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Tre reggiani su cinque hanno trovato un impiego, diversi proprio dove hanno svolto lo stage, dopo l'esperienza all'estero vissuta grazie alla Provincia col progetto 'Mech Your Move'. La presidente Masini ai giovani: "Prendete in mano l'Europa e avvicinatela ai cittadini" -

Reggio Emilia, 20 febbraio 2014 -

Tre su cinque hanno trovato lavoro entro sei mesi, di questi l'82% in Italia: tra gli altri, diversi – come Costantina e Daniele in Irlanda , Laura e Hanh in Inghilterra, Federico in Spagna – sono stati assunti proprio là dove hanno svolto lo stage. Una esperienza formativa all'estero che, nella stragrande maggioranza dei casi, ha avuto un peso rilevante per la loro crescita, non solo professionale, e soprattutto per la ricerca di un lavoro. Sono i giovani tornati dagli stage formativi del progetto "Mech Your Move" - finanziato nell'ambito del programma Leonardo, di cui la Provincia di Reggio Emilia è leader – che questa mattina al Palazzo del Capitano del popolo hanno raccontato la propria esperienza. Assieme a loro c'erano i rappresentanti delle Province partner di Modena e Bologna, e della rete locale di sostegno al progetto, tra cui Università, Comune di Reggio Emilia, Fondazione Manodori, Cna, Ordine degli ingegneri.
La stessa Provincia di Reggio Emilia, da anni molto attiva nell'ambito della promozione della mobilità dei giovani in Europa, ha svolto un'indagine tra questi giovani, da cui è emerso un quadro estremamente positivo. Oltre agli ottimi dati sul fronte dell'occupazione, il 93% degli intervistati ha infatti espresso un giudizio molto/estremamente positivo sul progetto, affermando che consiglierebbe questa esperienza perché "è qualcosa di unico", "un'esperienza fondamentale per la crescita personale e professionale", "permette di conoscere la realtà lavorativa di un altro Paese, migliorare la lingua straniera, conoscere nuove persone, confrontarsi con un'altra cultura e stile di vita". "Mi è servita a trovare un tirocinio che col tempo si è trasformato in un contratto a tempo indeterminato", "è in grado di incentivare chi partecipa ad essere flessibile, aperto e competitivo", hanno sottolineato altri. Decisive sono giudicate anche le competenze linguistiche acquisite nel corso dell'esperienza, giudicate come rilevanti in termini di occupabilità da 4 partecipanti su 5.
L'incontro è stato aperto dal saluto della presidente della Provincia Sonia Masini, componente a Bruxelles del Comitato delle Regioni, che ha esortato i giovani a viaggiare e a conoscere da vicino l'Europa perché "sarete voi a prenderla in mano, ad avvicinarla ai suoi cittadini" "Ci sono diversi modi di concepire l'Europa: spesso viene vista solo come sede di riunioni di vertice o come un gigante che schiaccia i Paesi, in realtà è il luogo dove ciascun cittadino, specie un giovane, può trovare una dimensione utile per il proprio futuro e per il proprio arricchimento - ha affermato la presidente Masini - Ecco perché bisogna dare la possibilità a tutti giovani, anche sul fronte economico, di viaggiare e studiare in Europa. Non dobbiamo chiuderci in casa. Là fuori c'è il mondo globale. Non abbiate paura di conoscere il mondo. All'estero i giovani possono incontrarsi, arricchirsi umanamente, imparare le lingue, importantissime, e porre le basi per trovare un lavoro".
Sono quindi intervenuti gli assessori alla Formazione delle tre Province (Ilenia Malavasi di Reggio Emilia, Giuseppe De Biasi di Bologna e Cristina Ceretti di Modena), che hanno pure sottolineato la grande importanza di questo progetto. "Non abbiamo speso, ma investito, risorse pubbliche per mandarvi all'estero – ha detto Malavasi - e al vostro rientro ci aspettiamo molto da voi". "Anche creare, sulla base di questa importante esperienza, nuove forme di imprenditorialità", ha aggiunto Cristina Ceretti, magari proprio "in questo triangolo emiliano della meccanica e della meccatronica che rappresenta ha vera e propria eccellenza a livello europeo", ha sottolineato Giuseppe De Biasi. Spazio quindi a racconti, foto e giudizi – positivi (tanti) e negativi (davvero pochi) - dei ragazzi,
Il progetto "Mech your move", promosso dalla Provincia di Reggio Emilia insieme a quella di Bologna e Modena, in collaborazione con il Centro servizi-Pmi, ha permesso a 56 giovani disponibili sul mercato del lavoro (neodiplomati, neolaureati, disoccupati) di età compresa fra i 19 e i 32 anni di svolgere un periodo di soggiorno all'estero di 14 settimane (2 di formazione linguistica e culturale e 12 di tirocinio professionale). I Paesi di destinazione erano Spagna, Francia, Portogallo, Irlanda, Germania e Lituania.
L'obiettivo del progetto era quello di offrire ai giovani la possibilità di acquisire competenze professionali che arricchiscano e qualifichino il loro percorso formativo e facilitino il loro inserimento nel mondo del lavoro; di mettere a disposizione delle realtà sociali ed economiche dei territori coinvolti professionalità maggiormente qualificate; di sensibilizzare i giovani sull'importanza della diversità culturale e linguistica e della multiculturalità in Europa. Complessivamente, per le 56 borse di studio messe a disposizione per l'ultima edizione (25 Reggio, 20 a Bologna, 11 a Modena), le tre Provincie d'invio hanno ricevuto oltre 250 domande di partecipazione.
A Reggio Emilia, il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno di una rete locale composta da Fondazione Manodori, Camera di commercio, Unindustria, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione ITS, Cna, Lega cooperative, Reggio Emilia Innovazione, Acer, AEB e Ordine degli ingegneri.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Domani, venerdì 21 febbraio, alle ore 20.30 in Sala del Consiglio comunale a Novellara si terrà la prima serata di "Diritto di scuola", l'iniziativa organizzata dal Comune di Novellara, con il patrocinio dell'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia Romagna, per riflettere sul mondo della scuola e fare un bilancio sui progetti realizzati in questi anni -

Novellara, 20 febbraio 2013 -

La prima serata, intitolata "Vita da adolescente", offrirà a docenti e genitori un focus sulle abitudini e stili di vita degli adolescenti italiani. Nei mesi scorsi, gli studenti delle classi terze dell'Istituto Comprensivo di Novellara hanno risposto ad un questionario realizzato dall'associazione "Laboratorio adolescenza".
Questi dati saranno illustrati e commentati dal Sindaco Raul Daoli, da Maurizio Tucci, responsabile dell'indagine e da Francesca Fontanesi, psicologa dell'Istituto Comprensivo novellarese. Interessanti e significativi i dati che risultano dall'indagine: il 38% dei ragazzi dice di avere un computer, mentre il 52% si collega quotidianamente ad Internet. Quest'ultimo, insieme alla televisione, risulta essere uno dei modi preferiti per trascorrere il tempo libero, mentre allo studio i ragazzi dedicano due - tre ore al girono. Il 43,5% dei ragazzi intervistati, infine, dice di non avere mai letto un quotidiano non sportivo, mentre il 59,7 % ritiene che sarà difficile trovare un lavoro.
"In questi anni - ha affermato il Sindaco di Novellara, Raul Daoli - il Comune di Novellara ha collaborato attivamente con tutte le scuole del paese per realizzare progetti innovativi, capaci di rispondere al mutare delle esigenze degli abitanti più giovani del paese, mantenendo inalterati i valori fondanti dei servizi educativi e la loro qualità. I risultati dell'indagine sugli stili di vita degli adolescenti – ha proseguito Daoli – sono uno strumento molto utile per conoscere bisogni, sogni, paure dei giovani e capire come agire e lavorare per dare loro risposte concrete. Queste tre serate – ha concluso il Sindaco - sono l'occasione per riflettere su quanto è stato realizzato, coinvolgendo tutti gli attori che hanno contribuito a rendere Novellara un esempio studiato e seguito in tutta Europa."

 

In allegato scaricabile la cartolina col programma

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

Stamattina al Russell di Guastalla una lezione del progetto finanziato dalla Provincia Malavasi: "Arricchire il percorso formativo degli studenti con tecnologia e innovazione" -

Reggio Emilia, 19 febbraio 2014 -

Fab Lab Reggio Emilia entra nelle scuole. E lo fa grazie a un progetto finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia.
Questa mattina, all'istituto superiore Russell di Guastalla, si è svolta una lezione dimostrativa del percorso che le classi 3° e 4° dell'indirizzo meccanica-meccatronica hanno avviato con il gruppo di lavoro di Fab Lab.
Quello di Reggio è il primo Fab Lab della regione. Si tratta una giovane impresa nata da un progetto di Francesco Bombardi in seno a REI – Reggio Emilia Innovazione, che fornisce alle imprese, alle scuole, ai creativi e a tutti i cittadini le macchine e l'attrezzatura necessaria per dar corpo alle proprie idee, permettendo a ogni utente di sviluppare una cultura del fare e di acquisire le competenze necessarie per trasformare le proprie idee in prototipi e prodotti.

"L'istituto Russell è una scuola pilota per questo tipo di progetti – ha spiegato l'assessore provinciale Ilenia Malavasi – Una scuola pubblica in cui si cerca di dare a tutti le stesse opportunità, offrendo un bagaglio di conoscenze che potranno avere uno sviluppo in base alle singole predisposizioni. L'obiettivo è arricchire il percorso formativo degli studenti, dare un sostegno alla creatività e alle idee dei giovani, che possono trovare nella tecnologia una facilitazione nel concretizzare idee e costruire prototipi. Un bel progetto pilota finanziato dalla Provincia, che potrebbe diventare una buona prassi per le scuole superiori per favorire la ricerca e il talento dei giovani".

"È il primo progetto attivato nelle scuole – ha spiegato Francesco Bombardi – Il vantaggio di Fab Lab è che è basato sulla stampa 3d, che permette di creare modelli senza investire sullo stampaggio. In questo modo si riducono molto i costi per creare un prototipo: lo si crea su pc per poi averlo stampato in tempo reale e assemblarlo".

Gli studenti dell'istituto Russell di Guastalla, competenti in modellazione solida, nell'ambio di questo progetto hanno quindi avuto la possibilità di ricevere elementi e informazioni per approfondire la fabbricazione digitale e la creazione rapida di prototipi, utilizzando i processi innovativi per fare rete tra competenze distintive del territorio e talenti.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Il sopralluogo di Trespidi nell'istituto. Il dirigente scolastico Carini: "Grazie alla Provincia: lo strumento consente di completare i programmi ministeriali"-

Piacenza, 19 febbraio 2014 -

Sono nuovamente a disposizione degli studenti dell'Isii Marconi gli impianti di stoccaggio e di distribuzione di gas a servizio dei laboratori di chimica dell'istituto. E' stato questa mattina il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi, in visita nei locali di via Negri, a verificare di persona la conclusione dell'intervento che ha consentito di riattivare strumenti in stand by da oltre due anni.
"Ringrazio l'Amministrazione provinciale – ha detto il dirigente scolastico dell'Isii Marconi Gian Paolo Carini – per il lavoro svolto: l'intervento consente di completare i programmi ministeriali previsti per gli studenti dell'indirizzo chimico". "Oggi – ha aggiunto la docente Germana Iannelli – è stata vinta una grande battaglia: studenti e docenti potranno, grazie all'impegno dell'Amministrazione provinciale, rimettere le mani su uno strumento fermo da troppo tempo. Rivolgo a questo punto un appello alle aziende piacentine interessate a sponsorizzare altri lavori: il laboratorio ha ancora bisogno di finanziamenti che consentano di riattivare strumenti didattici". "Esprimo – ha concluso il presidente Trespidi – grande soddisfazione per il risultato raggiunto e per la risposta concreta fornita alla scuola. Credo ci sia necessità di investire di più nel sostegno agli indirizzi tecnici e professionali e assicuro l'impegno della Provincia in questa direzione".
L'intervento inaugurato questa mattina - finanziato dalla Provincia con una spesa di 16.957 euro - consiste precisamente nella predisposizione e installazione di quattro serbatoi per gas speciali con le relative condotte di adduzione e di distribuzione e valvole di sicurezza. Il progetto, coordinato dal dirigente del servizio Edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere Stefano Pozzoli, è stato elaborato dai tecnici Roberto Dacrema e Fausto Nicolini.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

A parlare agli studenti sono stati Daniele Borghi - responsabile Regionale Associazione Libera nomi e numeri contro le Mafie - e il capitano Luca Ferrari Comandante della Compagnia di Piacenza della Guardia di finanza con il sottotenente Denise Di Matteo -

Piacenza, 18 febbraio 2014 -

Secondo appuntamento questa mattina nell'aula magna dell'Isii Marconi per il progetto Concittadini, promosso dalla Provincia in collaborazione con la Regione Emilia Romagna. Circa duecento giovani hanno assistito alla lezione dedicata alla Legalità introdotta e coordinata dall'assessore provinciale alle Politiche giovanili Massimiliano Dosi. Obiettivo del progetto - lo si ricorda - sensibilizzare le generazioni più giovani sui temi della cittadinanza e della memoria attraverso una serie di incontri con esperti. A parlare agli studenti sono stati Daniele Borghi - responsabile Regionale Associazione Libera nomi e numeri contro le Mafie - e il capitano Luca Ferrari Comandante della Compagnia di Piacenza della Guardia di finanza con il sottotenente Denise Di Matteo: l'attenzione è stata rivolta alla situazione mafiosa in Emilia-Romagna e alla legalità economica e finanziaria. Al termine della lezione i ragazzi hanno assistito ad una dimostrazione dell'unità cinofila della Guardia di finanza.
"Concittadini" coinvolge attualmente i tre Consigli comunali dei ragazzi di Carpaneto, Gragnano e Piacenza, il Comune di Carpaneto, le scuole Isii "Marconi", "Casali" con la sezione associata del "Romagnosi", "Gioia", "Colombini", "Raineri Marcora", gli istituti comprensivi di Cadeo-Pontenure, Cortemaggiore, Rivergaro e Fiorenzuola, le medie di San Nicolò, Calendasco e Gragnano e il terzo circolo didattico di Piacenza (in totale duemila studenti e circa trecento adulti fra insegnanti e genitori).
Il primo incontro dedicato alla Memoria era stato tenuto dal collaboratore scientifico del Museo monumento del deportati politico e razziale Francesco Maria Feltri; il 10 marzo sarà invece la giornata dedicata ai diritti con Amnesty International.
Il progetto Concittadini prevede, oltre alla presentazione finale dei vari progetti delle scuole in fase di elaborazione, la visita all'Assemblea legislativa di Bologna e alla Fondazione Fossoli (museo del deportato politico e razziale e ex campo).
É infine possibile, da febbraio ad aprile, per i partecipanti effettuare delle visite guidate in Provincia.
Per informazioni e iscrizioni: 0523795844/795525 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Questa mattina nell'aula Magna del liceo Spallanzani: assieme alla Provincia, all'Usl e al Provveditorato, tutti i 45 comuni e i dirigenti scolastici di tutte le scuole del territorio, comprese le scuole paritarie di ogni ordine e grado -

Reggio Emilia, 18 gennaio 2014 -

È stato firmato questa mattina, nell'aula magna del liceo scientifico Spallanzani, il "Protocollo d'intesa interistituzionale per la somministrazione dei farmaci a minori in contesti extrafamiliari, educativi e scolastici". Oltre cento le firme: assieme alla Provincia, all'Usl, al Provveditorato, i 45 comuni della provincia, i dirigenti scolastici di tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio, cui vanno aggiunti i responsabili delle scuole paritarie di ogni ordine e grado, nonchè FISM, Confcooperative e Legacoop che gestiscono i servizi o-6 anni.
"Abbiamo fatto un lungo percorso insieme – ha spiegato l'assessore provinciale all'istruzione Ilenia Malavasi - Abbiamo risolto dubbi e problemi con un confronto costante, iniziato nel settembre del 2013. In questo lavoro abbiamo avuto a fianco l'Usl, il Provveditorato, gli enti locali, i sindaci e i dirigenti scolastici. Il risultato che abbiamo raggiunto rappresenta un passo avanti per garantire e facilitare l'inserimento scolastico dei bambini che richiedono una somministrazione di farmaci. In questo modo abbiamo cercato di tutelare il diritto alla salute e il diritto allo studio per tutti i nostri ragazzi. Per la prima volta rispetto al 2006, il Protocollo viene esteso anche ai contesti educativi extrascolastici e nelle comunità familiari per tutelare ancora di più i diritti dei minori".
I farmaci che potranno essere somministrati sono quelli per cui non sono richieste competenze specialistiche di tipo sanitario, né l'esercizio di una discrezionalità tecnica da parte dell'adulto che interviene. Il protocollo dà quindi una regolamentazione a questo tipo di necessità, e gli adulti che volontariamente si presteranno a compiere questa attività saranno supportati con una specifica attività di formazione, che sarà curata dall'AUSL.
"Agli Enti locali, spetterà il compito di individuare, in accordo con i dirigenti scolastici e i responsabili delle strutture educative, gli spazi più adeguati per consentire la somministrazione dei farmaci in modo riservato e per garantire l'adeguata conservazione degli stessi. Si potrà inoltre valutare la possibilità di fornire alle scuole collaborazione in orario scolastico attivando il capitale sociale del territorio, organizzando una vera e propria rete anche grazie al volontariato o al personale sanitario in pensione. A sua volta l'AUSL si dovrà occupare di individuare i professionisti e i servizi coinvolti nel percorso integrato per la somministrazione dei farmaci, dalla prescrizione del curante, fino alla corretta trasmissione dell'informazione alla scuola, e farsi carico di supportare la scuola ".
Il protocollo troverà applicazione in questi ambiti specifici: servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni); scuole dell'infanzia comunali, statali e paritarie; scuole statali e paritarie del ciclo primario e secondario; servizi pre e post-scuola; comunità educative e comunità familiari; strutture residenziali e semi residenziali; campi estivi e tutti quei contesti educativi in cui possa presentarsi la necessità di somministrare farmaci a persone minorenni affette da patologia cronica, purchè convenzionati con i soggetti sottoscrittori del protocollo.
"Questo protocollo – afferma la dottoressa Gabriela Gildoni, Direttore del Servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell'Azienda USL di Reggio Emilia – dà una risposta efficace ai diritti del minore di ricevere un'assistenza appropriata, della famiglia di vedere garantito il diritto alla salute del proprio figlio e degli operatori di ricevere una formazione adeguata".
Un buon risultato al quale ha collaborato anche l'Ufficio Scolastico Provinciale che plaude alla firma del Protocollo, come sottolinea il dottor Pierpaolo Cairo, portando il saluto della professoressa Silvia Menabue.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Sono già quattro le scuole in cui la situazione è stata verbalizzata. Oggi è stata la volta del Melloni -

Parma, 13 febbraio 2014 -

Sono passati già 29 giorni dalla sospensione delle più elementari libertà per i dipendenti pubblici di Parma, ed in attesa del vertice tra Prefetto e sindacati che si terrà il prossimo 25 febbraio, negli uffici pubblici ed in particolare nelle scuole il disagio cresce. Come oramai è noto dallo scorso 15 gennaio il Ministero dell'Economia, (Ragioneria Territoriale dello Stato di Parma), con una sua "disposizione" valida, solo nel Parmense (!!!), pretende che qualunque dipendente pubblico voglia aderire ad un sindacato, revocare l'iscrizione o anche cambiare sigla sindacale, debba farsi controfirmare il modulo di adesione o la revoca sindacale dal suo capo ufficio, oppure inviarla con a Pec dell'ufficio di appartenenza. Nel corso delle usuali riunioni per la contrattazione integrativa decentrata, i sindacati hanno fatto mettere a verbale il grave condizionamento ed attacco che stanno subendo dal Ministero dell'Economia, oggi è avvenuto all'Istituto Melloni, nei giorni scorsi al Convitto Nazionale Maria Luigia, al Liceo Bertolucci ed all'Istituto Galilei – Bocchialini. La Gilda degli Insegnanti pur prendendo atto della buona volontà dell'On. Maestri che ha presentato un'interrogazione in merito, per il tramite del coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, precisa che: "Dai politici dei partiti di governo ci aspettiamo azioni perentorie, più decise, devono dare ordini ed esigere che gli atti, con implicazioni politiche, firmati dai burocrati vengano modificati, di fronte all'incapacità di intervenire direttamente nei confronti di un singolo funzionario di periferia, noi continuiamo ad organizzarci per la scheda nulla alle prossime elezioni amministrative ed europee".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

Saranno inaugurati sabato 15 febbraio alle ore 10:00 i nuovi spazi della scuola dell'infanzia statale "Il Girasole" di Novellara alla presenza di insegnati, autorità e bambini -

Novellara (RE) 12 febbraio 2014 –

Gli interventi di manutenzione ed ampliamento, per un importo complessivo di 400.000 Euro, hanno riguardato la rimozione e lo smaltimento della vecchia pavimentazione, la posa di nuovi pavimenti con sistema di riscaldamento a pannelli radianti, la redistribuzione degli spazi interni e l'ampliamento per dotare la scuola di nuova sezione.
Questi lavori, realizzati in tre stralci, durante i periodi di chiusura estiva 2011, 2012 e 2013, hanno comportato un deciso miglioramento del comfort e dell'efficienza energetica: ora ogni sezione ha il proprio ingresso, i propri servizi igienici, oltre che ambienti più ampi e agevoli per tutti.
In particolare i lavori eseguiti nel 2011 hanno riguardato due sezioni ed il salone centrale, dove sono stati posati i nuovi pavimenti ed installato il nuovo impianto di riscaldamento a pannelli radianti. Il bagno per disabili è stato riposizionato razionalizzandone le dimensioni e totalmente rifatto con posa di nuovi rivestimenti e sanitari.
La realizzazione del nuovo ampliamento ha permesso di ricavare per l'anno scolastico 2013/2014 una nuova sezione comprensiva di atelier, servizi igienici e ripostiglio, per una superficie complessiva di circa 150mq. La nuova struttura, progettata secondo i dettami delle più recenti normative antisismiche, è dotata di copertura in legno e impianto di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento.
Durante l'estate del 2013, infine si è intervenuti sulla completa riorganizzare dei rimanenti spazi interni, con il ripristino di un'unica aula più ampia delle precedenti e completa di atelier, servizi igienici e ripostiglio.
L'Amministrazione ha anche acquistato alcuni arredi e materiali, sia in sostituzione che in aggiunta di quelli esistenti, per un importo di 12mila euro.
Particolarmente soddisfatto degli interventi, il Sindaco Raul Daoli che afferma: "L'intervento non solo ha creato maggior vivibilità e fruibilità degli spazi, ma ha anche consentito di aumentare la capacità ricettiva della scuola: infatti la sezione che prima ospitava 18/20 bambini ora ne può accoglierne 27, con lo stesso numero di insegnanti in dotazione organica".
In corso di progettazione un intervento analogo al nido d'infanzia comunale L'Aquilone: l'intento dell'Amministrazione è quello di dotare il territorio di un complesso materna/nido finalmente adeguato ai più recenti dettami in termini di sicurezza, comfort, efficienza energetica e distribuzione degli spazi.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

Il comunicato della Gilda degli Insegnanti di Parma sul controllo delle opinioni sindacali dei dipendenti pubblici: in tre scuole formalizzato lo stato di disagio -

Parma, 12 febbraio 2014 -

Sono passati oramai 28 giorni dalla sospensione delle più elementari libertà per i dipendenti pubblici di Parma, in merito alla grave situazione che in tutto il Paese sta interessando la sola provincia parmense, le organizzazioni del comparto scuola il prossimo 25 febbraio saranno ricevute dal Prefetto. Dallo scorso 15 gennaio il Ministero dell'Economia, per il tramite della Ragioneria Territoriale dello Stato di Parma, con una sua "disposizione" pretende che qualunque dipendente pubblico parmense voglia aderire ad un sindacato, revocare l'iscrizione o anche cambiare sindacato, debba farsi controfirmare il modulo di adesione o la revoca sindacale dal suo capo ufficio, oppure inviarla per il tramite della Pec dell'ufficio di appartenenza. Ciò solo a Parma! Un fatto gravissimo in merito al quale nessun politico è intervenuto con atti concreti, affinché i funzionari che hanno prodotto quest'aberrazione vengano ricondotti in un alveo di legalità. Intanto il disagio sta creando inutili e dannose fibrillazioni negli uffici pubblici del territorio, per quanto riguarda la scuola nel corso delle usuali riunioni per la contrattazione integrativa decentrata, i sindacati hanno fatto mettere a verbale il grave condizionamento ed attacco che stanno subendo dal Ministero dell'Economia: dopo il Convitto Nazionale Maria Luigia ed il Liceo Bertolucci, questo è stato messo agli atti anche all'Ist. Galilei – Bocchialini. Salvatore Pizzo, coordinatore Provinciale della Gilda Unams, a tal proposito precisa: "Il fatto che la politica di Parma abbia dato indirettamente l'imput a questa situazione è evidente, altrimenti avrebbero fatto cambiare la disposizione. Noi non solo reagiremo, ma li aspettiamo alle prossime elezioni amministrative ed alle elezioni europee. Schedare la gente per appartenenza sindacale è un fatto da Unione Sovietica, noi potremmo iniziare ad invitare a votare scheda nulla".

Interrogazione di Patrizia Maestri

Martedì 11 febbraio 2014, seduta n. 171
MAESTRI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
con nota prot. n. 1016 del 15 gennaio 2014, il Ministero dell'economia e delle finanze — ragioneria territoriale dello Stato, sede di Parma, ha disposto nuove modalità operative per le variazioni stipendiali relative a iscrizioni e revoche sindacali;
la nota precisa che si riterranno regolari solamente le deleghe sindacali sottoscritte in originale e trasmesse, a cura degli uffici di appartenenza, con note a firma del dirigente, ovvero le deleghe trasmesse dalle organizzazioni sindacali solo se corredate da nota sottoscritta dal dirigente dell'ufficio di servizio;
le organizzazioni sindacali confederali, CGIL, CISL e UIL, il 27 gennaio 2014, hanno avanzato alla direttrice della RTS di Parma una richiesta di incontro finalizzata a chiedere la revoca della nota prot. n. 1016 la quale definisce una procedura aggravata e ridondante rispetto alle modalità operative previgenti;
le organizzazioni sindacali ritengono che la nuova procedura di iscrizione e revoca, a quanto risulta adottata solo nella città di Parma, sia lesiva della dovuta riservatezza che la legge riconosce ai lavoratori che aderiscono ad un'organizzazione sindacale ed in particolare ritengono che la nota della RTS sia in palese contrasto con lo statuto dei lavoratori e con il codice di comportamento dei dipendenti pubblici (decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 2013) che, all'articolo 5, recita: «il dipendente comunica tempestivamente al responsabile di appartenenza la propria adesione ad associazioni od organizzazioni. Il presente comma non si applica all'adesione a partiti politici o a sindacati»;
alcuni lavoratori hanno inoltre rappresentato che, nell'incertezza applicativa della nota sopraccitata, alcuni dirigenti non avrebbero avviato le comunicazioni circa le variazioni stipendiali relative a iscrizioni e revoche sindacali, arrecando pregiudizio tanto alle organizzazioni sindacali quanto ai lavoratori –: se i Ministri interrogati siano a conoscenza della circolare prot. n. 1016 della RTS di Parma e se la ritengano conforme alla normativa vigente. (4-03534)

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Insegnanti Parma)

 

Il comunicato della Gilda degli Insegnanti di Parma sul controllo delle opinioni sindacali dei dipendenti pubblici che informa sull' inizio delle prime situazioni equivoche -

Parma, 10 febbraio 2014 -

Il comunicato della Gilda degli Insegnanti -

Sono oramai 26 giorni che solo a Parma e nel Parmense, il governo per il tramite della locale Ragioneria Generale dello Stato (Ministero dell'Economia), pretende di sottoporre a controllo le opinioni sindacali dei dipendenti pubblici, pretendendo che i moduli di adesione e di disdetta delle iscrizioni ai sindacati siano controfirmati dai dirigenti degli uffici in cui il singolo dipendente lavora, oppure che le stesse adesioni o iscrizioni siano formalizzate mediante pec degli uffici.
La Gilda degli Insegnanti (Federazione Gilda Unams) opponendosi a questa schedatura dal sapore sovietico che vede inerti tutti i politici parmensi, dopo un'incontro con il dirigente scolastico provinciale, che per adesso non ha portato ad una soluzione della vicenda, insieme alle altre organizzazioni sindacali del comparto scuola ha chiesto un incontro urgente al Prefetto.
Intanto iniziano ad esserci le prime situazioni equivoche: nei giorni scorsi il dirigente scolastico di un istituto comprensivo ci ha inviato una formale comunicazione, facendosi sapere che un professore aveva disdetto l'adesione alla Gilda.
Rispettando la sacrosanta scelta del docente, contestiamo che questo debba riguardare il preside. Come recitano ben due norme (legge 300/70 nota come Statuto dei lavoratori e Dpr dell'aprile scorso che disciplina il comportamento dei dipendenti pubblici) il datore di lavoro non deve effettuare controlli, anche indiretti, che riguardano le attività e le scelte sindacali dei singoli, per questo abbiamo chiesto al garante della privacy di provvedere alle verifiche del caso e ad irrogare, se ricorressero gli estremi, le eventuali sanzioni.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams, precisa: "Si sta creando un inutile clima dal sapore dittatoriale al di fuori di ogni principio di diritto, vorremmo capire perché i politici di Parma, vecchi e nuovi di ogni colore ed estrazione, permettono una cosa di questo genere solo nel loro territorio".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

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