L’episodio venerdì sera attorno alle 20, in via Carteria, a Modena. L’evento era stato organizzato per animare una zona spesso teatro di spaccio e degrado. Il musicista aggredito presenterà denuncia contro il residente.
MODENA –
Avevano organizzato un concerto, con tanto di autorizzazioni da parte del Comune, per vivacizzare una zona, quella di via Carteria, spesso teatro di spaccio e degrado, ma l’evento è saltato perché la band è stata aggredita da un residente, che non gradiva “il fracasso”.
L’episodio si è verificato venerdì sera, nei pressi dell’incrocio tra via Carteria e via Sant’Eufemia, dove si trovano gli esercizi promotori dell’iniziativa, la Caffetteria Latteria 21 e la Birreria Slanzi. Attorno alle 20, la band ha iniziato a fare il soundcheck, quando un residente della zona, un uomo dell’Est Europa, ha fatto irruzione gridando “Qui stasera non si suona”.
L’uomo è poi passato dalle parole ai fatti, impossessandosi dell’asta del microfono e spaccandola sulla schiena del cantante. Non pago, gli avrebbe anche gettato addosso una delle casse. A questo punto, gli altri membri del complesso sono intervenuti e sono volate botte e insulti. Solo l’arrivo dei vigili è riuscito a sedare gli animi.
Nel frattempo, dalla finestra, un altro residente si è messo a imprecare, manifestando la sua volontà a non volere confusione sotto casa sua. A questo punto, visto come sono andate le cose, alla band non è rimasto che “fare fagotto” e andarsene, mandando a monte il concerto. Il musicista aggredito si è fatto refertare in ospedale e presenterà denuncia contro l’aggressore.
Rimane lo sconcerto per quanto accaduto, non solo da parte dei giovani musicisti, ma anche degli organizzatori che hanno visto fallire un’iniziativa che avevano organizzato per attirare gente in zona e vivacizzarla, dopo che questa estate, approfittando della chiusura per ferie dei diversi esercizi, si era insediato un giro di spaccio con tanto di rissa tra pusher, che aveva mandato all’ospedale due cittadini stranieri, feriti da pugni e bottigliate.
Viene da pensare, ma speriamo non sia così, che i residenti preferiscano il degrado alla musica.