Il laboratorio si trovava all'interno di una palazzina in fase di costruzione, nel cantiere in stato di abbandono in via Udine. Lo spacciatore pluripregiudicato è stato colto in flagrante dalla Municipale mentre preparava le dosi, dopo una settimana di appostamenti. -
Modena, 17 luglio 2015 -
Un vero e proprio laboratorio per il confezionamento di stupefacenti, con tanto di ripiano di lavoro, anfratti in cui stoccare il materiale, sacchetti di cellophane, forbici e bilancino di precisione. Una volta preparate le dosi prendeva via telefono gli ordini dai suoi clienti, ormai fidelizzati, e ne attendeva l'arrivo per la consegna. La Polizia municipale di Modena è riuscita a porvi fine dopo una settima di appostamenti. In manette è finito A.R. uno spacciatore di 41 anni originario della Libia ma in Italia da diversi anni e attualmente clandestino.
Gli agenti in borghese, intorno alle 16 di martedì, hanno fatto irruzione nel cantiere in stato di abbandono in via Udine, a fianco del centro commerciale e hanno colto in flagrante lo spacciatore proprio mentre stava preparando delle dosi di stupefacenti. L'uomo è stato processato per direttissima nella mattinata di mercoledì ed è stato condannato a un anno e sei mesi, e al divieto di dimora in città.
Numerosi i precedenti per spaccio e furto e con alias di nazionalità diversa da quella dichiarata. Addosso, aveva circa una trentina di grammi di eroina, alcuni di cocaina e di hashish, parte dei quali ancora da confezionare. Durante il blitz, gli agenti del Nucleo Problematiche del Territorio hanno anche fermato alcune persone giunte nel parcheggio del centro commerciale in attesa di acquistare droga dallo spacciatore.
Anche grazie a informazioni fornite dai residenti della zona, gli agenti hanno ricostruito i movimenti dello spacciatore pluripregiudicato: l'uomo si era insediato da un paio di mesi all'interno della palazzina in fase di costruzione, dove al primo piano aveva allestito il laboratorio e nell'area cortiliva, all'interno di un box in lamiera, passava la notte e teneva i suoi effetti personali. Lo spacciatore aveva creato una fenditura nella recinzione del cantiere e, all'arrivo dei clienti raggiungeva il parcheggio del centro commerciale, che fungeva da piazza per lo scambio della droga, procedendo a una rapida consegna.
Portato al comando di via Galilei per accertamenti, sono emersi i precedenti e lo stato di clandestinità. L'Amministrazione sta inoltre provvedendo a rintracciare la proprietà dell'area di cantiere, dove sono state rinvenute anche numerose siringhe.