Mirandola, 26 novembre 2013 -
Mentre la prima di queste scadenze era riferita solo agli interessi del finanziamento, quella in questione riguarda tributi e contributi maturati dal giugno 2012 al maggio 2013; inoltre, alla stessa scadenza dovranno essere restituite parte delle quote di contributi dei dipendenti trattenute da maggio 2012 a settembre 2013: si tratta, dunque, di importi molto significativi, che nella stragrande maggioranza dei casi interessano imprese che hanno già anticipato le spese per il ripristino di capannoni, impianti, scorte, in molti casi anche per la delocalizzazione temporanea della propria attività e che, se pure hanno fatto o stanno facendo domanda per l'ottenimento dei contributi per la ricostruzione, non hanno ancora visto la liquidazione dei relativi finanziamenti.
In questa situazione, sono numerosissime le aziende che hanno esaurito la liquidità a propria disposizione e che quindi non sono in grado di rispettare la prossima scadenza. Altre imprese, per cercare di ottenere le somme necessarie al pagamento, stanno approntando con le banche appositi piani finanziari, comunque di difficile realizzazione a causa di bilanci preconsuntivi condizionati dagli effetti del sisma e dalla delicata situazione economica.
Queste ragioni hanno spinto le Associazioni facenti capo a Rete Imprese Italia a scrivere ai parlamentari modenesi per chiedere uno spostamento della scadenza di dicembre al 30 giugno 2014 e una successiva dilazione dei pagamenti in cinque anni. Una richiesta rispetto alla quale è stato sollecitato anche l'appoggio della Regione Emilia Romagna e dei sindaci dell'area nord a fronte di una situazione di difficoltà economica-finanziaria che sta pesantemente condizionando la ricostruzione, in particolare per ciò che riguarda le piccole e medie imprese del territorio colpito dal sisma.
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)