Piacenza, 8 agosto 2013 -
Dalla Bolivia, scrive Giorgio Vincenti dove si trova insieme agli altri partecipanti al progetto Kamlalaf accompagnati da Danila Pancotti di ProgettoMondo Mlal, scrive Giorgio Vincenti.
Credo che le immagini raccontino, meglio di tante parole, la magia della nostra esperienza. C'è la foto scattata poco lontano da Livichuco, dipartimento di Uyuni, dove abbiamo soggiornato presso l'omonima comunità e goduto dell'ospitalità di don Andres e don Tiburtio, responsabili locali della ricettività turistica. Insieme a Tiburtio e a Filippo Fratta Pasini, che da Verona segue insieme a noi questo itinerario, abbiamo camminato lungo l'antico percorso coloniale che, passando attraverso l'altopiano a circa 4000 metri di quota, porta sino a Cuzco, in Perù.
Poi c'è la vista su La Paz, dal nostro ostello. Ma siamo in viaggio ormai da dieci giorni, e un'altra fotografia che mi piace condividere è quella che ci ritrae alle porte della sconfinata distesa di sale nei pressi della località di Uyuni, meglio conosciuta come Salar di Uyuni.
Ad oggi, spostarci nelle vesti di turisti responsabili e consapevoli ci ha permesso di toccare con mano la ricchezza e la varietà culturale di cui sono portatrici le comunità boliviane che aderiscono ai progetti di turismo sostenibile. Anche se il tour nel Salar e, nello specifico, la visita guidata alla Isla Incahuasi, assumono connotati più squisitamente turistici nel senso tradizionale del termine, non sono stati per questo meno significativi per la conoscenza del luogo e per il perfezionamento, progressivo ma concreto, di quella dinamica di scambio culturale che resta lo scopo primo della nostra permanenza sul territorio boliviano.