La convivenza in condominio con altre unità abitative non è mai stata cosa facile, spesso sfociata in litigi fra vicini di casa pronti ad avviare a vere e proprie cause civili per i motivi più banali. E quando non si arrivava a tanto il problema di non avere una legge a cui appigliarsi durante le assemblee condominiali provocava sempre il solito clima di malumore e l'incertezza su cosa si potesse o non si potesse fare sulla base, spesso, di regolamenti condominiali obsoleti. Incredibile ma vero molti di quest' ultimi con le regole più improbabili; una fra tutte il divieto della presenza di animali domestici nella propria abitazione.
Finalmente da ieri è entrata in vigore la Legge 220 del 2012 sulla "Modifica alla disciplina del condominio negli edifici. Riforma del condominio", una normativa che prevede la modifica della disciplina degli immobili così come disciplinata dal Codice civile del 1942.
Al via la revisione delle norme, che interessa circa 30 milioni di italiani e alcune migliaia di amministratori condominiali, non lascia più spazio a dubbi di sorta su cosa si può o non si può fare in un condominio.
Sì, agli animali da compagnia e sì, ad una gestione amministrativa finanziaria trasparente ma anche attenzione al risparmio energetico con il diritto della singola unità abitativa di dissociarsi dal riscaldamento condominiale adempiendo alle spese di manutenzione straordinaria. No, purtroppo, alla comodità di lasciare la delega per l' assemblea all'amministratore condominiale, protagonista indiscusso della riforma. Infine, multe salate per chi viola il regolamento condominiale, da 200 euro sino a 800 in caso di recidiva.
D'ora in avanti niente più litigi, basta rispettare la legge.