Confesercenti, Cna, Lapam, Confcommercio Fam: "Positivo il segnale sull'Imu sui beni strumentali di impresa, incoraggianti gli interventi sulla spesa, ma tanto rimane da fare su ristrutturazione della spesa, recupero di efficienza e sburocratizzazione" -
Modena, 21 febbraio 2014 -
"E' importante – fanno sapere attraverso una nota stampa Cna, Confesercenti, Lapam, Confcommercio Fam della città di Modena – che, dopo una lunga discussione, sia giunto un segnale di attenzione verso il mondo dell'impresa attraverso una prima riduzione di 1,5 punti sui beni strumentali di impresa (negozi, botteghe, capannoni)"
"Viene così invertita – prosegue il comunicato delle quattro Associazioni – una tendenza radicata nella attuale amministrazione che in passato ha visto un non indifferente ricorso alla leva fiscale con il risultato di schiacciare ancora di più le Pmi sotto il peso di un carico fiscale che non ha eguali al mondo".
"Non disconosciamo il fatto – precisano Confcommercio Fam, Confesercenti, Cna, Lapam – che il Comune, ha raggiunto un sostanziale equilibrio pur dovendo fare i conti con minori entrate pari a 26 milioni di euro in conseguenza dell'abolizione dell'IMU sulla abitazione principale e di ulteriori tagli ai trasferimenti da Roma; tuttavia crediamo che ancora molto resti da fare sul versante della razionalizzazione della macchina comunale e sul recupero di una maggiore efficienza della stessa".
"Resta poi da compiere – puntualizzano le quattro Associazioni – un profondo intervento di sburocratizzazione dei procedimenti, anche attraverso un più deciso e generalizzato utilizzo dello strumento dell'autocertificazione e che, più volte promesso in questi anni, è rimasto lettera morta"
"Inoltre – dichiarano Confesercenti, Confcommercio Fam, Lapam, Cna – ci aspettiamo che con la prossima giunta si affronti definitivamente il tema di quella serie di costi che la legge sul federalismo fiscale non annovera tra i costi standard (sport, cultura ed altri); non si tratta di chiudere i relativi servizi, ma di mettere in atto un processo di razionalizzazione che contempli un maggiore coinvolgimento nella loro gestione da parte di soggetti privati e consenta in tal modo di liberare risorse da destinare allo sviluppo ed a servizi imprescindibili".
"Si tratta in definitiva – concludono le quattro Associazioni – di entrare nell'ottica per cui, in un periodo difficile quale quello che la nostra comunità sta vivendo, l'unica strada per restituirle slancio è quella di recuperare tutte le risorse possibili per abbattere anche a livello locale il peso fiscale sulle Pmi, il vero motore dello sviluppo e della possibile ripresa economica della città".
(Fonte: ufficio stampa CNA MO)