Dopo le azioni di coordinamento dei Comuni incrementate a partire dal primo lockdown che hanno portato a un costante e continuo confronto con tutti gli attori del territorio per l’applicazione di regole comuni atte al contrasto della diffusione della pandemia, all’aiuto alle categorie più colpite dalle chiusure e alla ripartenza, la Provincia torna ad essere protagonista anche nella gestione della ripresa dell’attività didattica in presenza degli Istituti secondari di secondo grado fissata per il 7 gennaio.
«Nonostante la Provincia abbia competenze limitate dall’attuale legislazione in quanto Ente di secondo grado - spiega il Presidente Giorgio Zanni – siamo in grado di integrare in modo straordinario i fondi a disposizione del trasporto pubblico locale grazie al saldo delle risorse incrementali arrivato dai Ministeri dell’Interno e dell’Economia e legate all’emergenza Covid. Non appena ricevute pochi giorni fa, non abbiamo avuto alcun dubbio sul destinarle immediatamente a due aspetti fondamentali per la ripresa delle scuole in totale sicurezza. Si tratta di misure straordinarie che vanno a beneficio di tutti i 42 Comuni della Provincia e dell’intera comunità studentesca, integrando ulteriormente i fondi stanziati dal Governo e dalla Regione. Un'azione tutt'altro che scontata per molte altre Province italiane e della quale approfittiamo per accelerare drasticamente».
Il Presidente Zanni ha firmato ieri la determina con cui si destinano subito altri 720.000€ principalmente su due linee di azione. La prima sarà quella di istituire un servizio di addetti e steward che si posizioneranno nelle principali fermate degli autobus in prossimità delle scuole per evitare assembramenti e gestire la salita e la discesa dai mezzi degli studenti negli orari di entrata e di uscita. La seconda azione è invece diretta all’installazione di un sistema di videosorveglianza sull’intera flotta che, guidato da un nuovo software che prevede il conteggio istantaneo delle persone, aiuterà a far rispettare la capienza massima sui mezzi, prevista dai termini di legge e evitare rischiosi sovraccarichi nelle ore di punta.
«Si tratta di due misure - continua il Presidente Giorgio Zanni – che in accordo con l’Agenzia della Mobilità provinciale cercheremo di calare subito sul territorio. In particolare gli steward che verranno impegnati per prevenire assembramenti e far rispettare le norme di distanziamento nelle fermate più frequentate del capoluogo e in tutta la provincia, auspicando che questo possa portare ad aumentare il senso generale del rispetto delle regole da parte degli studenti stessi. Per quanto riguarda invece il sistema di video sorveglianza, oggi montato sul 40% dei mezzi, insieme ad Agenzia della Mobilità e SETA cercheremo di far installare i primi dispositivi nelle settimane iniziali di gennaio per poi procedere su tutti gli altri mezzi delle flotta provinciale da qui a pochi mesi. Non si tratta solo di una misura di sicurezza, ma alla registrazione delle immagini viene in questo caso abbinato un nuovo software conta-persone che aiuta a monitorare ulteriormente il rispetto della capienza sui mezzi. Un investimento atteso da tanti anni che rimarrà utilissimo anche alla fine della pandemia proprio per la sua funzione di tutela, prevenzione e sicurezza di passeggeri e conducenti».
L’impegno della Provincia non si ferma ad ogni modo a queste due azioni, ma continuerà nel Tavolo di coordinamento condiviso guidato dalla Prefettura e nel dialogo costante con dirigenti scolastici, forze dell’ordine, associazioni di categoria, gestori del trasporto pubblico, sindacati e Comuni per supportare gli studenti, gli insegnanti e il personale scolastico nella riapertura.
«Lo abbiamo fatto a partire dall’estate – conclude il Presidente Zanni - investendo 2 milioni di euro di risorse proprie per garantire il distanziamento nelle attuali strutture, il noleggio di nuovi spazi, il potenziamento della connettività a cui ne sono stati aggiunti altri in queste ultime settimane per rispondere ad ulteriori esigenze dei dirigenti scolastici. Continueremo a farlo per quanto ci è possibile nonostante l'azione delle Province sia ad oggi ancora limitata, sperando che il Legislatore comprenda il ruolo che le Province possono ancora esercitare. Un ruolo centrale, di area vasta e di coordinamento fra Sindaci e comunità locali che sta risultando di fondamentale importanza durante la situazione pandemica attuale».