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Dal 14 settembre 2019 apertura straordinaria con eventi, visite guidate al rosone e concerti in collaborazione col Teatro Regio. Con un intervento che interessa circa 600 mq di facciata, il progetto di restauro di San Francesco del Prato si configura come un’impresa capace di coinvolgere non solamente gli addetti ai lavori ma anche Parma e le sue istituzioni culturali. Se il 14 settembre 2019 segna l’inizio della possibilità di effettuare visite guidate in quota per arrivare a due passi dal cielo e soprattutto dal rosone e dalle decorazioni normalmente intuibili solo da grande distanza, sono numerose le iniziative riunite sotto il cappello del messaggio “Liberiamo San Francesco del Prato” eorganizzate per sostenere in svariati modi un’operazione che mira a rendere l’edificio uno dei simboli della città eletta “Capitale Italiana della Cultura” per il 2020.

Visite in quota 

Nei weekend dal 14 settembre fino al 3 novembre – oltre all’eccezione dell’1 novembre e a occasionali appuntamenti su richiesta - sarà possibile partecipare a una serie di visite guidate, che si terranno tra le 9:45 e le 12:45 e tra le 14:00 e le 17:45, con una prima parte propedeutica di circa 15 minuti nel temporary, dedicata all’illustrazione della storia della chiesa, e una seconda di mezz’ora, a circa 20 metri di quota. La visita in quota – si salirà con un ascensore - offrirà l’occasione di ammirare da vicino il grande rosone a 16 raggi e il raffinato decoro delle formelle policrome, ma anche di godere di uno straordinario panorama sul centro storico, con un’inedita vista della cattedrale, a pochi metri in linea d'aria rispetto alla chiesa di San Francesco. 

Con una donazione di 10 euro – che, erogabile dal sito www.sanfrancescodelprato.it, rappresenta anche un concreto contributo individuale al sostegno dell’intervento – si potrà prenotare, a slot fino a 10 persone alla volta, la propria visita. L’apertura del servizio di prenotazione online sarà comunicata dall’organizzazione agli interessati, in modo che possano scegliere la data.

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                                San Francesco del Prato - Rosone - Credit Giuseppe Bigliardi  

 

Il Suono nella Bellezza

Un progetto tanto ambizioso merita una ”adeguata” colonna sonora. San Francesco del Prato, in collaborazione col Teatro Regio di Parma, ospiterà la prima di Luisa Miller, nell’ambito del Festival Verdi 2019, con la regia di Lev Dodin, il cui debutto è fissato per il 28 settembre 2019 (recite 5, 12 e 19 ottobre): lo spettacolo sarà allestito durante i lavori di restauro, trasformando la chiesa-cantiere in teatro e offrendo un’occasione irripetibile di assistere alla rappresentazione in una scenografia e in un allestimento inediti, dei quali anche i ponteggi saranno parte integrante. Ma la rassegna che è ormai diventata un festival lirico internazionale, capace di richiamare ogni anno un pubblico internazionale, è solo una delle numerose iniziative culturali che circondano un cantiere dall’anima spettacolare. Il Suono nella Bellezza è un ciclo di tre straordinari concerti tenuti in questa splendida cornice, pensati per sostenere con l’intero ricavato i lavori di restauro. Tutti previsti alle 20.30.

Si comincerà lunedì 7 ottobre 2019, quando lo Spiritual Trio di Fabrizio Bossoproporrà un personale omaggio alla musica nera, nella variante Gospel e Spiritual. Saranno invece le musiche di Paganini, Verdi, Rossini e Bellini il cuore dell’esecuzione del 14 ottobre, che avrà come protagonista il famoso violinista Massimo Quarta e l’Orchestra I Musici di Parma. L’ultimo dei tre appuntamenti in programma è infine affidato ai famosi musicisti che compongono il Trio di Parma – con Alberto Miodini al pianoforte, Ivan Rabaglia al violino, Enrico Bronzi al violoncello – impegnati in un concerto sulle note di Robert Schumann, Antonín Dvorák e Johannes Brahms. 

Sarà possibile acquistare i biglietti dal 12 di settembre presso la Biglietteria Teatro Regio di Parma: 

tel. 0521 203999 

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Visite istituzionali, transiti tradizionali e installazioni Green

La visita del Cardinal Ravasi il 29 settembre, con talk show del pomeriggio, e il Transito di San Francesco del 3 ottobre si aggiungono per comporre un calendario di eventi che rende conto della partecipazione e dell’interesse intorno alle operazioni di restauro. Tra queste, dal 27 settembre al 27 ottobre, una tappa del tour di Biosphera Project servirà a porre l’accento sul versante delle innovazioni e delle tematiche green nel campo dell’architettura: in Piazzale San Francesco sarà installata un’unità abitativa itinerante ed energeticamente autonoma, progettata secondo i principi della biofilia, con l’obiettivo di portare benessere (tanto del vivere, quanto del Pianeta) e rigenerare corpo e mente degli abitanti. 

 

Modalità di donazione

Attorno al progetto, sono state lanciate un’articolata attività di promozione social e una campagna popolare di raccolta fondi - identificata con il restauro della facciata simbolicamente destinata proprio ai donatori - che tocca diversi mezzi di comunicazione. Senza trascurare l’importanza di elementi estremamente tangibili, come l’installazione in piazza Garibaldi, dove hanno trovato posto una delle inferriate rimosse dalla facciata e uno scrigno contenente il cofanetto con il troncone dell’inferriata stessa, simbolo dell’operazione di sostegno collettivo strutturata in due fasi, da aprile a settembre e da ottobre fino alla riapertura prevista nel 2020. Per ricordare la vicenda travagliata che ha visto gli spazi della chiesa e del convento diventare un carcere, è stata infatti ricavata una serie limitatissima di copie numerate di una raffinata confezione di cartone contenente un frammento certificato del punto di intersezione delle sbarre della vecchia prigione, provenienti quasi interamente dalla facciata e rimosse per scelta architettonica di ripristino. Le sezioni saranno consegnate ai donatori più generosi, come testimonianza del loro contributo. 

È possibile sostenere il progetto attraverso un’erogazione liberale, beneficiando dell’Art Bonus, che consente il recupero fiscale del 65% dell’importo donato sia da liberi cittadini che da imprese.

BENEFICIARIO Diocesi di Parma

IBAN IT02N0623012700000038406827 c/o Crédit Agricole Italia

CAUSALE Art Bonus – Diocesi di Parma – San Francesco del Prato – Parma – Tuo Codice Fiscale o P. Iva

Il sostenitore versa una cifra a piacere sul sito www.sanfrancescodelprato.it tramite carta di credito o bonifico. In base all’importo dell’offerta, oltre alla presenza nel registro dei donors, saranno proposti un oggetto o un’attività come segno di ringraziamento:

- a partire da 10 euro: visita al rosone

- a partire da 30 euro: un gadget eco-friendly

- a partire da 200 euro: un cofanetto contenente un troncone di inferriato certificato e numerato

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Cofanetti contenenti ognuno una sezione delle grate carcerarie credit Francesca Bocchia 

 

UNO “SCRIGNO” PER RACCONTARE UN PEZZO DI STORIA

San Francesco del Prato ha una storia travagliata, dall’epoca napoleonica fino al 1992 da Chiesa fu trasformato in carcere. Un gioiello nascosto a cui finalmente è stato riconosciuto il suo immenso valore storico e culturale, portando così allo sviluppo di un progetto per il suo completo restauro. La prima fase dei lavori ha visto l’eliminazione dalla facciata delle inferriate del carcere, che da oltre 200 anni deturpavano, in più punti, la sobria architettura del complesso architettonico. L’agenzia Areaitalia, che si occupa della campagna di comunicazione per la raccolta fondi, ha voluto dare valore a questo “pezzo di storia” rendendolo il simbolo tangibile della rinascita della Chiesa.

Sono stati creati quindi dei cofanetti contenenti ognuno una sezione delle grate carcerarie. Il messaggio portante della campagna “Liberiamo San Francesco del Prato” viene espresso simbolicamente proprio da questi pezzi di grata, tagliati accuratamente in corrispondenza dello snodo e numerati uno ad uno. All’interno del cofanetto oltre alla grata del carcere troviamo un opuscolo che racconta la storia della chiesa con foto suggestive e frasi francescane e il certificato di autenticità che ne garantisce la provenienza certa e l'unicità. Un cordino sigilla la confezione (che ricorda il cingolo che indossano i frati) fissato con ceralacca marchiata. Infine, per consentire l’esposizione della riproduzione della finestra carceraria sono stati realizzati con i tagli di lavorazione cartotecnica due alloggiamenti che permettono di collocarla agevolmente ovunque si voglia. Il cofanetto è stato realizzato con materiali volutamente poveri e con linee semplici ed eleganti, una confezione "green" che riflette lo spirito francescano. Un progetto che rispetta l’ambiente anche nella scelta del contenitore esterno e degli imballaggi che non contengono plastica ma solo carta riciclata. Realizzati in numero limitato, questi cofanetti saranno consegnati a coloro che avranno donato on-line e che potranno ricevere un segno tangibile del loro contributo (sanfrancescodelprato.it).

In Piazza Garibaldi a Parma sarà presente un’importante installazione dove saranno collocati: una delle inferriate rimosse dalla facciata, uno scrigno con il cofanetto, alcune pannellature di approfondimento sulla storia della Chiesa e le modalità per contribuire alla raccolta fondi popolare. 

Crédit Agricole Italia darà visibilità alla campagna stessa, allestendo le filiali cittadine con poster di “Liberiamo San Francesco del Prato” posizionando inoltre totem di comunicazione con il cofanetto, fisicamente inserito in una teca.

 

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                             San Francesco del Prato - Lavori in corso - Credit Francesca Bocchia 

 

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                    San Francesco del Prato - Facciata - Dopo il restauro

 

 

Pubblicato in Cultura Parma
Mercoledì, 31 Luglio 2019 14:12

Divieto di balneazione nel litorale di Rimini

A seguito dei prelievi eseguiti lunedì da Arpae, è in vigore il divieto di balneazione per lo sforamento dei parametri di legge di escherichia coli, in 13 punti del litorale riminese, per circa 9km. Il divieto si estende anche a Cattolica e Misano, comprendendo anche due zone a Lido di Volano (Ferrara), uno a Savignano, uno a Cesenatico e uno San Mauro, nella provincia di Forlì-Cesena. 

Sono in corso i campionamenti volti a verificare il rientro nei limiti di legge dei parametri batteriologici risultati non conformi. I prelievi sono stati ripetuti oggi e se i parametri domani rientreranno nella norma, la balneazione non sarà più vietata. 

Pubblicato in Cronaca Emilia
Martedì, 30 Luglio 2019 16:10

Arrestato dopo anni di maltrattamenti alla moglie

Un incubo che andava avanti da troppo tempo, addirittura da marzo 2013. Violenze domeniche sfociate anche in abusi sessuali. Maltrattamenti fisici e psicologici che la moglie di un uomo di 63 anni di origine marocchina e residente a Bibbiano (Reggio Emilia) continuava a subire. Lo scorso giugno, la donna ha però trovato il coraggio di denunciarlo, dopo anni di sofferenza.

Sabato è stato finalmente arrestato dai carabinieri su provvedimento del Gip del tribunale di Reggio Emilia ed è agli arresti domiciliari, in un’abitazione diversa da quella della vittima, con l'accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Le tante iniziative organizzate dalla polisportiva di Collecchio hanno permesso di donare un mattoncino di cuore alla futura oncologia dell'Ospedale Maggiore di Parma.

Trofei, tornei, risate e beneficienza: questo e tanto altro è il Cervo, associazione di Collecchio che vive e cresce di passione sportiva e di impegno sociale. Oltre una decina di squadre giovanili di calcio e altrettante di pallavolo femminile, alle quali si aggiunge la squadra di bocce e il lavoro di tanti soci volontari che sostengono e organizzano le varie attività che si svolgono all’interno degli impianti sportivi collecchiesi.

Perché il gioco per loro continua anche fuori dal campo con tortellate in compagnia condite dalla solidarietà. Quest’anno i dirigenti della Polisportiva il Cervo hanno deciso di destinare una parte dei fondi raccolti durante le cene sociali, le manifestazioni e i tornei giovanili al Centro Oncologico di Parma. A firmare il simbolico mattoncino, in numero limitato che comporrà la cornice del plastico di prossima realizzazione, erano presenti il presidente Claudio Vecchi, il vice Franco Ceccarini e Roberto Picelli in rappresentanza dei consiglieri.

“Oltre le tante attività che svolgiamo – ha dichiarato il presidente Vecchi - abbiamo pensato di dare un piccolo segnale su un progetto importante per un intero territorio. E i nostri soci sono d’accordo con noi che, tra i valori di solidarietà che un’associazione come la nostra deve avere, quello di migliorare la salute e il benessere delle persone che ne hanno bisogno”. 

“Questi piccoli segnali – ha aggiunto Franco Ceccarini - costruiscono una comunità più coesa e unita nell’affrontare le difficoltà legate ad una malattia che purtroppo molte famiglie si trovano a vivere. Anche noi volevamo fare squadra, insieme a tanti altri, per contribuire a realizzazione questo importante progetto”.

Un ringraziamento sincero arriva dalla dottoressa Nunziata D’Abbiero, direttrice della Radioterapia dell’Ospedale Maggiore di Parma: “Il valore non è nell’importo donato ma nell’averlo fatto. Per questo davvero grazie e speriamo che il vostro gesto sia contagioso”.

 

 Dona “un mattoncino di cuore” per il Centro Oncologico. 

  • online sul sito insiemeconteparma.it
  • con bonifico bancario Iban IT47F 06230 12700 0000 38377020
  • tramite una delle associazioni in ambito oncologico di preferenza
  • nei Punti di Raccolta accreditati che espongono i materiali e il logo di “insieme CON te”
Pubblicato in Cronaca Parma

Quest'anno anche Parma si è unita alle celebrazioni svolte ogni anno da Casa Cervi di Gattatico. Ieri sera, in piazzale Picelli, si è tenuta la Pastasciutta Antifascista. La data è stata scelta per ricordare il 25 luglio 1943, che segnò la fine dell'oppressione fascista.

Insieme ad altre 120 città italiane, si è svolto un momento di festa per riflettere sull'attuale situazione politica e sociale.
Oltre 300 persone presenti per più di 30 kg di pasta che il circolo Arci Pedale Veloce ha offerto ai presenti.

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Pubblicato in Cronaca Parma

Ieri sera, intorno alle ore 22.30, è giunta una telefonata al numero di emergenza 112NUE da parte del capotreno di un convoglio, partito da Milano e diretto a Bologna, che segnalava l’avvenuto accoltellamento di un passeggero, quando il treno era fermo alla stazione di Modena.

Gli agenti intervenuti hanno immediatamente soccorso la vittima, un cittadino senegalese regolarmente soggiornante in Italia, il quale inizialmente è stato accusato da un 18enne tunisimo di avergli rubato lo zaino. Una volta arrivati a Modena, il primo, è stato raggiunto da un fendente alla gamba destra mentre il giovane tentava di strappargli lo zaino con il concorso di un amico, sopraggiunto in un momento successivo dalla banchina. Durante la fuga l’aggressore ha perso momentaneamente il cappellino da baseball che indossava, facendo intravedere una serie di mèches bionde sui capelli scuri, elemento determinante nel riconoscimento successivo da parte della vittima e di un testimone dell’accaduto.

Grazie alla descrizione dei due soggetti, la Centrale Operativa ha immediatamente provveduto a diramare la nota di ricerca a tutte le Volanti sul territorio. 

Il 18enne è stato individuato nelle immediate vicinanze della Stazione Ferroviaria e una volta fermato ha dichiarato alla Polizia di essere stato vittima poco prima del furto del proprio zainetto. Lo straniero, perfettamente corrispondente alle descrizioni acquisite, se non per il fatto di indossare un pantalone lungo anziché dei bermuda, è stato accompagnato in Questura per controlli più approfonditi in quanto sedicente.

L’aggressore, irregolare in Italia e con un precedente di Polizia per furto aggravato, è stato riconosciuto dalla vittima e dal testimone oculare. All’interno dello zaino in suo possesso sono stati recuperati i pantaloni, che evidentemente aveva sostituto con i bermuda, pensando di non essere riconosciuto.

Come disposto dal Magistrato di turno, il tunisino è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale.

La vittima è stata dimessa dal Pronto Soccorso del locale Policlinico, dove era stata accompagnata per le cure del caso dal personale sanitario del 118, con prognosi di 7 giorni per piccola ferita da arma da taglio.

Sono in corso indagini per risalire all’identità del complice.

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La Squadra Mobile ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena il 20 luglio scorso a carico di un modenese di 50 anni, indagato per il reato di atti persecutori nei confronti della ex moglie.

Si tratta del 7° caso di stalking da inizio anno, seguito dalla Sezione della Squadra Mobile specializzata in reati contro la persona, conclusosi con l’emissione di una misura cautelare.

L’uomo, sin dalla separazione, avvenuta nel lontano 2013, non avendo accettato la fine della relazione coniugale. Aggressioni verbali, minacce, insulti e umiliazioni, persecuzioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti presso l’abitazione della ex consorte. 

Solo nel mese scorso, la donna si è determinata a sporgere querela nei confronti dell’ex marito, ormai sfinita psicologicamente dalle continue vessazioni e preoccupata anche per la propria incolumità psichica e fisica.

L’accurata attività di indagine eseguita dalla Squadra Mobile ha permesso di raccogliere le fonti di prova necessarie alla Procura della Repubblica di Modena per richiedere in via d’urgenza al G.I.P. l’emissione della misura cautelare del divieto di avvicinamento.

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Rimangono stazionarie le condizioni della bambina di 9 mesi ricoverata da ieri, martedì 23 luglio, in Terapia Intensiva al Policlinico di Modena. L'ospedale informa che la prognosi rimane riservata. 

La piccola era giunta in ambulanza al Pronto Soccorso del Policlinico di Modena verso le 12,30 per un grave arresto respiratorio, causato da un corpo estraneo rimosso dagli operatori di Modena Soccorso durante le prime manovre di rianimazione. 

Al Pronto Soccorso, la piccola è stata stabilizzata e poi ricoverata in Terapia intensiva.

Pubblicato in Cronaca Modena

Grande successo, il 29 giugno scorso, per la Cena solidale organizzata dalla Società del Menecò di Medolla. Sono stati, infatti, raccolti 4.700 euro che verranno destinati alla Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Ospedale Civile di Baggiovara, diretta dalla dottoressa Micaela Piccoli che ha simbolicamente ricevuto l’assegno simbolico dal presidente di Menecò, Danilo Paraluppi. I fondi raccolti, insieme a risorse aziendali, consentiranno nei prossimi mesi di acquistare una strumentazione chirurgica avanzata per la patologia tiroidea che nella Provincia di Modena ha una prevalenza del 50%, superiore alla media nazionale che si attesta sul 30%: la metà della popolazione analizzata presenta la patologia tiroidea. Ogni anno sono 4.000 i pazienti seguiti all’Ospedale di Baggiovara per patologie della tiroide, di questi 250 ricorrono alla chirurgia. I pazienti in follow-up post-chirurgico per tumori tiroidei sono circa 600.

Il Sistema avanzato Avalanche SI per il monitoraggio intraoperatorio riduce il rischio di lesioni ai nervi laringei, una delle più diffuse complicanze della chirurgia tiroidea, migliora la completezza di una tiroidectomia, e l’acquisizione di informazioni aggiuntive in caso di coinvolgimento neoplastico dei nervi. Il Sistema Avalanche consiste in un raffinato sistema di sonde che consente il monitoraggio continuo della funzionalità dei nervi laringei con allarmi sonori che indicano anche il solo avvicinamento al nervo riducendone ulteriormente i possibili danni temporanei o permanenti che essi siano.

“Desidero ringraziare ancora una volta la Società del Menecò –commenta il dottor Ivan Trenti, Direttore generale dell’AOU di Modena – per la grande sensibilità dimostrata nei confronti dell’Ospedale Civile. Dopo l’importante contributo alla campagna di raccolta fondi per la Sala Ibrida, ecco una donazione che ci consente di potenziare la dotazione tecnologica per la patologia della tiroide. Il grande affetto che la cittadinanza ci ha dimostrato in questi anni è un grande stimolo per il nostro impegno costante a beneficio della collettività.”

Grazie all’utilizzo crescente di uno strumento diagnostico non invasivo, quale l’ecografia del collo, le alterazioni della morfologia tiroidea viene diagnosticata con grande anticipo anche in soggetti asintomatici. Gli studi più recenti dimostrano che in Italia, in particolare in Emilia - Romagna, la patologia nodulare tiroidea si conferma molto frequente.

“Uno studio da noi pubblicato nel 2013 - afferma il professor Vincenzo Rochira, Direttore pro-tempore dell’Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena - ha dimostrato che 1 su 2 soggetti sani residenti nella Provincia di Modena, non consapevoli di avere una malattia tiroidea, presenta alterazioni ecografiche della ghiandola. Questo significa. Secondo alcuni studi, ancora da confermare, una possibile causa di questa prevalenza è la carenza di iodio nell’aria, che caratterizza la nostra zona. È fondamentale ricordare, tuttavia, che solo il 2% di tutti i noduli riscontrati ha una natura maligna. E’ fondamentale, quindi, non allarmarsi per questo dato che è anche il frutto positivo della nostra sempre più raffinata capacità diagnostica. Una famigliarità o alcuni sintomi ben precisi che il medico di medicina generale sa riconoscere, possono suggerire un approfondimento diagnostico e, se il quadro clinico lo renderà necessario, per un approccio terapeutico. Per definire il grado di rischio di malignità di un nodulo tiroideo, i clinici hanno a disposizione un altro strumento, oltre all’ecografia: l’agoaspirato eco-guidato, seguito dall’esame citologico, cioè lo studio al microscopio delle cellule prelevate. Grazie all’ecografia e all’interpretazione del dato ecografico, secondo standard internazionali, è possibile oggi eseguire un’importante selezione dei noduli che necessitano realmente di un approccio chirurgico”. Nei casi in cui l’approccio chirurgico non è necessario, la patologia tiroidea viene trattata tramite metodiche non invasive, quali la termoablazione, che permette di ridurre di volume i noduli di grandi dimensioni che causino una compressione delle strutture del collo o importanti inestetismi. Tale attività è attiva presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena da circa due anni.

“Il trattamento dei noduli tiroidei, sospetti per malignità, prevede la chirurgia - spiega la dott.ssa Micaela Piccoli, Direttore Chirurgia Generale, d’urgenza e Nuove Tecnologie Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena - che consiste nell’asportazione parziale o totale della ghiandola tiroidea, fattibile con diversi accessi che vanno dalla tradizionale incisione sul collo, fino alle tecniche mini-invasive e robotiche più innovative. Una delle complicanze più gravi di questa chirurgia è la lesione dei nervi laringei ricorrenti che decorrono in stretta adiacenza alla tiroide e che vanno ad innervare le corde vocali. Una loro lesione comporta una paralisi temporanea o permanente di una o entrambe le corde vocali, con ovvie possibili ripercussioni sulla voce. Questa complicanza, in un centro ad alta casistica come il nostro, ha un’incidenza del 4-6 % come paralisi transitoria dell’1 - 2 % come paralisi definitiva. La paralisi bilaterale è l’evento più grave che, per fortuna, ha un’incidenza ridotta, che si attesta sullo 0,6%. Il nuovo sistema che acquisteremo grazie a Menecò potrà ridurre ulteriormente il rischio di queste complicanze.”

 

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Ieri pomeriggio, personale della Squadra Volante di Modena ha tratto in arresto un cittadino ghanese di 28 anni, responsabile del reato di tentato furto aggravato.

Gli agenti sono intervenuti presso l’Ipercoop del Centro Commerciale “I Portali” a seguito di segnalazione da parte di una Guardia Particolare Giurata, che aveva fermato il ghanese oltre la barriera delle casse, il quale si era appropriato di diversi prodotti, nascosti all’interno di una borsa.

Il 28enne si era, infatti, recato alle casse pagando solo due confezioni di latte, dopo aver scelto oculatamente dei prodotti privi di dispositivo antitaccheggio per un valore complessivo di 284,00 euro, prelevandoli dal reparto hi-fi. 

Lo straniero, con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e clandestino sul territorio nazionale, è stato accompagnato in Questura per più approfonditi accertamenti, al termine dei quali è stato trattenuto presso le celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Il materiale, tutto rivendibile, è stato restituito al responsabile dell’esercizio commerciale.

Pubblicato in Cronaca Modena
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