Via libera dalla Giunta regionale al riparto e all'assegnazione ai Comuni dei contributi per il 2020 dal Fondo nazionale. Dal 2015 ad oggi, superano i 39 milioni di euro le risorse messe in campo dalla Regione attraverso il Fondo nazionale e regionale
Bologna - Una rampa ripida per entrare in casa. Palazzi privi di ascensore o montascale. Porte d’ingresso alle abitazioni troppo strette, bagni poco funzionali. Tutte situazioni che limitano, o impediscono del tutto, l’autonomia delle persone con disabilità. A sostegno del superamento delle cosiddette barriere architettoniche, la Giunta regionale ha dato il via libera al riparto e all’assegnazione ai Comuni della quota 2020 del Fondo nazionale dedicato.Si tratta complessivamente di 9 milioni e 800mila euro,che verranno utilizzati come contributiper finanziare interventi negli appartamenti e nelle parti comuni dei palazzi abitati da disabili.
“Parliamo di un diritto fondamentale, quello a una vita autonoma- sottolinea la vicepresidente e assessora con delega al Welfare, Elly Schlein-, che significa anche potersi muovere e spostare senza limitazioni, tanto più se lo spazio è la propria abitazione. Parliamo di un diritto esigibile, e che va riconosciuto, a ogni cittadino. Come Giunta abbiamo proceduto al riparto e all’assegnazione ai Comuni della quota del Fondo nazionale; voglio ricordare, però, che questa Regione, in anni in cui lo Stato non destinava soldi per il superamento delle barriere architettoniche, ha voluto supplire istituendo un Fondo regionale ad hoc. Dobbiamo mettere sempre la persona al centro- conclude Schlein-, con i suoi bisogni specifici, garantendo interventi su misura nelle singole realtà”.
Con la ripartizione delle risorse disponibili per quest’anno - avvenuta sulla base delle domande pervenute ai Comuni - potranno essere soddisfatte, da Piacenza a Rimini, molte delle domande presenti nelle graduatorie comunali al 1^ marzo 2020, dando precedenza a situazioni di maggiore gravità (invalidità certificata al 100% e problemi di deambulazione).
Per migliorare l’accessibilità negli appartamenti e nelle parti comuni degli edifici sono finanziabili interventi di rimozione di gradini, installazione o adattamento di ascensori e montascale, adattamento dei sevizi igienici, sostituzione di apparecchi sanitari, allargamento delle porte. L’ammontare di ciascun contributo è calcolato in percentuale sui costi dei lavori effettuati.
Oltre le barriere architettoniche, l’impegno della Regione
Dall’inizio della scorsa legislatura (2015) ad oggi, superano i 39 milioni di euro le risorse messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Fondo nazionale e regionale. Sono oltre 3.000 gli interventi realizzati per abbattere le barriere architettoniche nelle abitazioni private delle persone disabili finanziati con i fondi regionali./CV
La ripartizione dei contributi, per Provincia
BO 2.319.645,21
FE 724.490,08
FO 908.013,27
MO 1.588.028,13
PC 417.332,32
PR 867.779,16
RA 976.005,77
RE 1.042.746,26
RN 944.369,61
Totale 9.788.409,80
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(Foto tratta da sito AISM sclerosi multipla)