Diversi gli interventi operati dall'Arma con arresti e denunce, sono ancora tanti i casi di vittime di truffe da parte di persone con false identità. Per arginare il crescente fenomeno delle truffe dei falsi avvocati e carabinieri ai danni di anziani i carabinieri spiegano come fare.
Di A.K.
Parma, 28 gennaio 2016
L'informazione anti-raggiro dei carabinieri sta funzionando. Eppure, sono ancora tanti i casi di vittime di truffe da parte di persone con false identità. I più colpiti sono persone indifese e spesso ingenue, come gli anziani.
Nonostante la capillare azione divulgativa da tempo avviata dai Carabinieri in Emilia Romagna - e in parte del Triveneto - ed il coinvolgimento in tale attività delle parrocchie e dei Comuni, continuano a registrarsi casi in cui falsi appartenenti all'Arma e sedicenti avvocati avvicinano persone anziane, dicendo di avere familiari coinvolti in incidenti stradali o altri eventi particolari, per poi chiedere soldi o anche oggetti in oro in cambio di asseriti provvedimenti da assumere per soccorrere i congiunti in difficoltà.
L'operato concretizzato dai carabinieri per informare i cittadini sull'odioso fenomeno ha già portato a risultati concreti, in quanto in molti episodi gli anziani, posti a conoscenza del comportamento truffaldino dei citati malviventi, hanno reagito chiamando subito il 112, non accettando di consegnare denaro. Diversi sono stati anche gli interventi operati dall'Arma con arresti e denunce. Ma per evitare che altri episodi possano ripetersi, si rende necessario che l'informazione arrivi in ogni abitazione, al fine di sensibilizzare adeguatamente tutti gli anziani ed i loro familiari, invitandoli a telefonare subito al 112, senza mai consegnare valori ai soggetti che si presentano con la falsa identità di "Maresciallo dei Carabinieri", "Avvocato" o anche appartenente ad altro Ente Pubblico (ENEL, POSTE, AZIENDA DEL GAS, sedicente Medici, Poliziotti, Finanzieri ed altri ancora). In presenza delle singolari richieste, chiamare tempestivamente il "112".