Rapina alla stazione di Parma: dopo i primi due arresti preso anche il terzo rapinatore che si era reso irreperibile.
Parma, 10 ottobre 2017
La rapina si è consumata la sera del 1 aprile nei pressi della Stazione ferroviaria, verso le 2,00 di notte. La vittima stava accedendo al vano scala del parcheggio sotterraneo, quando è stato avvicinato da tre giovani, due dei quali a lui noti. Dopo alcuni minuti di chiacchere, uno di loro ha estratto un coltello a serramanico, puntandoglielo alla gola.
Sempre sotto la minaccia del coltello i malviventi gli hanno sfilato la giacca e preso il denaro nelle tasche di circa 80,00 euro. La vittima è stata poi costretta a rimanere sul posto mentre un componente del terzetto si allontanava per andare ad acquistare dello stupefacente coi soldi rapinati e a rimanere per circa un'ora mentre i tre assumevano la droga, fino a che non è riuscito a fuggire.
Dalla descrizione i tre individui erano due soggetti africani con la carnagione nera di anni 25/30 circa e un soggetto marocchino di circa 33 anni; tutti e tre vestiti di scuro e si esprimevano bene nella lingua italiana.
Gli investigatori della Sezione Antirapine, grazie alla notevole conoscenza dei "frequentatori" della stazione ferroviaria, sono riusciti subito a dare un nome a due dei tre rapinatori poiché più volte indagati. Tramite le registrazioni fornite dalla Polizia Ferroviaria, gli agenti hanno inoltre accertato la dinamica dei fatti esposti dalla vittima scoprendo le generalità di tutti e tre malviventi: C.M.C di 20 anni, K.H. di 33 anni e K.R.T.H di 17 anni.
Stante la molteplicità dei gravi indizi raccolti veniva trasmessa una informativa sia alla Procura della Repubblica di Parma che al Tribunale per i Minorenni di Bologna con la quale venivano indagati per i reati di Rapina aggravata in concorso, porto abusivo di oggetto atto ad offendere e sequestro di persona.
In considerazione della gravità dei reati commessi, tenuto conto del fatto che tutti e tre gli indagati erano pluripregiudicati, nullafacenti e senza fissa dimora, le A.G. interessate hanno emesso nei confronti degli indagati una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Alla fine del mese di maggio scorso, gli investigatori della Sezione Antirapine sono riusciti a rintracciare e arrestate prima K.H. e dopo qualche giorno K.R.T.H. C.M.C., invece si era reso irreperibile rientrando nel suo paese d'origine ossia la Costa d'avorio. A quel punto, negli archivi delle Forze di Polizia, è stata inserita una nota di ricerca finalizzata al suo arresto, qualora fosse incappato in un qualsiasi posto di controllo.
Mercoledì scorso, durante il controllo dei passeggeri atterrati all'aeroporto di Milano Malpensa proveniente da Tunisi, i poliziotti si sono trovati in mano il passaporto di C.M.C., ricercato per la rapina commessa a Parma.
Gli investigatori della Sezione Antirapine di Parma avvertiti dai colleghi di Milano, hanno subito trasmesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a suo carico ed è stato arrestato ed associato al carcere di Busto Arsizio dove si ritrova tuttora ristretto.