Giornate movimentate per la Polizia di Stato di Modena. Arrestato topo d'appartamento, tossicodipendenti invadono stabile abbandonato e recidivo viene nuovamente espulso.
Fa reingresso illegale in Italia: arrestato dalla Polizia di Stato e nuovamente espulso.
La notte del 24 settembre scorso, personale del Commissariato di P.S. di Carpi mentre transitava in via Udine ha proceduto al controllo di un cittadino albanese di anni 44, sprovvisto di regolare titolo di soggiorno.
Verifiche più approfondite hanno permesso di accertare che lo straniero, destinatario di un decreto di espulsione, emesso dal Prefetto di Modena nel novembre del 2013, eseguito con accompagnamento coatto alla frontiera aerea di Verona ad opera di personale della Questura di Modena, aveva fatto rientro nel territorio nazionale, contravvenendo al divieto di reingresso in Italia prima di 10 anni.
Per tale motivo, il 44enne è stato tratto in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del processo con rito direttissimo, svoltosi il pomeriggio stesso. Il Tribunale di Modena ha convalidato l'arresto, condannandolo a mesi 6 e giorni 20 di reclusione con pena sospesa e nulla osta alla sua espulsione dal territorio nazionale.
Personale dell'Ufficio Immigrazione ha immediatamente attivato le procedure per l'espulsione dello straniero, che di fatto è stata eseguita nel pomeriggio di ieri con accompagnamento coatto alla frontiera aerea di Milano Malpensa.
Si aggirava tra le abitazioni alla ricerca di facili obiettivi: arrestato dalla Polizia di Stato topo d'appartamenti, destinatario di un ordine di carcerazione.
Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto in esecuzione di un ordine per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena il 22 novembre 2017, un cittadino marocchino di anni 54.
Nel corso del quotidiano servizio di controllo del territorio, gli agenti transitando in zona Fratelli Rosselli hanno notato un uomo, che si aggirava tra le abitazioni con atteggiamento sospetto come se stesse effettuando una ricognizione dei luoghi al fine di individuare un obiettivo favorevole ad un eventuale furto.
Dal controllo è emerso che il marocchino, gravato da numerosi precedenti di Polizia per reati contro la persona e il patrimonio, deve espiare una pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione per il reato di furto in abitazione.
Al termine degli accertamenti di rito, lo straniero è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale.
Controlli in uno stabile abbandonato: denunciati dalla Polizia di Stato tre tossicodipendenti per invasione di edifici
Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha denunciato in stato di libertà tre uomini, un ghanese, un italiano e un pakistano, responsabili del reato di invasione di terreni o edifici.
Gli agenti hanno proceduto ad un controllo di uno stabile in stato di abbandono in via Munari, dove sospettavano esservi la presenza di persone non autorizzate.
Dopo aver effettuato un'accurata perlustrazione dei luoghi circostanti, gli operatori hanno notato che l'accesso principale dell'edificio era aperto, ma il passaggio parzialmente ostruito con della legna da cantiere. Dall'interno provenivano rumori, che facevano intendere che il fabbricato non fosse disabitato.
Gli agenti, unitamente a personale della Polizia Municipale, una volta entrati nel locale al piano terra, hanno sorpreso i tre uomini, che senza ombra di dubbio avevano appena consumato della sostanza stupefacente in quanto erano ancora visibili pezzi di stagnola affumicata e altri oggetti utilizzati solitamente dai tossicodipendenti. Nello stabile in rovina, privo di corrente elettrica e fornitura d'acqua, vi erano sparsi per terra indumenti, che facevano dedurre che lo stesso fosse abitualmente abitato dai tre soggetti.
Accompagnati in Questura per accertamenti più approfonditi, è emerso che il ghanese, di anni 46, gravato da numerosi precedenti di Polizia per reati contro la persona, il patrimonio ed in materia di stupefacenti, è irregolare sul territorio nazionale, motivo per il quale è stato deferito all'A.G. anche per il reato di immigrazione clandestina; l'italiano, di anni 33, risulta avere a proprio carico precedenti di Polizia per guida sotto l'influenza di sostanze stupefacenti, mentre il pakistano, regolare in Italia, è stato denunciato in stato di libertà anche inosservanza delle norme sugli stranieri, in quanto al momento del controllo, senza giustificato motivo, non ha esibito il permesso di soggiorno.