Giovedì, 13 Ottobre 2016 10:51

Parma, legionella: nessun nuovo caso. Sabato tavolo interistituzionale convocato dal Sindaco. In evidenza

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Legionella: sabato in Municipio tavolo interistituzionale convocato dal Sindaco. Scende a 40 il numero complessivo delle persone risultate positive al batterio.

Parma, 13 ottobre 2016

Legionella: nessun nuovo caso, in deciso miglioramento i ricoverati 

L'Ausl e l'Azienda Ospedaliero-Universitaria informano che è prossima alle dimissioni quasi la metà dei pazienti all'ospedale Maggiore. Nessun nuovo caso oggi è positivo alla legionella, e un paziente, già ricoverato nei giorni scorsi, è risultato negativo all'antigene per legionella martedì nel tardo pomeriggio: scende così a 40 il numero complessivo delle persone risultate positive al batterio.
Scendono anche a 11 le persone ricoverate all'ospedale Maggiore di Parma per polmonite da legionella, con tre pazienti dimessi nella giornata di oggi. Tutti i pazienti in cura all'Azienda Ospedaliero-Universitaria risultano in miglioramento: cinque sono prossimi alle dimissioni mentre per gli altri sei le condizioni sono date dai sanitari in lieve miglioramento. E' in deciso miglioramento, e verrà dimessa a breve, anche la persona ricoverata all'ospedale Santa Maria di Borgotaro.

Tavolo interistituzionale convocato dal Sindaco

Il sindaco Federico Pizzarotti ha convocato per sabato mattina alle 9,30 in Municipio il tavolo interistituzionale per fare il punto sulla situazione relativa alla diffusione della legionella e sulle azioni in corso per ridurre il rischio del contagio.
La situazione è in continua evoluzione, in quanto proprio in questi giorni è stata riscontrata la presenza del batterio su diverse torri evaporazione, fra le quali quelle del centro contabile di Intesa Sanpaolo in via Langhirano e della sede delle Poste in via Pastrengo.
I laboratori sono al lavoro a tutto campo per individuare possibile luoghi da dove potrebbe essere partito il contagio. L'attenzione è ovviamente concentrata su questo tipo di impianti, oggetto di apposita ordinanza del sindaco, che ne ha imposto il censimento e la sanificazione su tutto il territorio comunale.
Ora è importante conoscere la concentrazione della presenza di legionella sui prelievi effettuati per determinare se, e in quali casi, sia tale da poter produrre il contagio: per saperlo è necessario attendere l'esito definitivo, al termine dell'incubazione di dieci giorni dalla data del prelievo. Il primo risultato ufficiale delle campionature ad arrivare dovrebbe essere quello relativo alla sede di Poste Italiane.
Nel frattempo l'Azienda Ospedaliera e l'Azienda AUSL, nelle rispettive competenze, seguono la situazione epidemiologica e aggiornano quotidianamente su eventuali nuovi casi ed evoluzione clinica dei ricoverati.

L'ordinanza del Sindaco di Parma

Il 7 ottobre, il Sindaco di Parma ha emesso ordinanza con la quale impone "ai proprietari e gestori delle attività presso le quali sono installate apparecchiature per il raffreddamento dell'acqua riconducibili alla tipologia "Torri di raffreddamento ad umido e condensatori evaporativi" installate nel territorio comunale, di comunicare immediatamente al Comune di Parma e all'AUSL la presenza di tali apparecchiature, accompagnata dalla relazione tecnica descrittiva del funzionamento, planimetria e prospetti dell'insediamento, in cui sia messa in evidenza la collocazione delle suddette apparecchiature". Inoltre, ordina di "provvedere ad immediati interventi di pulizia, disinfezione e trattamento finalizzato al controllo del rischio di diffusione del batterio legionella, avvalendosi di tecnici specializzati e nel rispetto della normativa di tutela dei lavoratori." Entro 15 giorni a partire dal 7 ottobre i gestori degli impianti dovranno documentare la tipologia degli interventi effettuati, mettendo la suddetta documentazione a disposizione degli organi di controllo (AUSL e Polizia Municipale), che verificheranno il rispetto dell'ordinanza, relazionando al Sindaco e comunicando eventuali inottemperanze all'autorità giudiziaria. Il provvedimento vale per gli impianti ubicati sull'intero territorio comunale.

Le raccomandazioni dell'Azienda AUSL

A chi rivolgersi se compaiono i sintomi

I sintomi più frequenti della legionellosi o Malattia dei Legionari sono: polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, dolori muscolari, astenia (stanchezza), perdita d'appetito, occasionalmente diarrea e disturbi renali. In questi casi è bene rivolgersi con fiducia al medico di famiglia.

Numero verde ed e-mail dedicata

Per chiedere informazioni sulle precauzioni da tenere contro la diffusione della malattia e per avere informazioni sull'accesso ai servizi sanitari, i cittadini possono chiamare il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800.033.033 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30 oppure scrivere all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..  Non verranno fornite indicazioni terapeutiche o di cura, per queste, il riferimento rimane il medico di famiglia. Per aggiornamenti è possibile consultare il sito www.ausl.pr.it  e la pagina Facebook @auslparma.

La legionellosi: cos'è e come si contrae l'infezione

E' un'infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l'apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può "colonizzare" gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell'acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Il batterio della legionella si trasmette solo per inalazione (aerosol) di acqua contaminata, non si trasmette
bevendo acqua infetta, non si trasmette da persona a persona.
La legionella si moltiplica in ambienti acquatici tra i 25 e i 42 gradi. Al di sotto dei 20 gradi la legionella non cresce e pertanto non è pericolosa. Di norma, l'acqua fredda dei rubinetti di abitazioni, scuole, ospedali, alberghi, ecc. esce ad una temperatura inferiore ai 20 gradi.

Come si previene la diffusione

E' necessario: far scorrere l'acqua (sia calda che fredda) per qualche minuto prima dell'uso, mantenendosi distanti; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi–getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce. In caso di doccia "a telefono", non riporla, ma lasciarla pendente, in modo da evitare ristagni d'acqua; non utilizzare le vasche idromassaggio se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione. L'acqua del rubinetto può essere utilizzata per lavarsi, per preparare e lavare i cibi, per lavare gli indumenti, le stoviglie e le superfici della casa, purchè si seguano le indicazioni sopraindicate. Non ci sono pericoli nell'utilizzo di elettrodomestici che scaldano l'acqua come ad es. lavastoviglie, lavatrice, ferro a vapore, macchina del caffè, caffettiera, ecc. Per gli apparecchi di aerosolterapia, umidificatori e nebulizzatori si devono utilizzare esclusivamente soluzioni fisiologiche sterili.
Si ribadisce che l'acqua del rubinetto può essere bevuta tranquillamente.

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