La flessione di ricoveri e decessi da COVID19, come mostrano i dati di questi ultimi giorni, non allenta l’impegno degli Ospedali AIOP Bologna rimasti in trincea a combattere la terza ondata del Coronavirus. La città di Bologna passa in arancione, anche se rimane alta la guardia del Sistema Sanitario e della sua Componente di Diritto Privato. All’interno di un tunnel che dura da troppi mesi, solo adesso inizia a intravedersi una “luce”, appunto quella del vaccino.
In questa terza ondata del virus, che a Bologna registra il suo picco nel mese di marzo, si concentra l’impegno più gravoso per le strutture bolognesi aderenti all’ospedalità privata accreditata.
Si pensi che solo in questa terza ondata gli ospedali AIOP hanno messo a disposizione 600 posti letto destinati ai pazienti COVID. Inoltre nello stesso periodo le stesse strutture hanno garantito 400 posti per attività no COVID. Pertanto in questa terza ondata l’AIOP Bologna ha dedicato 1000 posti letti all’Ausl di Bologna, al Sant’Orsola e al Rizzoli.
Ospedale Santa Viola, Villa Laura, Villa Ranuzzi, Villa Erbosa, OPR (Villa Nigrisoli-Villa Regina), Prof. Nobili e VillAlba sono le strutture bolognesi AIOP che in questi mesi si sono dedicate alla gestione di pazienti COVID.
“Il miglioramento del quadro sanitario complessivo grazie alla campagna di vaccinazione non può e non deve farci abbassare la guardia - dichiara il presidente AIOP Bologna Averardo Orta e vicepresidente AIOP Emilia-Romagna. L’emergenza sanitaria è migliore di tre settimane fa, ma non significa che vada tutto bene: ci sono ancora tanti malati di Covid nelle Rianimazioni, tanti decessi e i ricoveri continuano sebbene siano allentati. Ricordiamo “l’obbligo” per tutti gli operatori sanitari di vaccinarsi per scongiurare che possano diventare complici nella diffusione del virus.”
In questo momento le attività chirurgiche non urgenti sono state sospese. Gli interventi urgenti attualmente vengono eseguiti a Villa Laura, OPR, Villa Chiara, Villa Torri.
“Voglio ringraziare tutte le strutture AIOP della provincia di Bologna e tutti gli operatori sanitari per aver dimostrato competenze, preparazione e grande umanità dall’inizio della pandemia ad oggi, terza e speriamo ultima ondata - conclude il presidente Orta. Tutti gli ospedali AIOP hanno dato prova di dialogo e cooperazione con l’AUSL di Bologna e la Regione Emilia- Romagna offrendo un sostegno concreto. Non ci può essere un distinguo tra Privato Pubblico, siamo una sola Sanità e lo saremo sempre in futuro”.