Si tratta di Enrico Manfredini, 61 anni, di Nonantola, appassionato di viaggi e membro di un'associazione che organizza traversate nel Sahara. I dodici turisti, 7 svizzeri e 5 italiani, sono stati liberati dai militari lunedì con un blitz.
MODENA – C'è anche un modenese tra i dodici turisti, sette svizzeri e cinque italiani, presi in ostaggio da una banda di separatisti in Camerun. Si tratta di Enrico Manfredini, 61 anni, di Nonantola, ex insegnante, grande appassionato di viaggi ed esperto viaggiatore. Manfredini, infatti, fa parte di un'associazione che organizza traversate del Sahara ed è stato in Africa un centinaio di volte.
I turisti europei facevano parte di un gruppo che era partito alla volta del Camerun con l'organizzazione African Adventure Group e stava effettuando un'escursione ai Twin Lakes quando è stato fermato e preso in ostaggio nei pressi di Moungo-Ndor da un gruppo di separatisti armati.
Una nota arrivata dal Ministero della Comunicazione del Camerun ha fatto definito i sequestratori "una banda di terroristi armati", da tempo attiva nella zona di Nguti, nel sud ovest del paese. I turisti sarebbero stati liberati lunedì, insieme a sei consiglieri municipali, grazie a un'operazione militare, durante la quale, continua la nota governativa, "decine di miliziani sono stati neutralizzati e sono state sequestrate grandi quantità di armi, munizioni e droga". I dodici turisti stanno bene e, a parte la grande paura, nessuno ha riportato danni fisici.
La zona occidentale del Camerun è anglofona, a differenza del resto del paese, ed è attualmente area di scontri tra i separatisti, che vogliono l'indipendenza, e il governo centrale. La situazione è peggiorata ulteriormente dopo che, lo scorso 1° ottobre, con atto di sfida, i ribelli hanno proclamato la nascita dello "Stato di Ambazonia", che ha fatto aumentare il numero di sequestri, di attacchi e di interventi militari, che oltre a raid e restrizioni sugli spostamenti, hanno imposto anche il coprifuoco.