Modena 8 ottobre 2020 - In sella a uno scooterone Honda ha investito un ragazzino di 11 anni che procedeva in sella alla sua bicicletta, ma anziché prestargli soccorso, si è allontanato dal luogo dell’incidente. Ma le testimonianze di alcuni cittadini, alcuni dei quali sono stati in grado di riferire alla Polizia di Modena la targa del mezzo, hanno consentito di risalire all’investitore, un uomo di 60 anni residente in città, che è stato rintracciato e denunciato.
Questa la ricostruzione dei fatti: il mezzo Honda proveniva da viale Reiter, quando, dopo aver superato Largo Garibaldi, ha urtato la bici condotta dall’11 enne, che stava attraversando via Fabrizi, in direzione di viale Trento Trieste, all’altezza delle strisce pedonali. Nell’impatto, entrambi i conducenti sono finiti a terra, ma dopo pochi minuti, l’uomo alla guida dello scooter si è rialzato, è risalito sul suo mezzo e si è allontanato senza preoccuparsi delle condizioni del ragazzino, rimasto ferito, fortunatamente in maniera lieve.
La sua fuga non è però passata inosservata. Diverse persone hanno infatti assistito all’impatto e, tra chi ha prestato soccorso al ragazzino, chi ha chiamato un’ambulanza del 118 e chi si è preoccupato di avvertire i genitori del giovanissimo ferito, c’è anche chi è riuscito ad annotare il numero di targa dell’investitore. Proprio questa informazione è stata immediatamente riferita alle pattuglie della Polizia locale giunte sul posto che hanno avviato le ricerche per identificare il proprietario del mezzo, che circa un’ora dopo si è comunque ripresentato sul luogo del sinistro, confermando tutto l’accaduto.
Il suo comportamento, tuttavia, gli è valsa una denuncia per omissione di soccorso. L’articolo 189 del Codice della Strada, infatti, prevede l’obbligo di fermarsi e di prestare soccorso alle persone ferite. Se il sessantenne dovesse poi essere riconosciuto responsabile dall’autorità giudiziaria per questa ipotesi di reato, potrebbe scattare per lui anche la sospensione della patente fino a cinque anni.