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Il terzo appuntamento in Provincia con il progetto Concittadini: gli studenti piacentini hanno incontrato, per la giornata di formazione dedicata ai Diritti umani e ai Diritti delle donne, Alberto Emiletti - Ufficio "Educazione ai Diritti Umani della Sezione Italiana di Amnesty Intemational e Paolo Lazzarini - Referente all'Educazione ai Diritti Umani dell'Emilia Romagna -

Piacenza, 10 marzo 2014 -

Terzo appuntamento questa mattina in Provincia con il progetto Concittadini. Gli studenti piacentini hanno incontrato, per la giornata di formazione dedicata ai Diritti umani e ai Diritti delle donne, Alberto Emiletti - Ufficio "Educazione ai Diritti Umani della Sezione Italiana di Amnesty Intemational e Paolo Lazzarini - Referente all'Educazione ai Diritti Umani dell'Emilia Romagna. L'incontro è stato coordinato dall'assessore provinciale alle Politiche giovanili Massimiliano Dosi e dal referente piacentino di Amnesty International Luigi Ferrari.
"Concittadini" coinvolge attualmente i tre Consigli comunali dei ragazzi di Carpaneto, Gragnano e Piacenza, il Comune di Carpaneto, le scuole Isii "Marconi", "Casali" con la sezione associata del "Romagnosi", "Gioia", "Colombini", "Raineri Marcora", gli istituti comprensivi di Cadeo-Pontenure, Cortemaggiore, Rivergaro e Fiorenzuola, le medie di San Nicolò, Calendasco e Gragnano e il terzo circolo didattico di Piacenza (in totale duemila studenti e circa trecento adulti fra insegnanti e genitori).
Il primo incontro dedicato alla Memoria era stato tenuto dal collaboratore scientifico del Museo monumento del deportati politico e razziale Francesco Maria Feltri; il secondo dedicato alla legalità aveva visto la partecipazione di Daniele Borghi - responsabile Regionale Associazione Libera nomi e numeri contro le Mafie - e del capitano Luca Ferrari Comandante della Compagnia di Piacenza della Guardia di finanza.
Il progetto Concittadini prevede nelle prossime settimane, oltre alla presentazione finale dei vari progetti delle scuole in fase di elaborazione, la visita all'Assemblea legislativa di Bologna e alla Fondazione Fossoli (museo del deportato politico e razziale e ex campo).
É infine possibile per le scolaresche fino ad aprile "prenotare" delle visite guidate in Provincia al fine di comprendere il funzionamento della macchina amministrativa.
Per informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi ai numeri 0523795844/795525 o scrivere all'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Prima assemblea dei dipendenti di 11 scuole alla "Cocconi". Di fronte al mancato ritiro o rettifica del provvedimento emesso lo scorso 15 gennaio dal Ministero dell'Economia, per il tramite della Ragioneria dello Stato, che non ha precedenti dal dopoguerra ad oggi, La Gilda degli Insegnanti indice formalmente la protesta della scheda nulla in occasione delle prossime elezioni amministrative ed europee -

Parma, 7 marzo 2014 -

La Gilda degli Insegnanti (Federazione Gilda Unams) dopo aver constatato la poca efficacia, che di fatto è anche poca volontà, delle forze politiche tutte di mettere fine alla vergogna delle schedature sindacali nei confronti di tutti i dipendenti statali Parmensi, e degli insegnanti in particolare, di fronte al mancato ritiro o rettifica del provvedimento emesso lo scorso 15 gennaio dal Ministero dell'Economia, per il tramite della Ragioneria dello Stato, che non ha precedenti dal dopoguerra ad oggi, indice formalmente la protesta della scheda nulla in occasione delle prossime elezioni amministrative ed europee. Una prima assemblea sindacale contro questo clima dittatoriale, che le segreterie provinciali dei partiti politici stanno cercando di far rimanere sotto traccia, è stata indetta dal Coordinatore provinciale Salvatore Pizzo per giovedì 13 marzo dalle ore 8 alle ore 10 presso la Scuola "Cocconi" in Piazza Picelli, è invitato il personale scolastico delle seguenti scuole: "Rondani", "Bodoni", "Romagnosi", "Ulivi", "Marconi", "Galilei-Bocchialini", " Istituto Comprensivo Parmigianino, Istituto Comprensivo Bocchi, Istituto Comprensivo "Ferrari" e Direzione Didattica "F.lli Bandiera".
Chiunque, e solo in Provincia di Parma, vuole cancellarsi o iscriversi ad un sindacato per vedersi validata la propria decisione deve chiedere la controfirma al proprio preside (nel caso della scuola), del capo ufficio negli altri enti pubblici. Questo di fatto blocca la libertà sindacale perché non intendiamo sottostare a questo controllo dittatoriale della libera opinione sul luogo di lavoro, inoltre è ancora più assurdo che ciò debba valere solo per la Provincia di Parma. Cosa ci sia dietro tutto ciò non sappiamo, abbiamo esperito tutte le iniziative possibili cercando ragionevolezza presso le istituzioni e invitando i partiti politici a fare la loro parte, ovvero quella di disporre. Ben vengano le interrogazioni parlamentari, ma dai partiti della maggioranza ci aspettiamo interventi concreti, l'indirizzo politico della pubblica amministrazione spetta a loro quindi devono disporre, avere voce in capitolo, nelle decisioni e non interrogare. A meno che non si voglia sostenere che siamo nella dittatura dei burocrati e che i politici prendono i voti e non contano nulla, se è così afferma Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda "meritano il nulla". Altre assemblee saranno organizzate nei giorni successivi.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

 

Il Collegio italiano di osteopatia http://www.scuolaosteopatia.it nasce dall’idea di due osteopati di parma, che nel 1994 fondano, con il supporto di alcuni Docenti della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ degli Studi di Parma, la Scuola di osteopatia. Sede storica dell’attivita’ didattica e’ Bologna, dove si svolge il corso Part Time che costituisce la grande esperienza professionale sviluppatasi attraverso quasi un ventennio.

Dal 2011, a Parma, e’ attivo anche il corso con formula Full Time, che rappresenta l’ampliamento dell’offerta formativa, proiettata verso una sempre maggiore affermazione della professione osteopatica in italia.

Con la collaborazione di Franco Guolo, Direttore Didattico dal 2003, e di un team di Docenti altamente qualificati, C.I.O. si impegna a mantenere ed implementare l’altissimo standard qualitativo nella formazione in Osteopatia, senza mai tralasciare l’importanza del valore umano che da sempre lo contraddistingue. L’obiettivo dei corsi è quello di formare Osteopati professionisti che possano inserirsi con competenza e sicurezza nel mondo del lavoro. Lo Studente del corso di osteopatia deve quindi affinare la sensibilità palpatoria, attraverso il perfezionamento dell’abilità manuale ma anche acquisire approfondite conoscenze e competenze in ambito biomedico, biomeccanico, biochimico e fisiologico.

E’ inoltre  necessaria l’acquisizione di nozioni di fisiopatologia, clinica medica, radiologia e farmacologia.

Il percorso formativo è volto a fornire allo Studente solide basi scientifiche e preparazione metodologico-culturale e tecnica di alto livello.

Elemento fondamentale per l’efficacia della didattica è l’insegnamento affidato a Docenti esperti e selezionati. I corsi delle materie scientifiche e biomediche sono tenuti da Docenti universitari, medici specialisti e altri professionisti.

Le materie osteopatiche vengono insegnate da Osteopati membri del Registro degli Osteopati d’Italia (R.O.I.). Il percorso formativo in Osteopatia può essere strutturato con formula Full Time o Part Time, a seconda del titolo di studio richiesto per l’ammissione. In entrambi i casi, al completamento degli studi, si consegue il Diploma di Osteopatia (D.O.) riconosciuto dal R.O.I. (Registro degli Osteopati d’Italia).

Le classi sono composte da un numero limitato di partecipanti, che permette di monitorare e supportare individualmente gli allievi nel loro percorso di studi. Al primo anno di corso, il numero massimo di Studenti ammessi è di 30 per il Corso Full Time e di 50 per il Corso Part Time. Gli Studenti hanno a disposizione numerosi strumenti che facilitano l’apprendimento e lo studio individuale. Ciascuna aula è dotata di videoproiettore e di un lettino per la pratica ogni due allievi. Per le lezioni sono disponibili modelli anatomici di dimensioni reali dello scheletro e dei visceri. È presente una biblioteca, che comprende importanti pubblicazioni in ambito scientifico e osteopatico, che possono essere consultate in loco o prese in prestito.

Presso la sede di Parma è disponibile anche la connessione wi-fi free alla rete internet. Altro strumento fondamentale è la Web Library, spazio on-line riservato agli iscritti al corso, dove viene messo a disposizione il materiale didattico rilasciato dai Docenti e dove sono reperibili tutte le comunicazioni relative allo svolgimento dell’anno formativo, che garantiscono un completo e comodo accesso alle informazioni.

Qui tutte le informazioni per il corso osteopatia part time

Qui tutte le informazioni per il corso osteopatia full time

Per maggiori informazioni:

CIO s.r.l. Collegio Italiano di Osteopatia

Sede Legale: Via Borsari, 18/a - 43126 Parma

Tel + 39 0521 771190 - Fax + 39 0521 799446 –

Mobile + 39 340 0614437

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Schedature delle opinioni sindacali a Parma: ringraziamo i parlamentati Maestri e Pagliari ma dai dirigenti del Pd ci aspettiamo interventi più pratici. Un esercizio di “potere”.

Parma 1 Marzo 2014 -- 

 

Nel 45° giorno di sospensione delle più elementari libertà sindacali a Parma e nel Parmense, apprendiamo che oltre all’On. Patrizia Maestri anche il Sen. Giorgio Pagliari, ha presentato un’interrogazione relativa alla ormai nota vicenda delle “schedature sindacali”. I dipendenti statali, solo in provincia di Parma (!!!) per potersi cancellare o iscriversi ad un sindacato devono chiedere la controfirma della modulistica al loro capoufficio oppure usare la pec dell’ufficio.  La Gilda degli Insegnanti (Federazione Gilda Unams) pur prendendo atto della buona volontà dei due parlamentari, rivendica dai dirigenti locali e regionali partiti di governo, tra cui anche il Pd a cui appartengono il senatore e la deputata, di intervenire in maniera diretta sui funzionari, ovvero disporre per volontà politica il cambiamento della “disposizione” del 15 gennaio scorso emessa dal Ministero dell’Economia, incredibilmente e senza spiegazioni o riferimenti normativi, solo per il Parmense. Il potere di indicazione e di decisione politica fino a prova contraria ce l’hanno i partiti di maggioranza, pretendiamo dai responsabili del Pd, Nuovo Centro Destra, Udc, Scelta Civica e Popolari per l’Italia, una telefonata al burocrate di turno affinché provveda e si inchini alla volontà politica (sperando che essa esista per davvero). I cittadini non hanno votato i burocrati, se poi siamo nella dittatura dei travet che gestiscono gli uffici, verso i quali i referenti politici territoriali non hanno voce in capitolo, noi confermiamo la volontà di votare e far votare scheda nulla alle prossime europee ed amministrative. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams, precisa: “Abbiamo chiesto un appuntamento ai responsabili dei partiti, per adesso nulla sappiamo, se la situazione non cambia tra pochi giorni inizieranno le assemblee per propagandare la nostra indicazione di voto. Scheda nulla. Se i politici di Parma non riescono a cambiare nemmeno una circolare assurda nel loro territorio, tutti nessuno escluso, non meritano il voto ”

 

Il presidente Trespidi: "Un'iniziativa per i giovani volta alla sicurezza e ad una maggiore facilità di ingresso nel mercato del lavoro". Il progetto è attivato da Provincia, Inail, Ausl, Assoservizi (Confindustria), Ente Scuola Edile e ISII Marconi -

 

Piacenza, 28 febbraio 2014 -

Al via la terza edizione del progetto "Da studente a RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione)" rivolto agli studenti dell'Isii Marconi – Leonardo Da Vinci e promosso da Provincia, Inail, Ausl, Assoservizi (Confindustria), Ente Scuola Edile e ISII Marconi. A presentare l'iniziativa è stato ieri mattina il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi di fronte ad una folta platea di studenti e insegnanti. "Le ragioni - ha detto il presidente Trespidi - che hanno indotto la Provincia a condividere e promuovere il Progetto "Da studente a RSPP- Responsabile del servizio di prevenzione e protezione", quale azione di promozione della cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro - il progetto è stato infatti condiviso all'interno del Tavolo Interistituzionale per la regolarità, sicurezza e qualità sociale del lavoro, composto dalle Istituzioni competenti in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, e dalla Commissione di Concertazione composta dalle Parti sociali - sono molteplici. Da un lato si vuole raggiungere l'obiettivo di offrire agli studenti (ed ai docenti che svolgono attività di tutoraggio) un percorso formativo sulla sicurezza aggiuntivo rispetto al normale programma didattico, per far acquisire ai giovani le capacità ed i requisiti professionali per svolgere le funzioni di ASPP (addetto al servizio di prevenzione e protezione) e una volta diplomati (con la frequenza di un ulteriore modulo di specializzazione, cd. modulo C) di RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione). Dall'altro l'Amministrazione provinciale ritiene che il progetto possa costituire un'opportunità per offrire una preparazione aggiuntiva spendibile quale una sorta di "dote" ulteriore che i giovani potranno utilizzare per inserirsi nel mercato del lavoro".
Le lezioni prenderanno il via il prossimo 3 marzo. Si tratterà di un percorso impegnativo e "corposo" completamente gratuito per gli studenti e finanziato dai soggetti che hanno promosso l'iniziativa. Tale percorso si concluderà, una volta conseguito il diploma, con la partecipazione al Modulo C (corso di specializzazione obbligatorio per lo svolgimento delle funzioni di RSPP sugli aspetti organizzativi e gestionali di 24 ore oltre alle verifiche) che consentirà di diventare RSPP - Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Nei due anni scolastici precedenti (2011-2012 e 2012-2013) erano state realizzate altre due edizioni del progetto rivolte una all'istituto Agrario "Raineri – Marcora" e all'istituto Tramello e l'altra all'I.S.I.I. Marconi - Istituto Professionale "L. Da Vinci".
"Questo progetto, per la Provincia, costituisce – ha proseguito Trespidi - un ulteriore tassello che va a comporre l'attività di promozione, sensibilizzazione e diffusione di una cultura della salute e della sicurezza sul lavoro, basata sulla prevenzione. La sperimentazione del progetto - che costituisce un lavoro di squadra realizzato insieme a Inail, Ausl, Assoservizi (Confindustria), Ente Scuola Edile e ISII Marconi - ci ha consentito, dato l'esito positivo, l'estensione e la prosecuzione del progetto con l'obiettivo di poter diffondere l'esperienza a livello territoriale".
Obiettivo finale dell'iniziativa è la realizzazione di un percorso formativo di qualità volto ad intervenire nella formazione culturale degli studenti che si immetteranno nel settore manifatturiero (fabbricazione macchine, apparecchi meccanici, fabbricazione macchine, apparecchi elettrici, elettronici, ma anche: industrie alimentari, tessili, abbigliamento, carta, editoria, produzione e distribuzione di energia elettrica).
Soddisfatti dell'iniziativa Giuseppe Cella di Confindustria, il responsabile della sede provinciale Inail Davide Lumia, il direttore dell'Ente Scuola Edile Cristina Bianchi e il dirigente scolastico dell'Isii Marconi Giampaolo Carini. "Il valore dell'iniziativa – hanno illustrato i relatori – è altissimo: la società si è mossa per attivare qualcosa di concreto per i giovani. Ora è compito degli studenti non perdere questa occasione e diventare testimoni della cultura della sicurezza (in senso ampio) sul lavoro".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Nel corso delle usuali riunioni per la contrattazione integrativa decentrata, i sindacati hanno fatto mettere a verbale il grave condizionamento ed attacco che stanno subendo dal Ministero dell'Economia -

Parma, 27 febbraio 2014 -

Sono passati 43 giorni dalla sospensione delle più elementari libertà per i dipendenti pubblici di Parma. Come oramai è noto dallo scorso 15 gennaio il Ministero dell'Economia, (Ragioneria Territoriale dello Stato di Parma), con una sua "disposizione" valida, solo nel Parmense (!!!), pretende che qualunque dipendente pubblico voglia aderire ad un sindacato, revocare l'iscrizione o anche cambiare sigla sindacale, debba farsi controfirmare il modulo di adesione o la revoca sindacale dal suo capo ufficio, oppure inviarla con a Pec dell'ufficio di appartenenza. Nel corso delle usuali riunioni per la contrattazione integrativa decentrata, i sindacati hanno fatto mettere a verbale il grave condizionamento ed attacco che stanno subendo dal Ministero dell'Economia, oggi è avvenuto all'Istituto Comprensivo di Collecchio, nei giorni scorsi al Convitto Nazionale Maria Luigia, al Liceo Bertolucci all'Istituto Galilei – Bocchialini ed all'Istituto Melloni. La Gilda degli Insegnanti, per il tramite del coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, conferma che di fronte al persistere dell'incapacità della politica di intervenire direttamente nei confronti di un singolo funzionario di periferia, e per questo permane, fino al ritiro del provvedimento, la posizione di invitare alla scheda nulla in occasione delle prossime elezioni amministrative ed europee".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Isegnanti Unams Parma)

 

A seguito del persistere della pozione del Ministero dell'Economia nell'imporre la controfirma dei capi ufficio per le adesioni e le cancellazioni sindacali dei dipendenti statali parmensi, la Gilda degli Insegnanti chiedera' un incontro urgente con i segretari provinciali e regionali di Pd, Nuovo Centro Destra, Scelta Civica e Udc. Nasce il movimento della scheda nulla -

 

Parma, 26 febbraio 2014 -

Il comunicato della Gilda degli Insegnanti -

A seguito del persistere della posizione inspiegabile da parte del Ministero dell'Economia, per il tramite della Ragioneria Provinciale dello Stato, di voler imporre ai dipendenti statali di Parma e provincia di farsi controfirmare le adesioni e le cancellazioni dal Sindacato dal proprio capo ufficio, la Federazione Gilda Unams (Gilda degli Insegnanti) nel riservarsi di agire nelle competenti sedi giudiziarie, affinchè venga cancellata questa disposizione da dittatura sovietica e/o sudamericana e con la speranza che vengano sanzionate eventuali responsabilità annuncia che chiederà ai vertici provinciali e regionali dei partiti che sostengono il governo un incontro affinchè provvedano ad esercitare le loro funzioni, a quanto pare sembrano aver abdicato il loro ruolo a qualche burocrate, che solo a Parma (!!!) vuole schedare i dipendenti pubblici.
I partiti di governo devono dare le indicazioni politiche e gli uffici adeguarsi, a Parma pare stia avvenendo il contrario addirittura in materia di diritti civili e politici.
Contemporaneamente all'iter giudiziario, se la legalità ed il buon senso non verranno ristabilite, la Gilda annuncia che avvierà un tour di assemblee per invitare gli elettori alla scheda nulla alle prossime amministrative ed europee. Il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, dice chiaramente: "Noi li avvisiamo, poi non ci dicano che interveniamo nel contesto elettorale in maniera scorretta. Chi ha iniziato questa escaletion non siamo certo noi. Se non esistono nella gestione politica della amministrazione statale sul territorio, questi politici candidino direttamente i burocrati che a quanto pare hanno maggiore voce in capitolo, questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso."

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

Con la sottoscrizione di questo protocollo le scuole e gli organismi di formazione si prendono quindi l'impegno di comunicare alla Provincia i cosiddetti banchi vuoti, cioè i nominativi di coloro che sono iscritti, ma che non frequentano. Il documento è stato sottoscritto da Provincia, Ufficio scolastico, comuni, direzioni didattiche e enti di formazione. Malavasi: "L'obiettivo è favorire il successo formativo di ogni studente" -

 

Reggio Emilia, 26 febbraio 2014 -

È stato firmata ieri mattina l'intesa per contrastare la dispersione scolastica e favorire il successo formativo.
Il documento è stato sottoscritto dalla Provincia di Reggio Emilia, dall'Ufficio scolastico provinciale, da tutti i comuni del territorio, dalle direzioni didattiche delle scuole secondarie di I° e II° grado (medie e superiori) e dagli enti di formazione professionale.
"Dobbiamo individuare insieme le modalità per intercettare gli studenti a rischio – ha spiegato l'assessore provinciale Ilenia Malavasi a un folto pubblico di amministratori e insegnanti – il nostro è un obiettivo ambizioso, favorire il successo formativo di ogni studente. Uno dei temi chiave che dobbiamo affrontare è quello della scuola accogliente, il disagio rappresenta, infatti, una delle motivazioni che possono portare all'abbandono".
Disagio, insuccesso, abbandono, sono queste le 3 parole chiave che costellano il percorso scolastico di chi è a rischio di dispersione. Il momento maggiormente critico è quello del passaggio dalle scuole medie alle superiori. Con la sottoscrizione di questo protocollo le scuole e gli organismi di formazione si prendono quindi l'impegno di comunicare alla Provincia i cosiddetti banchi vuoti, cioè i nominativi di coloro che sono iscritti, ma che non frequentano. Una segnalazione periodica che dovrà poi essere valutata e analizzata da un gruppo di lavoro interistituzionale per progettare interventi di tipo individuale, con l'obiettivo di creare un percorso che porti al conseguimento della qualifica o del diploma.
"Il lavoro che ci apprestiamo a svolgere – ha proseguito l'assessore Malavasi – riguarda l'ampliamento delle opportunità formative, in modo da portare i ragazzi almeno al raggiungimento di una qualifica professionale. Dobbiamo però arrivare anche a una riflessione sui dati che abbiamo a disposizione che non sono esaltanti, e questo anche alla luce degli obiettivi che ci vengono richiesti dall'Europa. Siamo convinti che occorra investire su conoscenza e capitale umano, unico vero motore di una ripresa duratura, e per questo vogliamo dare a tutti pari opportunità per essere competitivi, poi ovviamente dipenderà dalle singole capacità. La dispersione scolastica ha costi altissimi, ogni volta che un ragazzo abbandona il nostro sistema perde un pezzo del proprio investimento".
Secondo Silvia Menabue, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, ci confrontiamo con dati preoccupanti: "Il bilancio è negativo, soprattutto per le fasce più giovani, il rischio che corriamo è quello di ritrovarci con una generazione non in grado di inserirsi nel mondo del lavoro. Il problema non può però essere risolto da un soggetto singolo, occorre lavorare in modo sinergico, insieme, aprendo anche una riflessione con il mondo del lavoro. In molti casi, infatti, è proprio con questo mondo che dobbiamo aprire un confronto per riportare i ragazzi nell'ambito di un percorso scolastico più consono alle loro possibilità".


I numeri


Dal 2008/09, anno in cui sono stati reintrodotti i voti numerici, si è verificato un graduale miglioramento nei risultati scolastici nelle scuole secondarie di I grado (medie). Nell'anno scolastico 2012/13 la percentuale di alunni respinti è stata del 2,7%, con differenze all'interno della tre classi: si va dal 3,2% di respinti nelle prime classi al 2,1% nelle terze classi. Analogo miglioramento si è registrato tra gli alunni con cittadinanza non italiana, i cui risultati rimangono comunque più critici.
Anche se diminuisce leggermente nel corso degli ultimi cinque anni, la differenza tra i risultati scolastici dei maschi e delle femmine rimane evidente. Nell'anno scolastico 2012/13 la percentuale di insuccesso femminile si attesta all'1,9%, mentre quella maschile è del 3,5%. Similmente, tra gli alunni stranieri le percentuali sono rispettivamente del 4,6% e dell'8,1%.
Nella scuola secondaria di II grado migliora il dato complessivo degli alunni respinti, mentre nell'ultimo anno scolastico aumentano gli alunni sospesi e ritirati. Il biennio si conferma lo snodo critico del percorso scolastico: negli ultimi cinque anni la percentuale di alunni respinti non scende sotto il 18,5% per gli studenti italiani e il 32% per gli studenti stranieri.
In raffronto ai dati MIUR più recenti, che però includono solo i primi quattro anni di corso, la provincia di Reggio Emilia ottiene dei risultati leggermente inferiori a quelli regionali (12,1% di respinti) e nazionali (11,8%).
Nella scuola secondaria di II grado è ancora più evidente lo scarto fra i risultati scolastici dei ragazzi e delle ragazze. Mentre la percentuale di studenti maschi respinti nell'anno scolastico 2012/13 è del 16,5%, quella delle loro coetanee è quasi la metà (9,5%). Anche tra gli studenti stranieri il divario tra maschi e femmine è rilevante: la percentuale di insuccesso dei maschi è del 30,3% a fronte del 18,8% delle femmine.
L'area di studi in cui si registra il maggiore insuccesso scolastico è quella professionale, che nell'anno scolastico 2012/13 vede il 19,3% di alunni respinti. Bisogna però sottolineare come negli ultimi cinque anni l'area professionale sia l'unica che vede migliorare i risultati scolastici, mentre nell'area liceale risultano stabili e nell'area tecnica addirittura in lieve peggioramento.
Dal confronto con i dati nazionali, che vedono un 5,9% di respinti nell'area liceale, un 14,8% nell'area tecnica e un 19,4% nella professionale, si può notare come la provincia di Reggio Emilia presenti risultati leggermente migliori nelle aree liceale e professionale, peggiori nell'area tecnica.
Oltre agli alunni che non vengono ammessi alla classe successiva, c'è una quota di ragazzi che si ritirano nel corso dell'anno scolastico. I ritiri qui rilevati sono ovviamente quelli formalizzati presso le segreterie scolastiche e non i cosiddetti "banchi vuoti", ossia i ragazzi formalmente iscritti, ma che non frequentano le lezioni. I ritiri riguardano invece ragazzi che si trasferiscono all'estero o in scuole private non paritarie o ragazzi che escono dal sistema di istruzione per passare alla formazione professionale o all'apprendistato. La percentuale di ritiri negli ultimi cinque anni oscilla tra l'1,2% e il 2,7%.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

La Gilda Insegnanti annuncia l'incontro col Prefetto per sollecitare un intervento risolutivo nei confronti del Ministero dell'Economia -

Parma, 24 febbraio 2014 -

Il comunicato -

Comunichiamo alla stampa che domani martedì 25 febbraio 2014, i rappresentanti dei cinque sindacati firmatari del CCNL comparto scuola, alle ore 9.30 saranno ricevuti dal Prefetto.

L'incontro è stato richiesto per sollecitare un intervento risolutivo nei confronti del Ministero dell'Economia, che per il tramite della Ragioneria Provinciale dello Stato, ha di fatto bloccato l'agibilità sindacale nel nostro territorio.

Solo a Parma, dallo scorso 15 gennaio, il Ministero dell'Economia pretende che i dipendenti statali quando si iscrivono o si cancellano da un sindacato, debbano farsi controfirmare la modulistica dal loro "capo ufficio".

Un fatto gravissimo che sottopone al controllo dei presidi (nel caso delle scuole) e di tutti gli altri dirigenti pubblici, le opinioni sindacali e politiche, cosa che è addirittura vietata dalla legge.

Questa situazione sta creando non pochi attriti sui luoghi di lavoro, diventando così anche un problema di ordine pubblico.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams, precisa: "Di fronte all'inconsistenza, o al silenzio complice della politica, confermiamo la nostra intenzione di organizzare un movimento per la scheda nulla alle europee ed alle amministrative prossime nel territorio Parmense. Ne abbiamo fin troppo di questi politicanti che adesso ci vogliono anche schedare".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

Le assemblee dei docenti e degli educatori del Convitto Nazionale "Maria Luigia" di Parma, approvano un durissimo documento per protestare contro la schedatura per opinione sindacale dei dipendenti pubblici parmensi.

 

Parma, 22 febbraio 2014 -

Apprendiamo con soddisfazione che l'assemblea sindacale dei docenti e degli educatori che lavorano al Convitto Nazionale "Maria Luigia" di Parma, indetta unitariamente da tutte le rappresentanze sindacali, ha approvato un duro documento indirizzato al Ministro dell'Economia, alla Ragioneria dello Stato di Parma, al Dirigente Scolastico Provinciale ed all'Ufficio Scolastico Regionale, per esprimere il proprio sdegno nei confronti dello stesso Ministero dell'Economia che solo a Parma(!!!) dallo scorso 15 gennaio, pretende che qualunque dipendente statale che decide di aderire o si cancellarsi da un sindacato, per vedersi validata la propria scelta deve chiedere la controfirma della modulistica al capo ufficio, nel caso dei docenti è il preside. Fino ad oggi rispetto a questa decisione inspiegabile di stampo dittatoriale, ci sono state solo timide e tardive reazioni: dopo una ventina di gironi ci fu un'interrogazione parlamentare dell'On Maestri (Pd) e dopo 36 giorni un comunicato di solidarietà dell'Idv. Nessun politico di Parma è intervenuto d'autorità pretendendo che nel suo collegio, nella sua area territoriale di influenza, si mettesse fine a questa vergognosa operazione di schedatura. Se non sono capaci lo dicano. Martedì i rappresentanti di Gilda degli Insegnanti, Snals, Cgil, Cisle Uil, per questa vicenda saranno ricevuti dal Prefetto. Salvatore Pizzo, coordinatore Provinciale della Gilda Unams: "Noi della Gilda di fronte all'incapacità complice della politica di saper dirigere ed intervenire sul territorio di Parma, stiamo valutando seriamente di organizzare un movimento per la scheda nulla alle prossime europee ed amministrative".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

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