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Mercoledì, 21 Agosto 2024 09:28

Aggressione di un lupo a un bambino a Finale Ligure.

Il primo filmato fatto in Italia dell'aggressione di un lupo selvatico a un bambino.

Posizionate fototrappole e autorizzato l'uso di pallottole di gomma

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Roma, 8 dicembre 2022 - Sempre più frequenti avvistamenti ed attacchi di lupi a greggi, cani da caccia e animali domestici, sull’Appennino, in provincia di Parma e nel resto del Paese, mi hanno spinto a rivolgere ai Ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente un’interrogazione per chiedere interventi a tutela di allevatori, coltivatori e, più in generale, dei cittadini danneggiati dalla situazione. 

Il consigliere chiede che si assumano iniziative per evitare nuovi episodi di aggressione all'uomo. Fabio Rainieri (Ln), in un'interrogazione rivolta alla Giunta regionale, riferisce che si sarebbero verificati "numerosi attacchi di lupi e ibridi ad aziende, con forte intensità nella provincia di Parma, in particolare nelle valli del Taro e del Ceno". Si tratterebbe, a parere del consigliere, di "un'emergenza diffusa che richiede urgenti misure preventive e di contrasto".

Nei giorni scorsi, inoltre,- scrive Rainieri- si sarebbe "registrata l'aggressione di un lupo/ibrido ad un allevatore che non ha riportato seri danni solo grazie all'intervento dei suoi pastori maremmani intervenuti per difenderlo, rimanendo feriti".

"Un fattore di minaccia per la conservazione del lupo- spiega- è infatti rappresentato dall'ibridazione cane-lupo, che costituisce un grave pericolo sia per motivi sanitari sia per questioni di convivenza, in quanto questi esemplari sono responsabili di attacchi a cani domestici che a cani da caccia, come denunciato anche dal mondo veterinario".

Il consigliere ricorda anche che "il lupo (canis lupus) è una specie protetta sia a livello nazionale sia a livello europeo con la direttiva 92/43/CEE 'Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche', che vieta qualsiasi forma di cattura o uccisione deliberata sulle specie" e segnala che "sarebbe in fase di approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni il "Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia", proposto dal ministro dell'Ambiente, che definisce azioni di salvaguardia della specie e minimizzazione del suo impatto sulle attività dell'uomo, prevedendo inoltre deroghe al divieto di rimozione di lupi dall'ambiente naturale in casi di necessità".

Rainieri chiede quindi all'esecutivo regionale quali iniziative intenda assumere per evitare che si verifichino nuovi episodi di aggressione all'uomo, se vi siano a livello regionale interventi di monitoraggio, prevenzione e contrasto del fenomeno d'ibridazione e quali siano i tempi di conclusione e presentazione del Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia.

(Fonte Regione Emilia Romagna 17 agosto 2016)

Domenica, 04 Gennaio 2015 15:07

Perplessità dalle Lega per la difesa del cane.


La Lega Nazionale per la Difesa del Cane si rivolge alle istituzioni per fare chiarezza sulla questione dei lupi.

Parma, 04 gennaio 2015 ----
La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha espresso costernazione dopo aver appreso dell'´invio di una lettera da parte di 16 comuni parmensi ubicati nella Valtaro e nella Valceno al presidente della Regione, al presidente della Provincia, alla Prefettura e al Corpo Forestale dello Stato per denunciare, a seguito di svariate segnalazioni sul loro territorio, attacchi avvenuti presumibilmente da parte di lupi che avrebbero provocato l´uccisione di animali d´allevamento, cani da caccia e, in alcuni casi, aggressioni alle persone.

La stessa Lega Nazionale per la Difesa del Cane in una lettera aperta si rivolge agli enti preposti non soltanto per esprimere perplessità ma anche per richiedere scrupolosi accertamenti in merito alle dichiarazioni esternate dai primi cittadini di Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgotaro, Compiano, Fornovo, Medesano, Pellegrino Parmense, Solignano, Terenzo, Tornolo, Valmozzola, Varano de Melegari e Varsi. Già da svariati anni la Provincia di Parma, in accordo con la Regione Emilia-Romagna, provvede al risarcimento degli animali da reddito uccisi da lupi, fra l´altro con tempistiche relativamente celeri, previa certificazione che l´attacco sia effettivamente opera di un lupo.

Dice l'associazione animalista in una nota: "Il risarcimento è contemplato per la perdita di bovini, caprini, cervidi, suini ed equini. Ricordiamo inoltre che furono stanziati 250 mila euro per un progetto pubblico finalizzato a offrire agli allevatori la possibilità di installare recinzioni elettrificate sia fisse sia mobili. In merito ai cani da caccia ´´letteralmente sbranati´´ lo stesso Corpo Forestale dello Stato provinciale ridimensiona il problema.

Purtroppo i segugi ben addestrati dai cacciatori non di rado invadono le tane dei lupi con modalità aggressive, provocando una naturale reazione di difesa. Relativamente ai presunti attacchi a persone, gli ultimi rilevati oggettivamente risalgono a circa duecento anni fa. Per questo motivo LNDC si rivolge alle istituzioni al fine di fare chiarezza in merito a dichiarazioni che dovrebbero essere avvalorate da elementi oggettivi per risultare credibili". Conclude la nota della Lega Nazionale per la Difesa del Cane: "Si assiste, pertanto, con una periodicità costante, a iniziative di pubblici amministratori che pregiudicano l´incolumità del lupo fra l´altro già vittima di barbare uccisioni a fucilate o tramite bocconi avvelenati da parte di ignoti criminali quali i bracconieri".

(S.P.)

Pubblicato in Agroalimentare Parma

 

Stanziati 25.000€ per un nuovo progetto

Piacenza, 14 Gennaio 2014 -- --

Ghilardelli: “Le risorse serviranno a definire le migliori strategie per la prevenzione. Assegnati altri 40mila euro agli Atc per prevenzione e indennizzo”

“E' necessario chiarire – interviene l'assessore provinciale alla Tutela faunistica Manuel Ghilardelli a seguito delle sollecitazioni sollevate negli ultimi giorni  - cosa le istituzioni, e la Provincia in particolare, stanno facendo per cercare, in un momento particolarmente difficile, di rendere più sostenibile il rapporto tra la fauna e le attività antropiche. Nell'ultimo anno, stante la novità del problema, particolare attenzione è stata posta, come già annunciato, all'acquisto di presidi di prevenzione dei danni da lupo. Ma c'è un ulteriore progetto per il 2014: l'Amministrazione coinvolgerà le organizzazioni professionali e agricole, attraverso la stipula di un'apposita convenzione con la Provincia e in coordinamento con le iniziative regionali in fase di programmazione, per definire le migliori strategie per prevenire i danni da lupo alle attività zootecniche. In altre parole, in accordo con le associazioni, verranno individuati i migliori e più efficaci sistemi di prevenzione per ogni singolo caso sul territorio e sarà promossa una formazione degli allevatori relativamente all'adozione delle corrette modalità di gestione dell'allevamento per ridurre i rischi di predazione. Il progetto è stato finanziato con risorse pari a 25mila euro già inserite nell'assestamento di bilancio del novembre scorso. L'iniziativa che si intende attuare è complementare ad un'analoga azione che la Regione Emilia-Romagna intende avviare a breve: la sinergia che si potrà creare tra l'intervento provinciale e quello regionale consentirà di ottenere sicuri benefici per il territorio locale. A ciò si aggiungono altri 40mila euro destinati agli Atc per il supporto nelle attività di prevenzione e indennizzo dei danni: questo consentirà di svincolare risorse per aumentare le disponibilità di bilancio per l'acquisto di strumenti di prevenzione”. 

La Provincia - conclude Ghilardelli - è consapevole delle difficoltà della zootecnia nelle aree svantaggiate; la volontà è quella di non sottrarsi al proprio ruolo di supporto e sostegno alle imprese meritevoli, confrontandosi con gli allevatori direttamente interessati perché adottino, fin da subito, gli strumenti già disponibili, prendendo comunque coscienza della necessità di convivere con queste presenze, in modo da aiutare concretamente l'ente ad individuare le strade migliori tra quelle realisticamente e legittimamente percorribili, per rendere tale convivenza sostenibile”.

(Provincia di Piacenza)

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