Due ragazzi e una ragazza filmarono nel settembre scorso uno scherzo di cattivo gusto fatto a una loro amica e lo fecero girare su WhatsApp e su Facebook. La vittima è stata costretta a cambiare il proprio stile di vita e il proprio aspetto per non essere riconosciuta.
CARPI (MO) – Uno scherzo di cattivo gusto che, all'epoca in qui internet non esisteva, poteva iniziare e finire lì. Invece, all'epoca dei social network, delle chat e dei gruppi WhatsApp ha avuto conseguenze ben più gravi, con una ragazzina costretta a cambiare stile di vita e persino aspetto per non essere riconosciuta nel video che, inesorabilmente, per mesi ha continuato a circolare in rete, e altri tre minorenni denunciati dai Carabinieri alla Procura dei Minori di Bologna. Per loro le accuse sono di diffamazione aggravata da mezzo telematico, trattamento illecito di dati personali e violenza privata.
I protagonisti dell'ennesimo caso di cyberbullismo sono tutti di Carpi e hanno un'età compresa tra i 16 e i 17 anni. I fatti risalgono allo scorso mese di settembre, quando quella che diventerà suo malgrado la vittima, in occasione di una cena per il suo compleanno esagera con l'alcool. Poi, insieme a due amiche, esce dal locale e si congiunge al resto della comitiva. È a questo punto che una delle "amiche", probabilmente per scatenare l'ilarità nel gruppo e approfittando dello stato alterato della ragazzina, le apre la cerniera della gonna, che cade a terra lasciando la malcapitata in déshabillé.
La ragazza tenta di rivestirsi, ma, a causa dell'alcool, i suoi movimenti sono goffi. Inciampa, barcolla, si appoggia a un pluviale. Poi, finalmente, con l'aiuto di un'amica, riesci a ricomporsi. Quello che non sa è che uno dei ragazzi del gruppo ha ripreso tutta la scena con il suo telefonino. È allora che quello che poteva essere "solo" uno scherzo si trasforma in un incubo per la minorenne.
Già dal giorno successivo, infatti, la ragazza si rende conto che gli amici la deridono e la prendono in giro, parlano alle sue spalle. Viene allora a sapere dell'esistenza del video, che l'autore ha pubblicato sul gruppo WhatsApp della comitiva. Come se non bastasse, un terzo ragazzo ha lanciato il video su Facebook, consegnandolo al mare magnum della rete e facendolo diventare virale a suon di commenti e condivisioni.
L'umiliazione e la vergogna diventano tale che la vittima cambia completamente il suo stile di vita. Non solo smette di frequentare coloro che credeva amici, ma evita anche i luoghi dove andava di solito per non incontrarli. Per non essere riconosciuta, cambia anche pettinatura e colore dei capelli. A questo punto, scattano anche le denunce per i tre minorenni. Alla ragazza che, sfilando la gonna all'amica ha dato il via al tutto viene contestato il reato di violenza privata, all'autore del video che poi ha pure condiviso in rete, quello di diffamazione aggravata dal mezzo telematico e trattamento illecito di dati personali, al terzo ragazzo che lo ha "dato in pasto alla rete", quello di diffamazione aggravata da mezzo telematico.