Piazza Prampolini davvero gremita per la manifestazione di solidarietà al popolo francese e contro il terrorismo. Anche la comunità islamica alla manifestazione di Reggio Emilia. Manghi: "Rimanere comunità unita e vera e tenere al centro del nostro agire i valori di libertà, uguaglianza e fraternità. Importante la presenza della comunità islamica: una disgiunzione inequivocabile nei comportamenti è fondamentale, l'integrazione la dobbiamo fare insieme. -
Parma, 16 novembre 2015 -
Mentra la polizia francese sta dando la caccia all'ottavo terroriosta della strage di Parigi e la Francia risponde al terrorismo con i bombardamenti su Raqqa, considerata la "base" dell'Isis in Siria, la gente prega per le vittime.
A Reggio Emlia, una piazza "Piazza Prampolini davvero gremita, ieri pomeriggio, per la manifestazione di solidarietà al popolo francese e contro il terrorismo promossa da Provincia e Comune di Reggio Emilia. E proprio a "questa piazza che emoziona e che conferma ancora una volta l'impegno e la militanza civile dei reggiani e che dunque merita un caloroso applauso" è andato il primo pensiero del presidente della Provincia Giammaria Manghi, intervenuto insieme al sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
"Ho appreso delle stragi uscendo da teatro e come voi sto vivendo questo ore con grande inquietudine e angoscia per qualcosa che, come ha magistralmente sintetizzato ancora una volta Papa Francesco, non è umano – ha aggiunto ieri, il presidente Manghi – Siamo di fronte a una nuova guerra forse, certo a un conflitto diverso, combattuto con altri stili e altri modi rispetto al passato, e il tema è come reagire: innanzitutto rimanendo uniti, come comunità provinciale, nazionale e internazionale; tenendo alto il livello di guardia e prestando grande attenzione alla sicurezza, come anche in questa provincia si sta facendo; soprattutto non chiudendoci, ma essendo comunità vera e facendo sì che i principi di libertà, uguaglianza e fraternità restino al centro del nostro agire".
Infine, riferendosi alla partecipazione della comunità islamica alla manifestazione di Reggio Emilia – "a quel bambino che ha sfilato insieme a noi con un cartello molto esplicito che diceva "Siamo mussulmani, non siamo né terroristi né bastardi" – il presidente Manghi ha parlato di "una testimonianza civile di vera condivisione importante: una disgiunzione inequivocabile nei comportamenti è fondamentale da parte di un popolo che deve camminare con noi perché l'integrazione si fa insieme".
La manifestazione si è chiusa con un minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Parigi.