Il bambino di tre anni girava per strada spaesato rischiando di farsi male. Un residente ha chiamato il 113. Gli agenti della Polizia che lo hanno portato al sicuro. Il genitore è arrivato in caserma qualche ora dopo, ma per lui è scattata la denuncia per abbandono di minore
MODENA – Troppo piccolo per camminare da solo, di sera, per strada e, soprattutto, visibilmente spaesato e impaurito. C'è voluto poco per capire che il bambino, di circa tre anni e dai tratti somatici e dall'abbigliamento tipico dei rom, non era residente nel quartiere e, soprattutto, con lui non c'era nessun adulto. È così partita la telefonata di aiuto al 113. Gli agenti della Polizia di Stato sono quindi giunti sul posto e hanno portato il piccolo in Questura per tenerlo al caldo e, soprattutto, al sicuro.
Nel frattempo, partivano le ricerche dei genitori, che hanno portato a una famiglia che da tempo staziona sotto il ponte della TAV a San Matteo, un campo abusivo da tempo noto alle cronache e dove appena qualche settimana fa si è verificato il decesso di un bambino di quattro anni, presumibilmente per complicazioni legate all'influenza.
Alla notizia del ritrovamento del piccolo, tuttavia, nessuno si è fatto avanti per riconoscerlo o andarlo a prendere. Gli agenti hanno comunque lasciato detto che il bimbo si trovava presso i loro uffici e lì avrebbe dovuto essere "ritirato".
Molte ore dopo il ritrovamento, quando ormai era notte fonda, un uomo, che si è dichiarato il padre del bambino, si è presentato in Questura raccontando di essersi "perso" il figlio mentre era a Cognento, che dista da San Matteo parecchi chilometri. Dopo aver ascoltato la sua versione dei fatti, anche alla luce delle circostanze in cui il bambino era stato soccorso e del fatto che la famiglia non aveva fatto scattare immediatamente le ricerche, presentando denuncia o chiedendo aiuto, per l'uomo è scattata la denuncia per abbandono di minore. Il bimbo è stato invece affidato ai Servizi Sociali in attesa di ulteriori disposizioni.