La magica tavolozza luccicava ai raggi di un timido sole e la bimba si sentiva parte di quella splendida natura, dimenticando di essere malata ormai da mesi.
L’ ospedale in cui si trovava diventava un regno dove gli oggetti prendevano vita e le fiabe si avveravano.
Aspettava con ansia l’arrivo dei ragazzi dal buffo naso rosso che tanto la facevano ridere e allora i tubicini che spesso aveva attaccati diventavano bacchette magiche con le quali sconfiggere la malattia.
Una sera Perla si addormentò al calar del sole e dolcemente, si incamminò sulla magica tavolozza di foglie colorate, diventate un tappeto volante.
Volò in alto, nel cielo. Le nuvole le sorridevano e il sole l’accarezzava con i raggi splendenti.
Si posò su di un prato nel mezzo del quale la luna faceva da altalena mentre intorno, tanti bimbi giocavano felici.
Perla non ricordava più da quanto tempo non saliva su un’altalena e da quanto non giocava più con altri bimbi.
Da quando si era ammalata, le erano state proibite tante cose.
D’improvviso, le vennero incontro i buffi ometti dal naso rosso che in ospedale la facevano divertire e la portarono su quella bellissima altalena che cominciò a cullarla dolcemente fino a portarla in alto, fin quasi alle stelle.
Si guardò intorno: i bimbi correvano felici, c’erano tanti libri da leggere e colori per dipingere. Si accorse di essere felice! Ma l’alba stava per arrivare e Perla doveva tornare sul tappeto. Prima di scendere dall’altalena, prese con sé una manciata di stelle e le portò via.
Il giorno arrivò e trovò Perla ancora nel suo lettino. Quei fastidiosi tubicini erano ancora lì, attaccati a quel suo corpicino che non vedeva l’ora di crescere e scacciare la malattia.
Ma la piccola Perla era pronta a lottare sempre più ora che il suo piccolo portafortuna segreto le dava la forza necessaria.
Le bastava attendere la sera, quando, nella penombra della stanza, apriva il suo cassetto e, felice, vedeva brillare le sue stelline.
_________________________________
Claudia Belli, artista residente a S. Ilario d’Enza (RE), è pittrice e poetessa, arti diverse tra le quali si divide con la stessa passione e la stessa professionalità, seguendo la propria ispirazione. Ha esposto i suoi dipinti a Parma, Reggio Emilia, Napoli, Roma, a Barcellona e in altre città, mentre alcune sue poesie e le sue fiabe sono state pubblicate in alcune antologie che raccolgono versi dei più promettenti autori italiani. Claudia Belli è anche abile organizzatrice di eventi culturali, nei quali alla pittura e alla poesia affianca con naturalezza altre arti come il disegno, il mosaico, la fotografia, la musica e perfino l’opera lirica, chiamando attorno a sé quelli che ritiene i migliori esponenti di ogni singola forma d’arte, e ottenendo sempre grande successo di pubblico. Da alcuni anni cura le rubriche Il senso delle parole e La Rubrica Del cuore sul mensile Gazzettino Santilariese. Hanno scritto di lei alcuni critici, tra loro riportiamo un pensiero del giornalista culturale Paolo Borgognone: “Claudia Belli crea immagini altrettanto efficaci sia con il pennello, sia con i suoi versi, suscitando emozioni paragonabili a quelle che i registi più visionari e poetici sanno risvegliare con il loro cinema”.