Il percorso di prima accoglienza per chi denuncia maltrattamenti in famiglia è stato messo a punto grazie alla collaborazione tra Assessorato al Welfare del Comune di Modena e Associazione Casa delle Donne.
MODENA – Non più la solitudine di una camera d'albergo e il dubbio di avere preso o meno la decisione giusta, ma un percorso che include l'accompagnamento in una struttura di emergenza, dove le donne che hanno il coraggio di denunciare abusi e maltrattamenti in famiglia potranno avere assistenza psicologica e giuridica. Le ospiti, che potranno risiedere nel "rifugio" insieme ai loro bambini, riceveranno anche un kit di emergenza con generi di prima necessità, tra cui generi alimentari, prodotti per l'igiene personale, pannolini per bambini, ricariche telefoniche e sostegno per eventuali spese mediche.
È il progetto di sostegno alle donne maltrattate messo a punto dall'Assessorato al Welfare del Comune di Modena e dall'Associazione Casa delle Donne per dare un aiuto concreto e un supporto psicologico alle donne che trovano il coraggio di denunciare le violenze in famiglia. La casa -rifugio di prima accoglienza si trova in un luogo segreto di Modena, per tutelare la privacy e la sicurezza delle ospiti e servirà per gestire le prime fasi, quelle dell'emergenza e dell'allontanamento dall'ambiente violento, in attesa di una prima valutazione da parte dei Servizi Sociali e l'eventuale inserimento in una Casa Protetta. La permanenza prevista per ogni ospite è di poche settimane, nel corso delle quali verranno valutate le condizioni della donna e la sua motivazione all'allontanamento.
La nuova sperimentazione della gestione dell'emergenza in caso di abusi attua un ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre.