"Le madri lontane" racconta le devastanti conseguenze del caporalato e dello sfruttamento delle donne migranti nei campi italiani ed europei. Stefania Prandi, giornalista e fotografa, ha condotto un'inchiesta approfondita, realizzando un reportage basato su oltre settanta interviste. Le voci delle braccianti, insieme a quelle di psicologhe, storici, sindacalisti e insegnanti, offrono un quadro drammatico di un sistema di sfruttamento che si estende tra Romania, Bulgaria, Calabria, Basilicata e Puglia.
Le donne protagoniste di questa indagine sono spesso madri costrette a lasciare i loro figli nei paesi d'origine per lavorare in condizioni di estrema precarietà. Nei campi, affrontano turni massacranti, abusi fisici e psicologici, e salari indegni, senza alcuna tutela. Questo libro denuncia non solo le difficoltà materiali, ma anche l'isolamento e la sofferenza emotiva di chi, lontana dalla famiglia, si ritrova a vivere in un contesto di invisibilità e sfruttamento.
L'evento si terrà il 1 dicembre e vedrà la partecipazione di Marion Gajda, responsabile del dipartimento politiche migratorie e inclusione della CGIL Parma, che offrirà il suo contributo con interventi sul tema.
A seguire, alle ore 13, ci sarà il pranzo comunista presso la sede del PCI di Parma in Piazzale Charlie Chaplin 33.