione di persona', al giovane è stata contestata la sanzione amministrativa per la violazione di cui all'art. 9 bis cc. 1,2,3 bis e 13 D.L. 52/2021, come modificato dagli artt. 5 e 6 DL 172/2021, per aver fatto ingresso ed usufruito di servizi di ristorazione senza essere munito di green pass.
Nei giorni successivi l'intestatario del green pass esibito è stato ascoltato in qualità di persona informata dei fatti e ha confermato di aver condiviso la sua certificazione circa un mese fa con la persona denunciata per consentigli di partecipare ad una cena di laurea, con l'accordo che l'avrebbe cancellato immediatamente dopo la festa.
"L'attività quotidiana di controlli effettuata dalle forze di Polizia, in esecuzione del piano predisposto dal Prefetto di Parma, è volta alla tutela della salute delle persone e della nostra economia. L'episodio accaduto per fortuna sporadico, ci racconta di un'adesione massiccia della nostra popolazione alla campagna di vaccinazione" , assessore alla Sicurezza Cristiano Casa.
"Quella che all'apparenza poteva sembrare a chi l'ha pensata come una semplice 'ragazzata', in realtà è un reato grave, che ferisce la comunità in quanto mina i rapporti di fiducia su cui si regge. Continueremo ad effettuare questo tipo di controlli con la massima attenzione, così come effettuato sino ad oggi", ha commentato il Comandante Michele Cassano.