Giovedì, 03 Marzo 2016 11:57

Litiga con il padre e gli dà una spinta. L’anziano batte la testa e muore In evidenza

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La vittima è Alberto Savigni, 83 anni, di San Cesario (MO). La tragedia al culmine di un diverbio con il figlio 47 enne Alberto per questioni legate alla gestione del podere. Disposta l'autopsia.

Di Manuela Fiorini

Modena, 3 marzo 2016

Stava discutendo con il padre per una questione legata alla gestione del podere, quando, all'improvviso, la lite è degenerata. Davide Savigni, 47 anni, ha dato una spinta al padre Alberto, 83, che ha perso l'equilibrio. L'anziano ha battuto la testa contro il muro ed è morto sul colpo. La tragedia è avvenuta a San Cesario, in località San Bernardino. E' stato proprio il figlio a chiamare i soccorsi, ieri mattina verso le 9.30. Quando il personale del 118 è giunto sul posto, tuttavia, non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell'83 enne.
I soccorritori, tuttavia, si sono resi subito conto che Savigni non poteva essere morto per cause naturali ed hanno allertato i Carabinieri. Portato prima in caserma a Castelfranco, il figlio Alberto, sotto choc, continuava a ripetere che si era trattato di un incidente e che non aveva intenzione di fare del male a suo padre. L'uomo è poi stato trasferito nel carcere di Sant'Anna in stato di fermo con l'accusa di omicidio.
Sul corpo della vittima è stata disposta l'autopsia, per capire se il decesso è dovuto al colpo in testa causato dalla caduta, oppure se ci sono altri segni o ferite non riconducibili alla dinamica dichiarata dal figlio. Gli uomini del Ris già dai primi momenti hanno effettuato rilievi nel cortile e nella casa a due piani dove Alberto e il padre vivevano soli. E' stata sentita anche la sorella di Davide, che vive poco distante, per capire quali fossero i rapporti tra padre e figlio e se c'erano state tensioni tra di loro anche in precedenza.
Davide Savigni rimarrà in carcere fino all'interrogatorio di garanzia. Dopodiché il giudice deciderà quali misure cautelari adottare. Con ogni probabilità, date le circostanze, la difesa chiederà per Davide Savigni gli arresti domiciliari. L'indagine è coordinata dal procuratore Luca Guerzoni.

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