L’attività investigativa ha tratto spunto da una dettagliata e puntuale segnalazione da parte di alcuni cittadini residenti nel medesimo palazzo del giovane che avevano avvertito, soprattutto, nelle ore serali, l’odore tipico delle “canne” provenire dall’abitazione del giovane ed un anomalo via vai di persone dalla stessa.
Al fine di accertare tale segnalazione, personale della Squadra Mobile, ha predisposto dei dedicati servizi, riscontrando quanto segnalato ed identificando l’occupante dell’appartamento in un insospettabile giovane operaio parmigiano.
Nella mattina di lunedì, gli agenti della sezione antidroga hanno fermato il giovane nei pressi della sua abitazione, ma questi, appreso che le persone che aveva intorno erano dei poliziotti, ha cercato di scappare, aggredendo gli stessi per trovarsi una via di fuga.
Superata la resistenza del giovane, gli agenti si portavano, insieme a lui, all’interno del suo appartamento e procedevano a perquisizione.
M.F., a questo punto, comprendendo che non si poteva più sottrarre agli accertamenti dei poliziotti, consegnava alcuni grammi di cocaina (4,00) e marijuana (3,00) custoditi all’interno dell’appartamento, riferendo che era dello stupefacente per uso personale; gli agenti, tuttavia, proseguivano nella perquisizione e, all’interno del cassonetto tapparella di una delle finestre, rinvenivano 15 panetti di hashish per un peso complessivo di 1540 gr. ed una somma in denaro contante, racchiusa in una busta in plastica trasparente, per un ammontare di 1.950,00 €.
All’esito della perquisizione, M.F., che dopo il ritrovamento dello stupefacente, ammetteva che era di sua proprietà sollevando da ogni responsabilità un altro giovane che abitava nello stesso appartamento, veniva tratto in arresto in flagranza di reato e, su disposizione del PM di turno dr.ssa Daniela NUNNO, veniva collocato presso l’abitazione dei propri genitori, in attesa dell’udienza di convalida innanzi al GIP. Nel corso dell’udienza di convalida, celebratasi nella giornata dell’11 novembre u.s., veniva convalidata la misura precautelare adottata ed il GIP applicava, nei confronti di MF, la misura cautelare degli arresti domiciliari.