Modena 1 luglio 2020 – Da qualche mese un diciassettenne della Bassa modenese si era trasferito a casa della nonna, non per farle compagnia, per accudirla o per starle vicino, ma perché l’anziana, in seguito a un intervento al naso, aveva perso il senso dell’olfatto.
Una condizione ideale per nasconderle in casa un chilo di marijuana, dal momento che la parente non poteva sentire l’odore della droga e insospettirsi. L’escamotage, tuttavia, non è servito al giovane pusher, che è stato arrestato insieme a un altro membro della banda, anch’egli minorenne, mentre un terzo diciassettenne è stato denunciato a piede libero, in seguito alle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Carpi.
Tutto aveva preso le mosse durante il lockdown, quando a San Prospero era stato fermato un minore al quale erano stati sequestrati venti grammi di hashish. Il fatto aveva però consentito di risalire a un gruppo di ragazzini dediti allo spaccio. Le successive perquisizioni avvenute nelle loro abitazioni a Carpi, Cavezzo e Modena hanno consentito di confermare i sospetti. Oltre al chilo di marijuana rinvenuta a casa della nonna del diciassettenne, infatti, a casa del secondo arrestato i Carabinieri hanno ne hanno trovato circa 500 grammi, mentre il terzo, denunciato in stato di libertà, aveva in casa una katana e un paio di biciclette rubate.