Mercoledì, 03 Marzo 2021 16:58

Merce non pagata per 250 mila euro e lavoratori in nero. Materiale sequestrato e tre denunce a Cavezzo In evidenza

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I controlli della Guardia di Finanza di Carpi hanno consentito di scoprire due capannoni in uso a due ditte edili che custodivano materiale mai pagato ai fornitori e quattro lavoratori in nero. Indagini anche su eventuali proventi illeciti

Cavezzo (MO) 3 marzo 2021 – Circa 250 mila euro di merce acquistata e mai pagataquattro lavoratori in nero, attività alquanto nebulosa e due ditte edili nei guai. È questo il bilancio dell’attività di controllo messa in atto dalla Guardia di Finanza di Modena, e, in particolare, dei finanzieri della Compagnia di Carpi, che hanno individuato la situazione anomale in un capannone di Cavezzo, nella Bassa modenese. 

A fare scattare i controlli un notevole andirivieni di uomini e mezzi in un capannone dove risultavano avere sede due ditte diverse. Ulteriori accertamenti hanno consentito di scoprire che le due ditte operavano in sovrapposizione e commistione e che impiegavano, tra l’altro, quattro dipendenti completamente in nero. 

Inoltre, la merce presente nel capannone, tre cui materiale edile, materiale elettrico, materassi e acqua minerale, per un valore di circa 250 mila euro, risultava non essere mai stata pagata ai fornitori, nonostante i ripetuti solleciti. Una volta consegnata la merce, infatti, questi ultimi non riuscivano più a contattare le due ditte di Cavezzo, i cui titolari si rendevano di fatto irreperibili. I Finanzieri hanno quindi contattato i fornitori e hanno avuto conferma dei crediti mai riscossi. 

Un modus operandi che ha portato al sequestro dei locali aziendali e alla denuncia dei titolari delle due ditte, tre cittadini italiani, per i reati di truffa e di insolvenza fraudolenta, in concorso. 

Anche la merce è stata sequestrata ed è stata riconsegnata ai fornitori, una parte, invece, è stata devoluta in beneficienza ad associazioni del territorio. Ulteriori indagini sono in corso per verificare sia la presenza di proventi illeciti conseguiti dagli autori della truffa, sia eventuali altre violazioni delle norme che regolano i rapporti di lavoro.