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Il 3 ottobre Carola Rackete sarà ascoltata nel Parlamento dell’Unione europea. Lo annuncia su Twitter il gruppo della Sinistra unitaria europea (Gue) dell’Eurocamera.
  
di Lamberto Colla Parma  28 luglio 2019 -

“Siamo lieti che interverrà per parlare dell’importanza della ricerca e del salvataggio nel Mediterraneo, sfidando Salvini e per commemorare la tragedia del 2013 dove morirono in centinaia”. E’ questo il testo del cinguettio del GUE che annuncia l’intervento della paladina dei migranti in occasione della commemorazione della tragedia avvenuta di fronte a Lampedusa 6 anni fa.

Una notizia che riempirà di gioia tutti i benpensanti, coloro i quali ritengono che tutto sia possibile, basti invocare “lo stato di necessità grave” ma solo quando pare a loro giusto, gli stessi forse che non riuscirono a prendersi una laurea nemmeno con il 18 accademico preteso dai sessantottini e si inventano scuole improbabili da scrivere sui curriculum, piuttosto che frequentare strani corsi, giusto per avere qualcosa da segnare sulla carta bianca al di sotto del nome e cognome.

Quelli che idealizzano una società “democratica” dove tutti sono buoni e cattivi si diventa sempre a causa di altri, magari di quelli che sono al governo o all’opposizione se alla guida del Paese ci sono i loro compagni di merende.

L’importante comunque è non giudicare loro nell’esercizio del proprio mandato parlamentare.

Giustappunto è di questi giorni, la notizia che i tre eroici deputati (Fratoianni, Prestigiacomi e Magi) che quest’inverno sfidarono i marosi per salire sulla Sea Watch 3 sono stati multati e perciò chiedono l’immunità parlamentare. Dalla Capitaneria di Porto era stata disposta una sanzione da 2.000 euro a testa, contestando ai tre parlamentari di essere saliti prima che sulla nave fosse eseguita la “Libera Pratica Sanitaria” (LPS).
Ma questi non ci stanno e chiedono al presidente della camera Fico di “investire con urgenza la Giunta delle autorizzazioni affinché la Camera dei Deputati dichiari l’insindacabilità dell’attività ispettiva da noi svolta”. Un mandato parlamentare che si attua “grazie alle prerogative che tutelano la libertà d’esercizio“.

Il Fatto Quotidiano riporta inoltre che Magi avrebbe dichiarato quanto sia “importante stabilire cosa sia reato e cosa prerogativa di un parlamentare”.

Non credo che sia prerogativa di un parlamentare chiedere l’indennità dalle violazioni del codice. Così facendo potrebbe un giorno chiedere l’indennizzo per avere superato i limiti di velocità giustificando un controllo sulla sicurezza stradale.

Tutto ciò si traduce in una parola: Anarchia!

... e a mio giudizio l’anarchia è ben più pericolosa del fascismo e del comunismo, il che la dice lunga sulla strada che stiamo prendendo, altro che pastasciutta che servirà!.

C’è da fare un pensiero serio sul dichiarare lo “Stato di necessità” e reagire a questi pericolosi incapaci.
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Nella denuncia presentata da Juan Branco e l'avvocato israeliano Omer Shatz si chiede che l'Ue venga perseguita per l'annegamento di oltre 12mila profughi

Italia, Germania e Francia e gli Stati membri della UE che hanno svolto un ruolo di primo piano nella crisi dei rifugiati, dovrebbero essere perseguiti per la morte di migliaia di profughi annegati nel Mediterraneo. Lo chiedono i due autori principali del documento di 245 pagine, Juan Branco, che ha lavorato in passato allo stesso tribunale dell'Aia e l'avvocato israeliano Omer Shatz in una denuncia presentata al Tribunale penale internazionale dell'Aja, di cui dà notizia il Guardian.

L'accusa di crimini contro l'umanità presentata alla Corte penale internazionale (Cpi) si basa sull'ipotesi che funzionari e politici abbiano consapevolmente creato la «rotta migratoria più mortale del mondo», con la conseguenza che oltre 12'000 persone hanno perso la vita. La denuncia si basa in parte su documenti interni di Frontex, l'organizzazione dell'Ue incaricata di proteggere le frontiere esterne e che, secondo gli avvocati, avrebbe avvertito che abbandonare la missione di salvataggio italiana Mare Nostrum avrebbe portato a un «più alto numero di vittime».

I legali non individuano nel loro documento responsabilità specifiche di singoli politici o funzionari, ma citano messaggi diplomatici e commenti di leader nazionali, tra cui la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron.

Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", condivide questa iniziativa forte perché è assurdo che centinaia, forse migliaia di persone continuano a morire nella speranza di una vita un po' migliore rispetto alla propria drammatica esistenza in paesi dove la parole guerre e carestie sono ancora all'ordine del giorno.

(3 giugno 2019)

Domenica, 17 Febbraio 2019 05:54

Sanremo, dove son finite le canzonette?

Vero che di Sanremo bisogna trovare delle occasioni eclatanti per parlarne, ma stritolarlo tra trappismo, razzismo e satanismo, mi sembra che quest'anno si sia esagerato sull'uso strumentale del cattivo gusto.

di Lamberto Colla Parma 17 febbraio 2019 -

Cosa accadrà quest'anno a Sanremo? E' la domanda che ormai sorge spontanea alla vigilia del festival della Canzone Italiana. Quell'appuntamento annuale che, tra critiche, polemiche e episodi eclatanti, catalizza l'attenzione sul tubo catodico mediamente di 10 milioni di telespettatori, numero sotto il quale l'evento viene archiviato come un "FLOP".

Proprio per la gran capacità attrattiva, il palcoscenico dell'Ariston e del Casinò prima, è stato frequentemente sfruttato per portare alla ribalta i problemi sociali più rilevanti e, non è stato infrequente, il sospetto che qualche "fuori programma" fosse stato costruito a tavolino per riaccendere i riflettori di una manifestazione che "non può e non deve fallire".

E così, l'edizione del 1995, rimase impressa nella memoria di tutti noi per il gesto di "coraggio" del Pippo nazionale, lanciato dal palcoscenico verso la balaustra della galleria, per abbracciare e quindi salvare un telespettatore, per la cronaca un certo Piero Pagano, che tentò il suicidio in diretta.

Pippo Baudo e la RAI hanno sempre negato che l'episodio fosse stato costruito a tavolino, fatto sta che l'edizione numero 50 verrà ricordata per questo "fuori programma" piuttosto che per Giorgia che con il brano "Come Vorrei" vinse sia il festival che il premio della critica e altri due riconoscimenti (Premio Radio/TV e premio autori), mentre nei giovani trionfarono i Neri per Caso con "le ragazze".
Un'edizione che vide anche il caso di Lorella Cuccarini, chiamata a ripetere l'esibizione per un black-out che aveva coinvolto diverse regioni. Di riffa e di raffa, l'edizione del tentato suicidio diventò la seconda più vista (66,5% di share) e la finale raggiunse il 75,2% risultando la quarta più seguita.

Insomma, gli "aiutini " al festival sono sempre stati tollerati e anch'essi sono diventati parte integrante dello spettacolo tant'è che il "fuori programma" è diventato un appuntamento atteso.

Nell'edizione n° 69, II dell'era Baglioni, invece la sorpresa è stata la "rigidità e la goffaggine" di due talenti comici e maestri dell'improvvisazione come Virginia Raffaele e Claudio Bisio, rinchiusi nella rigidità imposta dagli autori, e soprattutto dalla massa di polemiche che hanno coinvolto i partiti di maggioranza, di opposizione e persino la Chiesa.

La proclamazione del vincitore, Mahmood, portato alle stelle dalle giurie di qualità sconfessando il giudizio popolare che aveva scelto Ultimo con oltre il 46% di voti (il vincitore solo il 14%, un tasso ben inferiore anche alle preferenze dei terzi classificati "Il Volo") è stata presa come un "dispetto" a Salvini mentre uno sketch della bella e brava Virginia Raffaele è stato interpretato come l'evocazione di Satana e da alcuni rappresentanti della Chiesa è stato chiesto alla stessa di scusarsi. Infine, ma non da ultimo, sin dalla sua prima esibizione, il trapper Achille Lauro venne accusato di promuovere l'ecstasy e le turbo droghe attraverso il suo tormentone "Rolls Royce" .

ROLLS-ROYCE-2-turbodroghe-ecstasy.jpgA una settimana di distanza Sanremo fa ancora parlare prendendo ampi spazi dei media convenzionali ma soprattutto del web, il vero obiettivo commerciale del festival n° 69. Quel web in cui i padroni sono i trapper (cantanti new dark che evolvono dal Rap e dall'Hip Hop estremizzando i contenuti e inneggiando al sesso estremo e al piacere degli effetti delle droghe. Trapper sono anche chiamati, negli USA, i "cavallini" della droga.).

Insomma, pur di fare ascolti e conquistare un mercato "giovanissimo" ma discutibile, Sanremo si è spinto quasi alle soglie del Dark Web, mortificando il Buongusto, e sdoganando un genere musicale (trap) ben poco educativo soprattutto perché apprezzatissimo dai giovanissimi, come la tragedia di Corinaldo di dicembre scorso ha insegnato e prepotentemente portato alla ribalta delle cronache.

Al di là delle "coincidenze" evidenziate da "Striscia la Notizia", la manifestazione canora nazionale per eccellenza, a mio parere, è stato il Festival del Cattivo Gusto e la gran massa di pareri favorevoli pervenuti dai critici esperti non fa che confermare la discutibile qualità della categoria degli opinionisti.

Il peccato originale: la scelta dei cantanti e di un genere musicale, trap, troppo rappresentato.

Discutibili infine gli interventi della politica e della Chiesa. Quest'ultima, nel sottolineare che da Sanremo si è invocato Satana, attraverso l'esorcista Don Antonio Mattatelli ha colto l'occasione per dichiarare "Noi cattolici ci sentiamo sotto attacco. Si rispettano tutti tranne i cattolici. Si rispetta la sensibilità di tutti tranne che la nostra. C'è bullismo nei nostri confronti. Per troppo tempo anche noi siamo stati un po' in pantofole. Dobbiamo riprendere a combattere. Ci deridono, ci attaccano, ci umiliano. Ci considerano una sottospecie."

Sanremo si è quindi confermato il Festival dello share ma tomba del buongusto.

 

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Blocco navale e ordine di sparare vennero ottimamente accolti da tutti, opinione pubblica compresa, quando nel 1991 e nel 1997 si dovette affrontare l'ondata migratoria albanese. Da rabbrividire i commenti riportati dai quotidiani dell'epoca

Di Lamberto Colla

 

Nei giorni della disputa sulla nave Sea Watch 3 battente bandiera olandese con 47 ospiti africani all'ancora davanti a Siracusa e un patetico barchino con tre deputati che hanno sfidato le intemperie per vedere di persona i migranti, è riesumata la questione della nave Diciotti e la richiesta di giudicare il Ministro dell'Interno, Matteo Savini.

Tutta la politica italiana di quest'inizio d'anno sembra imperniata solo su questa vicenda. L'opposizione sembra una classe di catechisti, limpidi e puri che, invece di contribuire a trovare una soluzione per i migranti e per il rispetto dei nostri confini e soprattutto dei nostri diritti, non trovano altro da fare che buttare benzina sul fuoco e cercare di incenerire Salvini.

Ovviamente tutte le testate giornalistiche sono al seguito di questa ennesima ondata di moralizzazione.

Ben diversa era stato invece il comportamento negli anni della fase migratoria albanese (1991 Governo Andreotti e 1997 Governo Prodi).

Un'esodo suddiviso in tre fasi principali, la prima nel marzo del 1991 alla quale ne seguì una seconda ondata nell'agosto del medesimo anno e infine una terza avvenne nel 1997.

Addirittura all'epoca si arrivò a disporre il blocco navale con l'ordine di sparare pur di non far attraccare le navi dei disperati alle nostre coste. Ancora è stampata nella memoria quella nave (Vlora) carica a livello nemmeno immaginabile, pare fossero 12.000 (forse 20.000) persone, che intercettata nel tentativo di approdare a Brindisi riuscì invece a attraccare a Bari l'8 agosto 1991 (Governo Andreotti).

A questi 12.000 non venne concesso di scendere salvo poi accatastarli per 8 giorni all'interno dello stadio, da dove in molti tentarono di fuggire. Imbrogliati con la promessa di poter tornare e essere ridistribuiti in varie città italiane, alla fine vennero rispediti in Albania.

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Corvetta Sibilla - Marina Militare Italiana - 1997

E che dire dell'incidente marittimo accaduto, nella giornata del venerdi santo (28 marzo) del 1997 (Governo Prodi e Ministro dell'Interno Giorgio Napolitano), che vide coinvolto un nostro pattugliatore, la corvetta Sibilla, e la Katër i Radës con il suo carico di 120 disperati. Uno scontro che portò all'affondamento della nave albanese a seguito del quale morirono 81 persone.

Ebbene all'epoca nessun magistrato pensò di mandare sotto processo Napolitano o Prodi o Andreotti, la Corte di Giustizia di Bruxelles non venne chiamata in causa e le organizzazioni umanitarie internazionali non batterono ciglio. Anzi a rileggere le cronache del tempo vien da rabbrividire.

"Non possiamo accoglierli tutti," "Fuori tutti e subito, sono clandestini", sono alcuni titoli che apparivano in prima pagina e all'interno degli articoli si riferiva di riunioni tra amministratori locali, preoccupati per la stagione balneare, che mettevano sullo stesso piano i profughi con le mucillaggini e le calamità naturali:

"[...] Ieri i sindaci delle aree turistiche lo hanno ricordato in una riunione in prefettura. C'è il proposito di chiedere lo stato di «calamità naturale». I danni provocati dagli albanesi — sostengono — vanno considerati come la siccità o la mucillagine in Romagna.
Corriere della Sera, 18 giugno 1991"

E ancora, "È necessario – afferma la Boniver (ministro dell'Immigrazione, ndr) – impedire ogni tentativo illegale di ingresso in territorio italiano: per questo a nessun albanese sarà permesso di scendere dalle navi
Corriere della Sera, 14 giugno 1991"

Una posizione di intransigenza adottata sin dal 1990 sulla base della legge Martelli di quello stesso anno che distingueva nettamente tra rifugiati politici e semplici migranti "economici"

Ebbene che c'è di nuovo e di diverso dalla posizione presa dal governo giallo verde? Rispetto a quasi 30 anni fa non c'è blocco navale e nemmeno l'ordine di sparare. Forse è questo il motivo per il quale è richiesto a Salvini di presentarsi in Tribunale?

Così procedendo non ce ne usciremo vivi da questa crisi, economica ma sopratutto morale e intellettuale.

Vergogna!

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Video: https://www.youtube.com/watch?v=1HldIdHX7_o&feature=youtu.be 

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Editoriale: -A chi giova paragonare il Parmigiano ai danni da fumo? - Prezzi in discesa per il Burro e la Panna. - R.I.P. - Se ne è andato, in silenzio, un uomo capace e intelligente. - Crisi Ferrarini. Accolta la richiesta di concordato - Ismea, agroalimentare più forte dopo la crisi - Cereali e dintorni. USA verso il sostegno agli agricoltori? -

SOMMARIO Anno 17 - n° 30 29 luglio 2018
1.1 editoriale
A chi giova paragonare il Parmigiano ai danni da fumo?
2.1 lattiero caseario Prezzi in discesa per il Burro e la Panna.
3.1 agricoltura e istituzioni L'Onorevole Antonella Incerti alla CIA Reggiana
3.2 Lutti eccellenti R.I.P. - Se ne è andato, in silenzio, un uomo capace e intelligente.
4.1 parmigiano reggiano Casina, edizione 52, non sarà una semplice fiera...
5.1 eventi cooperativi Confcooperative Parma incontra la Repubblica Dominicana
5.2 formazione È nato CoopUp Parma, il nuovo strumento per l'innovazione cooperativa
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Frumenti: Probabile produzione inferiore al 2017
7.1 agroalimentare e crisi Ismea, agroalimentare più forte dopo la crisi
7.2 imprese emilia romagna Si riduce la flessione delle imprese
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USA verso il sostegno agli agricoltori?
9.1 imprese emilia romagna (continua da pagina 7)
10.1 Crisi Ferrarini Crisi Ferrarini. Accolta la richiesta di concordato
11.1 ambiente DMV e Deflusso Ecologico, finalmente se ne parla
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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Editoriale: - "Tutta colpa di Alfredo" - Lattiero caseari. Prosegue la risalita del Parmigiano Reggiano. Burro in fase calante. - Pomodoro - i dati di inizio campagna. In calo le superfici - Cereali e dintorni. USA e Cina cercano nuove reazioni commerciali. - UE: previsioni di lieve crescita per la produzione di carne bovina -
SOMMARIO Anno 17 - n° 29 22 luglio 2018
1.1 editoriale
"Tutta colpa di Alfredo"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Prosegue la risalita del Parmigiano Reggiano. Burro in fase calante.
3.1 norme e tributi La sospensione del processo tributario
3.2 pomodoro Pomodoro - i dati di inizio campagna. In calo le superfici
4.1 ambiente BONIFICA PARMENSE: IN 45 GIORNI REALIZZATO IL NUOVO POZZO DEL TORRANO
5.1 vino eventi La Grande Festa del Vino 11^ edizione 22 - 23 Settembre 2018 | Vini da 19 Paesi del Mondo
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Usa e Cina potrebbero raggiungere un accordo a breve.
7.1 PO grande MAB UNESCO "PO Grande" - il MAB UNESCO sempre più vicino
7.2 agricoltura ferrara Agricoltura Ferrara. Partecipanza agraria Cento, Pettazzoni (M5s): "quando nuove elezioni?""
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. USA e Cina cercano nuove reazioni commerciali.
9.1 carne bovina UE: previsioni di lieve crescita per la produzione di carne bovina
10.1 Crisi Ferrarini Crisi Ferrarini. Ultima chance il 2 agosto al tavolo governativo
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
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Editoriale: - ONG e migranti, qualcosa non torna.- Discesa per il burro e il Grana Padano. Tengono le panne e il Parmigiano. - Listeria nei surgelati, domenica di allerte per il Ministero della salute - Grandinate e fenomeni sempre più estremi. - Cereali penalizzati dal meteo (-20%) -
SOMMARIO Anno 17 - n° 28 15 luglio 2018
1.1 editoriale
ONG e migranti, qualcosa non torna.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Discesa per il burro e il Grana Padano. Tengono le panne e il Parmigiano.
3.1 salute e benessere Listeria nei surgelati, domenica di allerte per il Ministero della salute
3.2 educazione - ONAF Come diventare assaggiatore di Formaggi? L'11 settembre prenderà il via il corso all'ONAF.
4.1 ambiente Presentato a Palazzo Giordani l Contratto di Fiume Parma - Baganza
5.1 ambiente Grandinate e fenomeni sempre più estremi.
5.2 ambiente Rifiuti. A Parma IREN vorrebbe passare da 130 a 190.000 tonnellate. Bertani (M5S) chiede intervento della Giunta Regionale
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati ancora fortemente instabili
7.1 cereali emilia Cereali penalizzati dal meteo (-20%)
7.2 lavoro e voucher Voucher in agricoltura, Cisl: "Altro che dignità, legalizzano caporalato"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Effetto grano sul comparto soia
9.1 ambiente Fenomeni meteo sempre più estremi, dalle ultime grandinate danni importanti soprattutto ai vigneti della pedecollina
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Domenica, 15 Luglio 2018 09:56

ONG e migranti, qualcosa non torna.

Dalla vicenda dell'ammutinamento sul rimorchiatore Vos Thalassa qualcosa da imparare ci sarebbe. Un campanello d'allarme da tenere in considerazione. La storia sugli inquietanti rapporti tra alcune ONG e gli scafisti era già stata portata alla luce anche in passato.

di Lamberto Colla Parma 15 luglio 2018 -

"Abbiamo le prove dei contatti tra scafisti e alcuni soccorritori" - Il procuratore di Catania (Carmelo Zuccaro - ndr): "Ci sono telefonate con chi organizza gli sbarchi e gruppi finanziati da personaggi discutibili. Ma deve intervenire la politica".

Era il 23 aprile 2017 e a riportare quelle dichiarazioni era "La Stampa". Dal 2013 il procuratore di Catania stava indagando sull'ipotesi che vi fossero accordi tra trafficanti di esseri umani o scafisti che dir si voglia e alcune ONG. "Su Ong come Medici senza frontiere e Save the Children davvero c'è poco da dire, affermava il procuratore catanese, discorso diverso per altre, come la maltese Moas o come le tedesche, che sono la maggior parte".

Una precisa e netta distinzione tra Ong buone e Ong cattive che non lasciava dubbi sul fatto che sarebbe stato indispensabile intraprendere un nuovo indirizzo politico sulla vicenda dei migranti a salvaguardia degli esseri umani e delle ONG stesse.

"Abbiamo evidenze - sottolineava Zuccaro - che tra alcune Ong e i trafficanti di uomini che stanno in Libia ci sono contatti diretti, non sappiamo ancora se e come utilizzare processualmente queste informazioni ma siamo abbastanza certi di ciò che diciamo; telefonate che partono dalla Libia verso alcune Ong, fari che illuminano la rotta verso le navi di queste organizzazioni, navi che all'improvviso staccano i trasponder sono fatti accertati".

Ma la politica non intervenne, non si volle scindere "il bene dal male" e le ONG, la cui etica è tutta da ricercare, addirittura prendevano in giro il nostro Governo esponendo bandiere di cattivissimo gusto, come la nave tedesca Juventa che metteva in bella vista un'elegante "Fuck Irmcc" (l'Irmcc è il centro ci coordinamento italiano).

Molti quindi gli elementi che giustificano il cambio di marcia, imposto da Matteo Salvini, sulla questione del complesso scenario che vede coinvolti i migranti, le ONG e i rapporti con gli alleati.

E non si capisce la ragione per la quale qualcuno vorrebbe che tutto il marcio restasse ancora ben nascosto.

Più si attende a intervenire e più pericolosa si fa la questione. L'episodio dei giorni scorsi che ha visto coinvolto il rimorchiatore "Vos Thalassa" è un elemento da considerare con molta attenzione e bene ha fatto il Ministro dell'Interno a far fare delle indagini direttamente sulla nave militare Diciotti intervenuta a seguito del sequestro dell'equipaggio del rimorchiatore che aveva tratto in salvo i 67 naufraghi, poi "ammutinati".

"Se non ci fai sbarcare in Italia, ti ammazziamo" questa sarebbe una delle frasi indirizzate all'equipaggio della Vos Thalassa da parte di alcuni facinorosi migranti che non volevano essere riconsegnati alle autorità libiche.

Forse è veramente il tempo di usare maggiore determinazione a beneficio di tutti, richiedenti asilo e migranti economici compresi.

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Editoriale: - Ma che splendidi alleati (4) - Lattiero caseari. Alle stelle il latte spot. - #FARM RUN. Le novità 2018 presentate a "Il Noce" - Ilaria Bertinelli, la "cuoca poliglotta," ovvero come fare di necessità virtù. - Cereali e dintorni. In calo le previsioni di grano.
SOMMARIO Anno 17 - n° 24 17 giugno 2018
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (4)
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Alle stelle il latte spot.
3.1 sport all'aria aperta #FARM RUN. Le novità 2018 presentate a "Il Noce"
4.1 diete speciali Ilaria Bertinelli, la "cuoca poliglotta," ovvero come fare di necessità virtù.
5.1 salute e benessere Integratore alimentare ritirato in via precauzionale
5.2 Farm Run Le antiche Terme di Salsomaggiore e Tabiano per il terzo anno saranno al fianco della Farm Run
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. L'incertezza non tende a attenuarsi.
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In calo le previsioni di grano.
8.1 crisi idrica Fabbisogno idrico e crisi. Nuovo summit al Consorzio di Bonifica Parmense
8.2 salute e benessere Un buon motivo per bere il caffè
9.1 BRANDS Ipsos: il Parmigiano Reggiano è il primo marchio DOP al mondo per influenza
10.1 ospitalita' sport FARM RUN #FARM RUN. L'ospitalità si chiama INC Hotels
10.2 enogastronomia Serata Stellata a Arte & Gusto di Parma
11.1 miele Sull'appennino bolognese il polo di produzione di miele più grande d'Europa,
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Domenica, 17 Giugno 2018 09:09

Ma che splendidi alleati (4)

Ipocrisia dominante e scellerati attacchi a una nazione "amica". Questa è l'europa degli "Antipopulisti" dei leader, stupidi e arroganti, dell' "Europa che non c'é", parafrasando la canzone di Edoardo Bannato, "L'isola che non c'è".

di Lamberto Colla Parma 17 giugno 2018 -

E' stato sufficiente un commento, appropriato e assolutamente elegante, del portavoce Attal del presidente francese Emmanuel Macron per ricompattare tutta l'Italia, per di più orfana della nazionale di calcio che è il vero e quasi unico collante dell'unità d'Italia.

"Vomitevole" è la parola utilizzata da Attal nei confronti del Governo Italiano in occasione del caso "Aquarius". Il suo primo pensiero, ha dichiarato nell'intervista televisiva, è verso le donne incinta e i bambini ospiti della nave "respinta" nel mediterraneo.

E' certamente lo stesso pensiero che hanno avuto i gendarmi francesi, lo scorso febbraio, meno di 120 giorni fa, quando avrebbero avuto l'occasione di salvare una madre incinta, pronta al parto, e invece venne respinta alla frontiera di Bardonecchia. La donna, colpita anche da una massa tumorale che le impediva di ben respirare, è infine morta, un mese dopo, all'ospedale di Torino dove era stata portata d'urgenza.

"Abbiamo soccorso la signora che era in evidente stato di difficoltà non solo per la gravidanza ma anche per una voluminosa massa tumorale che non le consentiva di respirare bene. Tutti i giorni i gendarmi francesi respingono donne, bambini e malati senza guardare in faccia a nessuno. Spesso mandano indietro anche persone con tutti i documenti in regola, attaccandosi a dei cavilli." Parlava così, ai mircofoni di Radio Capital Paolo Narcisi, presidente dell'associazione Rainbow4Africa che aiuta i migranti che vengono bloccati al confine con la Francia mentre tentano di passare.

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Pochi giorni dopo il decesso della donna, non paghi della loro fama e "Humanitè", cinque agenti delle dogane francesi hanno fatto irruzione armati in una sala della stazione di Bardonecchia, al confine tra Italia e Francia, costringendo un migrante nigeriano, sospettato di essere uno spacciatore, a sottoporsi al test delle urine.

"Legalitè e humanitè" sono sempre al primo posto tra i pensieri francesi; questo è evidente. Così come, correva l'anno 2011, quando la Francia attaccò, peraltro senza alcuna autorizzazione internazionale, Gheddafi per impadronirsi del petrolio libico gettando nel caos la Libia. Le conseguenze di quella scelta scellerata sono ancora visibili.

Infine un "promemoria" anche alla Spagna che ha dimenticato di contare i proiettili sparati contro i tentativi dei migranti di calpestare le loro coste. Era il 3 ottobre 2005 quando il premier socialista spagnolo Zapatero diede ordine di presidiare le coste e sparare ai migranti. Cinque morti e un centinaio di feriti.

In conclusione, giusto per sottolineare l'ipocrisia politica che attraversa tutta l'europa, certa politica italiana compresa, mentre tutti si preoccupavano delle condizioni dei migranti ospitati nella nave Aquarius, che certamente non una "carretta dei mari", assistiti da medici e riforniti di viveri, l'ennesima tragedia del mare, con decine di migranti affogati in prossimità delle coste africane finisce fra le brevi di cronaca così come i circa 1000 sbarcati a Catania (due già morti) e salvati da 7 operazioni della Guardia Costiera.

L' "Europa che non c'é" - Ma che splendidi alleati!


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(Foto Presidenza del Consiglio - http://www.governo.it/media/il-presidente-del-consiglio-conte-al-vertice-g7-canada/9525 )

(Bennato: https://youtu.be/HypyE4wHGgY )

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