Insegnare ai ragazzi a riqualificare abbinando logica e creatività: "Recuperiamo la fornace" pone l'accento sui temi della coerenza estetica ed architettonica. Fulvi: "A Settembre aspettiamo gli studenti ai Boschi di Carrega per una nuova offerta formativa". Anche l'assessore regionale alla cultura Massimo Mezzetti tra le istituzioni in visita. -
Parma, 10 agosto 2015 – tutte le foto in fondo alla pagina -
Circa 180 metri quadri di superficie calpestabile al piano terra resi in sicurezza, 16 voltine a rischio crollo smontate per un totale di circa 80 metri quadri ed una serie di lavori dalla natura artigiana realizzati con perizia utilizzando esclusivamente il materiale di recupero disponibile all'interno dell'edificio stesso: sono gli importanti numeri con cui chiude "Recuperiamo la fornace", workshop-cantiere che si è svolto nei locali dell'ex-cementificio Marchino a Ghiare di Berceto (Parma).
A questa seconda edizione, organizzata dall'associazione culturale Manifattura Urbana e dal Comune di Berceto con il patrocinio di Provincia di Parma e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Parma e Piacenza, hanno partecipato circa 100 studenti provenienti dalle facoltà universitarie di Architettura ed Ingegneria di tutta Italia (oltre a 5 studenti della University of Technology di Lodz, Polonia) suddivisi in due turni, dal 27 al 31 Luglio e dal 3 al 7 Agosto.
Ogni turno è stato articolato in cinque differenti moduli (uno per ogni singolo giorno) suddivisi a loro volta in due distinti momenti: al mattino la parte didattica, con lezioni teoriche sulle tematiche dei leganti, la composizione delle malte, l'importanza degli elementi strutturali come le volterrane, la lavorazione delle opere in ferro, l'archeologia ed il restauro; al pomeriggio invece la parte pratica, dove gli studenti – dopo un'ulteriore lezione sull'imprescindibile tema della sicurezza nei cantieri – hanno potuto applicare "sul campo" gli insegnamenti acquisiti, attentamente seguiti dall'Ing. Francesco Fulvi, presidente di Manifattura Urbana ed ideatore del workshop, di concetto con il suo staff e sotto l'attenta supervisione dell'Arch. Roberto Bruni, coordinatore scientifico dell'evento.
L'opera di recupero ha permesso quest'anno la messa in sicurezza di ulteriori 180 metri quadri di superficie al piano terra, adesso resa fruibile. Sono state inoltre realizzate due pareti divisorie (che vanno a delimitare il confine con la parte della struttura appartenente ad un'altra proprietà) costruite interamente con materiale di recupero proveniente dalla stessa fornace: nello specifico si tratta in prevalenza di legno, travi di metallo e mattoni; ciò per consentire un'operazione di riqualificazione che trasmetta ai ragazzi partecipanti anche i temi del riuso, della memoria e della creatività, per giungere ad un risultato finale di coerenza estetica ed architettonica che faccia da giunto tra il passato ed il presente. Tale risultato è ben visibile anche su due vecchie scale in legno che, sapientemente recuperate e restaurate, permetteranno da oggi l'accesso del pubblico al primo livello della fornace in completa sicurezza.
Legno di recupero grande protagonista anche per quanto riguarda lo smontaggio e la ricostruzione di una passerella che collegava due ballatoi al primo livello.
Non solo operazioni con materiale di recupero, ma anche importanti interventi strutturali, come l'intonacatura di un piccolo spazio ripulito effettuata interamente con la terra cruda; e lo smontaggio di ben 16 voltine in pericolo di crollo per un'area di ben 80 metri quadri. Tutto seguendo i principi dell'ecosostenibilità, con la creazione di una lombricompostiera per il contenimento di tutti i resti vegetali; e la forte riduzione del materiale di scarto grazie al fatto che ciascuno dei partecipanti (organizzatori compresi) ha provveduto personalmente a portare con sé una tazza, un bicchiere ed una borraccia che potevano essere riempiti al bisogno utilizzando l'acqua del rubinetto presente nella struttura, proveniente dalle montagne circostanti.
Grande soddisfazione espressa dal sindaco di Berceto Luigi Lucchi che ha ricevuto in Municipio gli studenti di entrambi i turni di formazione, porgendo loro i saluti del paese e consegnando gli attestati di partecipazione al workshop, non mancando di ringraziare il team di Manifattura Urbana per l'attività didattica e formativa svolta e offrendo la piena disponibilità per una eventuale terza edizione dell'evento.
Ulteriore conferma di gradimento è giunta dalle visite dell'Assessore alla Cultura e alla Legalità della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti e del Funzionario del Servizio Politiche per la Sicurezza della Regione Emilia-Romagna Gian Guido Nobili, che si sono vivamente complimentati per la grandiosità di un evento che ha certamente ben pochi eguali in tutta Italia, nonché per l'impegno profuso da partecipanti ed organizzatori, tutte persone dallo «spirito di comunità straordinario – ha sottolineato Mezzetti – operanti in un sito di archeologia industriale di elevatissimo valore per la storia di queste terre».
«In questi giorni Manifattura Urbana è già a lavoro per preparare il prossimo workshop – svela in conclusione Fulvi – . Insieme al presidente dell'Ente Parchi del Ducato Agostino Maggiali e d'intesa con il Comune di Sala Baganza stiamo organizzando per Settembre un evento formativo nel Parco naturale regionale dei Boschi di Carrega: 2000 ettari, all'interno dei quali oltre 1200 classificati come sito di interesse e dove contiamo di recuperare una importante porzione di costruito al Casino dei Boschi. Invitiamo dunque studenti e neolaureati interessati a tenere d'occhio la pagina Facebook della nostra associazione, dove forniremo a breve i dettagli e le modalità di partecipazione».
(Fonte: ufficio stampa Media Relations Manifattura Urbana)